Burgo addio al patto Adler critica Berlanda di F. Man.

Burgo, addio al patto Adler critica Berlanda Burgo, addio al patto Adler critica Berlanda TORINO. Occhi puntati sul «bipresidente» all'assemblea della Burgo, ieri a Torino. Lionello Adler non abbandona infatti il vertice del gruppo cartario, pur avendo assunto a fine aprile la presidenza della Comit: «Tra le due posizioni dice - non vi è incompatibilità». E inevitabilmente, il tema della giornata diventa proprio l'ingresso della Burgo nel capitale Comit. Quella quota del 2% nella banca, divisa equamente tra la Burgo e la sua finanziaria Gefin, dice Adler è un investimento di natura finanziaria e non strategica: «L'abbiamo acquistata in modo assolutamente autonomo e non implica nessun impegno a non vendere. Certo, non prevediamo di venderla a brevissimo termine, ma possiamo cederla in qualsiasi momento». Per quanto riguarda l'aumento di capitale Comit, che se sottoscritto impegnerebbe Burgo per circa 30 miliardi, Adler fa professione di prudenza: «Valuteremo l'opportunità quando sarà il momento. Impegni non ne abbiamo presi». Il doppio presidente non risparmia nemmeno una replica polemica al presidente della Consob Enzo Berlanda, che giovedì ha rimproverato alla Comit un annuncio «maldestro» dell'aumento di capitale. «Lo abbiamo fatto perché erano portato alla Burgo un incremento del fatturato del 13,6%, che consentono di prevedere un risultato consolidato che nel 1994 sfiorerà i 2 mila miliardi. Merito anche dell'acquisizione della Burgo Ardennes in Belgio, effettuata a inizio anno. Ora la Burgo sta pensando ad acquistare uno stabilimento per la cellulosa connesso, e anche per questo ha ottenuto la delega per effettuare aumenti di capitale fino a 300 miliardi. Nel primo quadrimestre cresce anche l'indebitamento consolidato netto, che passa a 412 miliardi dai 373 del '93; cala invece il rapporto debiti/mezzi propri, per effetto di 159 miliardi entrati grazie a un aumento di capitale. Si scioglie intanto, per evitare di incorrere nell'obbligo di Opa, il patto di sindacato, ma senza che ciò muti in modo significativo la mappa degli azionisti. Ai primi posti restano Gemina Investments, con il 21,23% del capitale ordinario, seguita da Mediobanca col 14,30%. Ieri, così, la Consob ha ridotto per la Burgo il limite oltre il quale scatta l'obbligo di Opa: dal 44,27% al 21,30%. Ma anche senza obblighi formali la compagine azionaria rimane salda. «Siamo sempre più gentlemen - commenta Adler - non c'è bisogno di patti di Lionello Adler apparse sulla stampa troppe indiscrezioni al riguardo - dice -, così l'amministratore delegato Fausti ha consultato la Consob e Berlanda gli ha consigliato di fare un comunicato. Veramente non capisco queste critiche, la Consob ha sempre qualcosa da dire». Comit a parte, anche sul fronte societario le novità non mancano. Archiviato l'esercizio '93 con un utile consolidato di 199 milioni, un utile della capogruppo di 5,2 miliardi e un fatturato complessivo di 1705 miliardi ( + 8,6%), i primi quattro mesi di quest'anno hanno sindacato». [f. man.]

Persone citate: Adler, Berlanda, Enzo Berlanda, Lionello Adler

Luoghi citati: Belgio, Torino