Ultimatum di Marco a Silvio

Pannella: partito unico all'americana Il leader radicale al capo del governo: tre giorni per decidere Ultimatum di Marca a Silvio Pannella: partito unico all'americana Li GRANDI MANOVRE ROMA EVO fare una denuncia. Devo denunciare Federica Sciarelli. Qui erano in due del Tg3: lei e la Guidoni. Quest'ultima prima di andare a preparare il servizio ha chiesto che cosa doveva fare con me, visto che c'ero anch'io alla conferenza stampa, e la Sciarelli le ha risposto: "Ignoralo". Ho tre testimoni». Non perde né il pelo né il vizio, Marco Pannella. Domenica prossima si vota e il leader radicale è già entrato in azione. Ha proposto a Berlusconi di federare Riformatori e Forza Italia in un unico partito all'americana, gli ha dato tre giorni di tempo per decidere, e, con lo scopo di pubblicizzare il tutto, ha fatto diffondere un comunicato per annunciare un briefing del neopresidente della Commissione di vigilanza, Marco Taradash, con i giornalisti. Al quale, ovviamente, ha preso parte pure lui. Com'era prevedibile c'è stata una gran mobilitazione. Da parte delle tv di Stato, in particolar modo. Si è sorbettato la conferenza anche Giancarlo Santalmassi, un tempo assiduo frequentatore di via del Corso, purificatosi poi nel lavacro della terza rete. Alle tre e mezzo del pomeriggio, perciò, l'hotel Nazionale era gremito di telecamere e di telegiornalisti. Con questo escamotage Pannella è riuscito ad avere per sé una moltitudine di cronisti. E di tv. Ma con il Tg3 non è riu- scito a spuntarla. Nell'edizione delle 7 di sera, il servizio dedicato alla denuncia contro la Rai fatta l'altro ieri da Taradash, è andato in onda, corredato dalle immagini della conferenza stampa. Ma sul video appariva solo il presidente della commissione di vigilanza. Del leader radicale nemmeno l'ombra. Eppure i due sedevano l'uno a fianco dell'altro. La reazione di Pannella, naturalmente, non si farà attendere. In questo periodo, il capo dei Riformatori è in fibrillazione. Ieri mattina, dopo il tira e molla del giorno prima, ha finalmente incontrato il presidente del Consiglio. Però il colloquio non è andato granché bene. Come faceva capire lo stesso Pannella verso mezzogiorno. Nel pomeriggio l'umore del leader radicale nei confronti del presidente del Consiglio non era mutato: «Noi chiediamo a Berlusconi di creare un partito liberaldemocratico all'americana che federi Forza Italia e Riformatori. Eppoi sollecitiamo degli impegni precisi sulle riforme: elezioni a turno unico, presidente eletto dal popolo. Camere stile Usa. Aspettiamo una risposta entro martedì». Altrimenti? Pannella non ha voluto svelare la sua prossima mossa. Che ci sarà di certo, visto che tra una settimana si vota per le europee. Già, il problema sembra essere proprio questo. Perciò Pannella ultimamente ha alzato il tiro contro la Rai che lo trascura. Tutte malignità? Parrebbe di no. Alla cronista di Videomusic che lo ha avvicinato per chiedergli dei suoi rapporti con Berlusconi, Pannella ha quasi strappato il microfono: «Noi siamo qui per dire alla gente di votarci il 12 giugno». Maria Teresa Meli Marco Pannella

Luoghi citati: Roma, Usa