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«Non sapeva chi Khg rapita» «Non sapeva chi Khg rapita» La mamma: quando gliel'ho detto ha capito di essere stata ingannata «Due uomini col casco. Mi hanno picchiata, papà, mi hanno fatto tanto male», a fatica, con le labbra tumefatte e ferite, Ada Vallebona mormora poche parole al padre Davide che l'ha raggiunta negli uffici della Mobile in questura. Ha ancora la catena fissata alla caviglia destra, sangue raggrumato sugli abiti, la camicietta strappata, gli occhi gonfi. Mezz'ora dopo è ricoverata al pronto soccorso dell'ospedale San Martino: trauma cranico, stato di choc, ferite lacero contuse al viso, una preoccupante lesione orbitale. Ha trascorso una notte insonne, vegliata dalla madre Luisa Granata. Ieri mattina avrebbe dovuto essere dimessa ma quella lesione orbitale preoccupa i sanitari che hanno preferito tenerla ancora per qualche giorno sotto controllo. E' ricoverata in una stanzetta, piantonata da un agente che allontana curiosi e visitatori con cortese fermezza. Luisa Granata esce ogni tanto dalla stanza per parlare con medici e infermiere. Così riusciamo a parlarle per qualche breve istante. Cerca di sottrarsi con gentilezza, «non ho niente da dire, sr..o ancora così confusa», ma ad una domanda risponde quasi con gioia. Come sta Ada? «Ha passato una brutta notte, ma adesso sta meglio. Purtroppo non riesce ancora a mangiare perché fa fatica ad inghiottire e non può quasi muovere le labbra per le percosse che ha ricevuto. Ma mi ha detto di aver voglia di mangiare». Cosa le ha raccontato di quella notte, del rapimento? «Non ricorda nulla, solo delle immagini confuse. Il dolore, i pugni sulla faccia. Gliel'ho detto io che a rapirla era stato Corradino, il suo ex ragazzo. Lei non se n'era accorta, non aveva capito anche perché portavano dei caschi da motociclista e poi l'hanno narcotizzata». Come ha reagito quando ha saputo che il suo sequestratore era Corradino? «Ha detto che se era stato lui a fare una cosa del genere allora non l'amava, non era vero che le voleva bene come diceva». [f. for.]