«Rabbia per quelle parole»
«Rabbia per quelle parole» L'INTERVISTA »l FINI «Rabbia per quelle parole» PARIGI. Il presidente della Commissione europea Jacques Delors ha dichiarato a Tf 1 di aver appreso «con la rabbia nel cuore» le dichiarazioni sul D-Day di Fini. Fini, nell'intervista a «La Stampa», pur giudicando il D-Day un evento positivo, lo ha definito anche «il giorno in cui l'Europa ha perso la sua identità culturale». Delors ha detto che, in quanto presidente della Commissione europea, si è finora astenuto da qualsiasi dichiarazione su quanto avvenuto in Italia, aggiungendo che «se si fanno commenti a priori, si sciupano le possibilità di coloro che vogliono limitare la eventuale risalita di un neofascismo». «Ma ora è necessario passare dalla vigilanza rigorosa alla vigilanza preoccupata», ha continuato Delors, dicendosi «seriamente preoccupato» di sentire Fini affermare che fino al 1938, data in cui il Duce adottò le leggi razziali, «il fascismo non poteva essere considerato come negativo». Delors ha esortato a cercare «le vere cause del ritorno di molti dei nostri paesi a ideologie del rifiuto dell'altro, poiché proprio ciò sta dietro tutte queste affermazioni: il rifiuto dell'altro». [Ansa] I presidente del Consiglio Silvio Berlusconi con Gianfranco Fini
Persone citate: Delors, Duce, Fini, Gianfranco Fini, Jacques Delors, Silvio Berlusconi
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