Pagliuca il salvavittoria

Pagliacci il salvavittoria Pagliacci il salvavittoria /pilastri BaggioUno e Baresi lontani dalla forma migliore PAGLIUCA 7,5. Una grandissima deviazione su tiro di Sforza e alcune uscite prepotenti salvano la vittoria: in altre occasioni lo graziano le clamorose incertezze degli svizzeri. Il pubblico lo acclama. Dopo 18 mesi non si intende con Baresi, il che contribuisce al disagio del capitano. TASSOTTI 5,5. Sutter, il Codino svizzero, lo risucchia fuori zona per lanciare nel suo spazio Sforza o Chapuisat: la sinistra del fronte svizzero è il lato più impegnativo da arginare. Tassotti viene lasciato ballare da solo, si arrangia con il buon senso. (1' st Mussi 6. Più attivo del milanista. A questo punto si candida anche lui). MALDINI 6. La presenza di Signori gli chiude la corsia preferenziale per cui lo vediamo di rado in attacco e soltanto su mischie da calcio d'angolo o di punizione [V st Benarrivo 6. Stesso discorso di Mussi, con una occasione da gol). BAGGIO D. 6,5. Non assomiglia di certo all'elefante zoppo di molte prestazioni in campionato. Finalmente il Baggio2 vero, più in salute, ma anche più deciso, sciolto da vincoli. E' stato il collante di un centrocampo superato spesso in velocità, tra i pochi capaci di rubare palla a Bregy e compagnia. Se non è la falena di una notte, almeno un problema l'Arrigo l'ha risolto. COSTACURTA 6. Nel Milan ha un'altra sicurezza. Tuttavia lo si vede in recuperi preziosi. BARESI 5,5. Nell'anno di grazia 1994 ha sballato le partite con la Francia e la Germania, ha vivacchiato con la Finlandia ed è ricaduto in due clamorosi svarioni con gli svizzeri, che l'hanno perdonato, ma non lo riperdonerebbero ai Mondiali. Le incertezze al 4' e al 16' del primo tempo sono inspiegabili, che poi recuperi un paio di situazioni alquanto difficili è appena normale per uno come lui. ntoni DONADONI 6,5. Molto in ombra nel primo tempo, più spigliato nel secondo con Evani al suo fianco e la libertà di spostarsi a destra, arrivando anche a tu per tu con Lehmann. Sulla fascia offre scampoli da vecchio Dunadun. ALBERTINI 5,5. Se prendiamo per buono il lancio del gol di Signori il suo contributo alla vittoria è stato importante: ma sono altre cose che gli si chiedono, a cominciare dal pressing che fa male per sé e malissimo per gli svizzeri, nel senso che spesso sbaglia l'intervento e tira calcioni (1' st Evani 6: si piazza in posizione più centrale a dirigere il traffico e a chiudere gli spazi con il solito scrupolo). BERTI 5,5. Non è il Cavallo Pazzo interista, ma un ciuco imbrigliato dalle pastoie sacchiane. Aggiungete che forse gli si sta esaurendo quel po' di benzina che aveva accumulato e chiedetevi se il Berti di ieri sera è davvero indispensabile. BAGGIO R. 5,5. Stiamo a ripetere un concetto ritrito: dal miglior giocatore del mondo non si può accettare la normalità, almeno tre cose a partita le deve inventare altrimenti dov'è la differenza? Il Codino da qualche tempo in qua è meno Divino, l'impressione è che piazzato al centro dell'attacco si svilisca, mentre dovrebbe cercare la porta partendo alle spalle di qualcuno: la cosa migliore la fa al 5' del secondo tempo porgendo un assist a Benarrivo e si sacrifica in qualche passaggetto. Nel finale fugge in contropiede però non gabba Lehmann. Ma così può bastare? SIGNORI 7. Trovargli la posizione giusta è stato uno dei problemi che Sacchi ha affrontato in questi anni e all'ultimo pare che sia riuscito a farcela. Gioca di fascia, come quando gli si chiedeva di fare il mediano, ma qualche metro più avanti e soprattutto senza l'angoscia di sdoppiarsi tra difesa e attacco. Dall'esterno può tagliare il campo verso il centro nel suo numero preferito che è di procurarsi lo spazio per il tiro come fa nella Lazio: infatti ha ritrovato il gol e soprattutto quella pericolosità che gli mancava in Nazionale, d' st Massaro 6: le scarpette rosse hanno fatto la fortuna del Milan, in Nazionale si ripete con un gol di testa, annullato per un fuorigioco non suo. La prossima volta lo vedremo probabilmente al posto di Berti). L'arbitro BRITO ARCEO 6: in una partita dai molti fuorigioco è normale che certe decisioni lascino dei dubbi. Per spirito d'amichevole non caccia il portiere svizzero nel finale. Marco Ansaldo Marco Van Basten ha deciso: no alla convocazione olandese per Usa '94. Chissà se ha deciso con il cuore, con la testa, con il portafoglio, con il fegato, con il pancreas, con l'anima. Qualsiasi decisione si presta a .ritiene fuorché una, apparentemente la più volgare: quella presa con i piedi, dove lui lia male.

Luoghi citati: Finlandia, Francia, Germania, Lazio, Usa