Van Basten al Milan «Obbedisco»

L'asso olandese rinuncia alla convocazione in Nazionale dopo l'ultimatum della società L'asso olandese rinuncia alla convocazione in Nazionale dopo l'ultimatum della società Von Etasfen al Milan: «Obbedisco» EAdvocaat chiama Bosman non è aggiornato. «Perché - dice - da un po' di giorni sono fuori dalla fase riabilitativa stretta. Ho aumentato i carichi di lavoro: salto, corro, calcio senza sentire alcun dolore. E questo potrebbe accrescere il mio rammarico: se tra venti giorni dovei si sentirmi in condizioni ottimali, sarà dura vedere i Mondiali alla tv. Purtroppo in questo momento non ho ancora certezze: se fossi stato bene, non mi sarebbe importato nulla del contratto. Pensate che il medico cinese che mi ha visitato tempo fa a Utrecht curandomi per qualche tempo mi ha garantito che sono guarito e che non ci sono più rischi». In attesa della visita di controllo da Martens in programma il 21 giugno, Van Basten lascia il posto a Bosman con un rammarico in più: «Non si doveva divulgare in anticipo la notizia del mio possibile ritorno, creando un altro caso con i tifosi dopo la fuga di Gullit». Galliani ha apprezzato molto la decisione dell'olandese: «Marco ha fatto la scelta migliore e più sensata. Sono felice per lui e per il Milan perché non era giusto rovinare un buon rapporto che dura da sette anni. Se Advocaat l'ha chiamato vuol dire che sta migliorando e che sarà lui il nostro migliore acquisto». Nino Sorniani MERCATO «Il cuore mi diceva di andare, però alla fine ho capito che dovevo dare ascolto alla ragione» Advocaat, persi Gullit e Van Basten convoca Bosman (nella foto) ...... x ::::: Van Basten resterà a Milanello Il Milan aveva minacciato di annullare il suo contratto chiama «The Gypsies» e che ha appena inciso un ed con canzoni come «Kicking balls» e altre con chiari riferimenti calcistici. «Per ora il nostro obiettivo è uscire dagli ottavi», confessa. Altrimenti si dedicherà solo alla musica? «Posso fare entrambi». Ma ecco, interviene Paul Caligiuri, uno dei reduci di Italia '90. «Più che la pressione, sento l'onore di essere qui. Quattro anni fa eravamo degli sconosciuti, adesso possiamo puntare più in alto, abbiamo giocatori affermati». E dell'Italia che cosa dice? «E' una delle squadre favorite e con maggiore esperienza. Non vedo l'ora di guardare Italia-Eire, sarà una delle gare più dure». Oggi Caligiuri & C sfideranno un awersaro dell'Italia, il Messico. E' l'ultima gara prima del Mondiale. Sarà la prova generale anche per lo stadio, dove sarà vietato portare non solo bevande alcoliche ma anche aste di bandiere, sacche per il picnic e strumenti musicali. La parola "security" non spaventa Rothenberg, sicuro che anche sotto questo punto di vista le cose non potrebbero andare meglio: «Con 3,5 milioni di spettatori in 52 match volerà qualche pugno, ma non avremo problemi. L'unico autenticopericolo è che ci sia una eccessiva reazione da parte della polizia come da parte della stampa». Lorenzo Sona

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