Gli Usa, via all'avventura

Gli Usa, via all'avventuro Gli Usa, via all'avventuro Milutinovic: son qui per vincere E oggi amichevole con il Messico LOS ANGELES. Tra i compiti di un buon allenatore c'è quello di dare fiducia ai propri giocatori. Quando Bora Milutinovic, et degli Usa, ha presentato i 22 giocatori «mondiali», non ha badato ai mezzi termini: «Siamo qui per vincere, non esistono sogni impossibili». Dei 22 uomini, 6 hanno partecipato a Italia '90, appena 7 giocano in club europei. Gli altri hanno l'esperienza dei tor¬ nei universitari. Forse il sogno di Bora è impossibile. E infatti, se gli si domanda quali giocatori a disposizione di Sacchi vorrebbe avere, Bora risponde: «Tutti». Ma ecco Alan Rothenberg, il presidente del comitato organizzatore del Mondiale, che con toni tutt'altro che imparziali, sostiene: «Molti sostengono che non supereremo il primo turno, che non abbiamo speranza. Ma io sono pronto a scommettere che resteranno molto sorpresi». La presentazione della squadra Usa ha avuto luogo dentro il Rose Bowl di Pasadena, dove il 17 di luglio si giocherà la finalissima. A mezzogiorno la temperatura era sui 32 gradi, brutto segno per le squadre che si scontreranno a quella ora. Ma non c'è caldo oppure analisi oggettiva che tenga. La parola d'ordine è l'ottimismo. «Abbiamo molta più esperienza di quattro anni fa, il nostro Paese sarà orgoglioso di noi», assicura Tony Meola, il portierecapitano. Secondo lei quali sono i team più forti? «Ma, è ovvio, Germania, Argentina, Brasile e Italia. Mi piacerebbe incontrare gli azzurri in semifinale a New York». Tutte le squadre che partecipano alla World Cup '94 sono sottoposte a forti pressioni, ma sulle spalle dei 22 di Bora la responsabilità è più forte. Devono fare bene perché solo riuscendo a superare il primo turno faranno esplodere la passione popolare che per ora è manca. Devono vincere, altrimenti il prossimo campionato per squadre Usa rischia di essere un fallimento. «Sapere che il futuro della nuova lega dipende anche dai nostri risultati aumenta la pressione», ammette Cobi Jones, centrocampista dai capelli in stile rasta. «Pensiamo a una cosa alla volta», aggiunge il terzino Alexi Lalas, che oltre a giocare a calcio suona in una band che si TOTONERO

Persone citate: Alan Rothenberg, Alexi Lalas, Bora, Bora Milutinovic, Cobi Jones, Milutinovic, Sacchi, Tony Meola