Riapre l'antica via di Capri
Dopo 20 anni Dopo 20 anni Riapre l'antica via di Capri NAPOLI. E' sbarrata da vent'anni, ma ora via Krupp, la strada che si inerpica a picco sul mare blu di Capri, sarà finalmente riaperta. Merito degli «Scoiattoli», una squadra composta da quattro scalatori del Club Alpino di Cortina d'Ampezzo, che da martedì sono al lavoro sul costone tra i Giardini di Augusto e Marina Piccola per restituire all'isola uno dei suoi più incantevoli itinerari. Per giorni si sono arrampicati per rimuovere le rocce in bilico e prevenire le frane che minacciano costantemente il percorso. E oggi affronteranno la parete che da Punta Cannone arriva al mare. A volere la strada fu Alfred Krupp, il «re dei cannoni». Il magnate tedesco presentò il progetto il 28 luglio del 1900 e dopo due anni di lavoro e una spesa all'epoca di 43 mila lire - 232 milioni d'oggi - la via fu inaugurata: un percorso di 1 chilometro e 300 metri, a zig zag tra le rocce a strapiombo sul mare. Da allora, di quella passeggiata che rappresenta una sfida alla natura, hanno goduto personaggi che hanno fatto la storia, come Lenin, ma anche Sartre e Simone de Beauvoir, e in tempi più recenti Liz Taylor e Richard Burton, Alberto Moravia e Brigitte Bardot che la percorse a piedi nudi. Un passato glorioso e poi l'oblìo. Nel 1976, via Krupp fu dichiarata inagibile e chiusa: le rocce sedimentarie, incalzate dalle stagioni, da una fitta vegetazione e dalla mancanza di manutenzione, si sbriciolavano e rotolavano in mare, con frequenti e pericolose frane. Idee e progetti si sono invano susseguiti fino alla svolta, frutto di un accordo tra il Cai, l'Associazione degli albergatori capresi e i geologi, e della sponsorizzazione dell'azienda di orologi Sector che a Capri mira a istituire addirittura una scuola di rocciatori. In prima fila ci sono loro, i quattro «Scoiattoli» giunti da Cortina: Bruno Pompanin Dimai, Paolo Bellodis, Enrico Majoni e Mario Di Bona. «Da noi - spiega il primo - le montagne patiscono l'effetto dirompente dell'acqua che gelando fa breccia nella roccia. Qui succede più o meno la stessa cosa con le radici dei pini marittimi. Sole e umidità fanno il resto. L'unica soluzione è quella di periodici interventi di manutenzione, come quello che siamo stati chiamati a fare». «Ci siamo divisi in due squadre racconta Bruno Pompanin Dimai - e abbiamo ispezionato palmo a palmo il costone, smuovendo tutti i massi instabili. Pensiamo di ultimare il lavoro sicuramente entro la metà di giugno». E che via Krupp sia stata salvata, rende euforico il sindaco di Capri, Costantino Federico: «Ora consentirò il transito controllato, con orari prestabiliti. Ma già da adesso abbiamo in mente un progetto definitivo e nel frattempo ringraziamo gli amici di Cortina che ci hanno aiutato a restituire una passeggiata indimenticabile». Mariella Cirillo
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