La Provincia vende le «sue» autostrade di Gianni Bisio
Nelle casse entreranno oltre 21 miliardi Nelle casse entreranno oltre 21 miliardi La Provincia vende le «sue» autostrade Resta azionista di Sitafe Sagat «Le offerte non erano adeguate» La Provincia sceglie la via delle privatizzazioni e cede la maggior parte dei suoi pacchetti azionari delle autostrade, mantenendo solo una quota minima nella Torino-Piacenza e nella TorinoIvrea-Valle d'Aosta. Nelle sue casse, ad operazione compiuta, entreranno 21 miliardi 517 milioni, cifra che unita all'avanzo di amministrazione del 1993 (20 miliardi) potrà fare da volano ad importanti investimenti infrastrutturali sul territorio. Il presidente della Provincia, Luigi Ricca, che ha avuto mandato dal consiglio di ridurre l'impegno nelle società partecipate, non nasconde la soddisfazione per essere riuscito ad arrivare al termine dell'operazione: «Abbiamo ottenuto di mettere ordine in un settore nel quale la nostra presenza era ormai inutile - dice - senza peraltro svendere le quote. Nei due casi in cui le offerte non sono state adeguate ai valori stimati (Sitaf e Sagat) abbiamo deciso di soprassedere. L'importante è che avremo un capitale su cui manovrare per l'incremento dell'occupazione e lo sviluppo del territorio, attraverso la realizzazione di nuove infrastruture senza perderci in mille rivoli di interventi a pioggia». Dopo un'analisi della situazione e una valutazione delle azioni (fatta dalla società Price Waterhouse), la Provincia ha notificato la sua intenzione di vendere a tutti gli altri azionisti: 17 hanno presentato offerte e le migliori sono state scelte. Per la Sagat (aeroporto) non si è trovato l'accordo con la Camera di commercio che offriva informalmente 20 mila lire contro una valutazione di 27 mila. Stessa cosa per la Sitaf (Frejus): l'impresa Mattioda di Cuorgnè ha offerto solo 8 mila lire contro un I presidente Luigi Ricca valore nominale di 10 mila. Meglio è andata per l'Ativa (tangenziale e Torino-Aosta): 5200 lire il valore nominale, 8600 la valutazione, 9300 l'offerta della Vigofin, una finanziaria che fa capo al costruttore Valle. La Provincia passerà da una quota del 42 per cento al 18 e incasserà 14 miliardi 926 milioni. Per la Satap (Torino-Piacenza) da un valore nominale di 8 mila lire si è passati a una valutazione di 34 mila e a un'offerta di 34.100. Del 12,5 per cento delle azioni il 10 passerà alla Argofin del costruttore Marcellino Gavio, che sborserà 5 miliardi 100 milioni. Sempre la Argofin, per 200 milioni, acquisterà l'intera quota della Provincia, cioè il 10 per cento, della sempre costruenda Albenga-Garessio-Ceva: mille lire il valore nominale, 7500 la valutazione, 10 mila l'offerta. Infine l'intera quota (5 per cento) nella Società autostrade valdostane per un miliardo 275 milioni andrà alla Satap (gruppo Gavio): 16 mila il valore nominale, 16.100 la valutazione e 17 mila l'offerta. Gianni Bisio
Persone citate: Luigi Ricca, Marcellino Gavio, Mattioda, Price Waterhouse
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