Il pm chiede la condanna per Marasà

Scandalo rifiuti Scandalo rifiuti Il pm chiede la condanna per Marasà Salvatore Marasà, l'ex vicesindaco socialista di Chivasso, colpito da un secondo ordine di cattura del pm Corsi per un'altra tangente sull'appalto raccolta rifiuti, non si è presentato in aula. Ma il processo in prima sezione che lo vede imputato per una tangente di 140 milioni presa per concedere l'appalto della raccolta rifiuti di Chivasso alla ditta Sirtis è andato avanti. Il pm Corsi ha chiesto per Marasà la condanna a tre anni e 8 mesi: «La Sirtis fece un'offerta al ribasso, sicura di vincere, mettendo in conto la tangente a Marasà». In apertura d'udienza il tribunale ha respinto la richiesta del pm di procedere anche contro l'industriale Giovanni Gremmo, complice di Marasà nella vicenda. Gremmo ha spedito dal Kenya, dove si è trasferito per sfuggire alla giustizia italiana, un fax dove spiega di «non essere intenzionato a tornare». Un documento inutilizzabile per il processo, avevano sostenuto i difensori di Marasà, Zancan e Lo Greco. In maggioranza anche parte dei socialisti, un verde e un antiproibizionista, polemici gli esclusi

Persone citate: Giovanni Gremmo, Gremmo, Lo Greco, Marasà, Salvatore Marasà, Zancan

Luoghi citati: Chivasso, Kenya