I'Ora X 50 anni dopo di Enrico Benedetto

.5 I/Ora X, 50 anni dopo / nonni para tornano dal cielo AMFREVILLE DAL NOSTRO INVIATO «Jesus, nere I am, safe and sound for the second time». Rieccomi sano e salvo, Gesù! Mormora fiero malgrado il fiatone e un rigo di sangue che gli segna lo zigomo destro - il para septuagenario. A chi lo interroga sulla ferita risponde, come nei film: «Sciocchezze, è solo un graffio». Poi declina tra i flash nomi, compagnia, reparto. Un elicottero vicino e gli hurrah della piccola folla che «bracca» i valorosi reduci per un autografo coprono la sua voce. Ma non sarà difficile identificarlo sull'elenco dei 41 veterani - i «papies jumpers» ovvero i nonni saltatori che cinquantanni dopo si rifanno paracadutare sulla campagna normanna per sfida, nostalgia o senile accanimento (dice qualche malevolo) in uno straordinario DDay bis: unico tra gli ex commilitoni esibisce il «casco irochese», da cui spuntano fulvi peli nerastri quale pennacchio. Non è un semplice gadget. Vuole ricordarci che tra i para dell'82a e 101a Airborne Usa erano numerosi gli indios americani, uccisi a decine fra cielo e terra per liberare un'Europa che alcuni secoli prima gli aveva rifilato via mare i Conquistadores. Con quel pittoresco copricapo da riserva indiana e il taglio che non cessa di sanguinare, il nostro uomo potrebbe essere la star nell'esiguo drappello Usa, veterani con i capelli bianchi ma ancora tostissimi. («Le autorità francesi diano o meno il permesso, ci lanceremo comunque. Scendemmo tra le pallottole mezzo secolo fa: una raffica di carte bollate non può fermarci», dichiararono bellicosi in aprile). Invece no: l'eroe vero è un altro. Earl W. Draper, settant'anni, originario della Florida. Lo sganciano qualche attimo dopo le 14, dunque non tra i primi. Sotto, i prati zuppi di Amfreville, ai cui bordi premono curiosi, fan e rari «indigeni». Paracadute biancorosso anziché caki, una vera manna - se ci fosse - per la contraerea tedesca. Spiegano i tecnici che il modello è da sportivi Anni 90, manovrabilissimo, direzionale. Ma quello di Mr. Draper si avvita. Dalle tribune lo vediamo scendere a pera per oltre 900 metri. Nel «giorno più lungo» erano appena 220 i metri da cui effettuare il salto, a Sainte-Mère-Eglise le famiglie guardavano incredule all'insù gli americani con le gambe penzoloni dal portello, timorosi di spezzarsele. Ma da un'altitudine ben superiore, il nonnino rischia più grosso con il suo maledetto telo in nylon ipertecnologico: sfracellarsi. Una vittima nuova turberà le commemorazioni per le 2500 vecchie, i paracadutisti che qui attorno il nemico decimò nella controffensiva? Se lo chiedono pubblico, organizzatori, équipes mediche franco-americane lanciatesi al soccorso. Una provvidenziale radura, con alberi e cespugli, frenerà la caduta. «E' l'ultimo: promesso» dice alla moglie il vegliardo prima che l'elicottero lo trasferisca in ospedale. Sembrerebbe fuori pericolo. Dramma scampato, si brindi. Il litorale Est del Cotentin moltiplica i cin-cin al vino bianco, fresco e traditore nell'afa pre-estiva. Una comitiva emiliana estrae lambnisco, sfilano le cornamuse, la baraonda festosa travolge il servizio d'ordine. Sainte-Mère-Eglise, primo Comune transalpino «libero» dall'Occupazione nel giugno '44 , avrebbe - cuce la guida Michelin 1556 abitanti. Oggi sfiorano i cinquantamila. Ingorghi felliniani, marce forzate (qualcuno narra, ma il vinello esige gli si faccia la tara, «quattro ore di cammino per raggiungere il paese»). Reduci veri e falsi, paracadutisti in ogni possibile gradazione anagrafica da 15 a 90 anni, investono la piazza grande. Edouard Balladur che sbarcherà dal cielo, impeccabile come sempre, verso le 18 per pronunciare un discorso assai ufficioso, finisce con il ritrovarsi in una supersagra paesana. William Tucker, settant'anni, Massachusetts, che quaggiù è di casa (ventitré ritorni, dal '45) non si fa pregare e risciorina la storia del suo incontro con il primo civile. «Viva la Francia Libera» gli urlò. E l'altro se la diede a gambe. Il programma serale prevede canzoni, danze, baldoria. Le messe, i cimiteri militari, gli alzabandiera andavano bene per la mattina. Ora «'tacabanda»: da Cher bourg a Trouville, come si diceva un tempo gli ex Liberatori e i nipotini dei Liberati «fraternizzano». Poi, con il nuovo giorno, Bill Clinton apre le celebrazioni sulla vicina Omaha Beach. E sulle ali della storia la Normandia entrerà nella leggenda. Enrico Benedetto

Persone citate: Bill Clinton, Draper, Edouard Balladur, Gesù, William Tucker

Luoghi citati: Europa, Florida, Francia, Massachusetts, Normandia