Gassman viaggio in «Camper» con i figli

A colloquio con l'attore che sta provando la commedia di cui è autore, regista e interprete A colloquio con l'attore che sta provando la commedia di cui è autore, regista e interprete Cassinoli, viaggio in «Camper» con i figli Insieme con Alessandro (29 anni) e Jacopo (14) anche una ragazza fatti sto imparando tante cose, soprattutto dal più piccolo che mi aggiorna sul linguaggio dei suoi coetanei e mi richiama ogni tanto anche quando recito Dante!». E aggiunge, in riferimento alla recente polemica sulla noia innescata da Guido Davico Bonino, nuovo direttore dello «Stabile» di Torino: «"Camper" non sarà una commedia noiosa anche perché ritengo che la noia vada combattuta. Purtroppo la cultura ufficiale, quella accademica, ha sempre ritenuto che tutto ciò che è noioso è più belle di quello che è divertente. Per quanto riguarda "Saul" di Alfieri che Davico Bonino mi ha proposto per lo "Stabile" di Torino io ci sto pensando da tempo. Non mi sento, però, di impegnarmi con molto anticipo poiché fino a gennaio sono in tournée con "Camper" e poi dovrei fare un film in Francia. Comunque se dovessi rifare un classico, "Saul" avrebbe la precedenza. Per ora, con Torino mi sono già impegnato per una serata di letture alfieriane che terrò il 27 maggio dell'anno prossimo al Teatro Regio». Nell'attesa il Festival di Spoleto (22 giugno-10 luglio) celebra quest'anno Vittorio Gassman ponendogli a disposizione il palcoscenico del «San Nicolò» per l'anteprima di «Camper» e il grande schermo per una «personale» cinematografica di 30 film (scelti tra i 146 interpretati dal «mattatore»). Accanto a «La terrazza», «I soliti ignoti», «Il sorpasso», «I mostri» e «La famiglia» vedremo alcune straordinarie performances degli anni d'oro di Cinecittà come «L'ebreo errante», «Il leone d'Amalfi» e «Lo sparviero del Nilo». Il ciclo dei film dedicati a Vittorio Gassman comprende anche un'edizione restaurata di «Riso amaro», il capolavoro di Giuseppe De Santis. D'altra parte è la prima volta che Vittorio Gassman partecipa al Festival di Giancarlo Menotti. «Camper» è dunque una comme¬ ROMA. Da quarantacinque giorni Vittorio Gassman sta già provando «Camper» («Non ho mai provato tanto, ma ci tengo a questo testo in una maniera quasi morbosa»). Si tratta di una commedia scritta espressamente per il Festival di Spoleto in cui l'attore tuttofare (autore, regista, e interprete) ha coinvolto i figli Alessandro (29 anni), Jacopo, che compirà a giorni 14 anni, e una giovane attrice-laureanda in Scienze politiche, Sabrina Knaflitz. «E' una commedia aperta - spiega Gassman con grande entusiasmo - che mi consentirà ogni sera di polemizzare con la realtà della vita ed eventualmente con qualche critico. Ed è per questo motivo che non intendo anticipare la trama, perché nella sua struttura "Camper" contiene quattro o cinque "zone" di improvvisazione. Una cosa, però, mi sento di dire: sono soddisfatto di questa esperienza anche perché stare con i giovani ritarda la vecchiaia. Dai miei figli in¬ dia un po' bizzarra sui conflitti amorosi e agri tra padre e figlio, un tema che ha sempre attratto Gassan anche nelle sue esperienze letterarie. «Qui - dice l'attore - il padre, ossia io, e il figlio, Alessandro, siamo due imbranati: ruolo che entrambi abbiamo assimilato bene. La ragazza ha invece una parte ambigua, la cui funzione è rappresentativa di quella mutevole, impalpabile, ma tremenda forza che oggi è prerogativa dell'universo femminile. Per me le donne sono meglio, più forti, più coraggiose degli uomini ai quali è rimasta soltanto la fantasia dell'inutile. Alla fine però "Camper" risulterà una farsa meno maschilista di come potrebbe sembrare: non per niente l'ho dedicata a mia moglie Diletta». Gassman in questa commedia canticchia anche un po' sulle musiche composte dal maestro Fiorenzo Carpi. Ernesto Baldo

Luoghi citati: Francia, Roma, San Nicolò, Spoleto, Torino