Bossi di Raffaello Masci

Bossi Bossi «Meno reti tv al Cavaliere» CREMA (Cremona). «Vedremo, vedremo quando arriverà l'antitrust, vedremo quel tale che vuol tenersi le sue tre televisioni, vedremo se questo deve essere un Paese europeo civile o un Paese sudamericano». Parola di Umberto Bossi, che torna alle parole dure contro Silvio Berlusconi. Durante un comizio a Crema nel corso della campagna elettorale per le prossime Europee, il leader della Lega Nord ha promesso ai suoi una nuova offensiva contro tutti, avversari e alleati di governo: «Dopo otto mesi di tattica, tra un mese, dopo Pontida, la Lega ritorna in strategia, torna in attacco per il vero cambiamento». «Abbiamo fatto un viaggio di otto mesi, con anche delle difficoltà a farsi capire. Ma da qui alla fine dell'anno vedremo un grande cambiamento». «Quando tra qualche tempo ha aggiunto Bossi - la gente avrà visto la Lega governare bene, e avrà visto che è capace di portare avanti la proposta, oltre alla protesta, e la Lega dà queste garanzie, vedremo che fine farà Forza Italia che è una meteora della politica». Un^uro giudizio anche sull'impegno europeo di Forza Italia: «Volete - ha precisato - che Berlusconi, e parliamo di un partito azienda, voglia il Parlamento europeo? Ma no che non 10 vuole, perché altrimenti spazzerebbe via le sue tv, perché non c'è nessun Paese dove uno ha tanto potere. Sarebbe drammatico dare il voto europeo a un partito non europeista». Il leader del Carroccio ha anche liquidato sprezzantemente 11 «pericolo fascista»: «Fino a quando un tale Roberto Maroni, una persona bella dentro, preparata, avrà il ministero dell'Interno non ci sarà fascismo in questo Paese. Li facciamo annegare noi, altro che fascismo!». «Oggi - ha concluso Bossi garantiamo la governabilità, ma non quella del silenzio o dell'ossequio, noi non subiamo l'egemonia di nessuno. Guardate Rifondazione comunista, sono arrabbiati a parole, poi subiscono l'egemonia del pds. Noi garantiamo la governabilità ma per fare il cambiamento». tadini, o no? Se così è stato, chi ne ha l'autorità deve reintegrare pienamente la legalità alla radice, consegnando a chi di dovere la notizia criminis. Questo deve fare, ne ha l'obbligo, altrimenti sarebbe una omissione di atti d'ufficio». «Sono pronto a confessare pubblicamente come uno dei misfatti compiuti dalla Rai in questi 15 anni denunciati da Taradash la mia assunzione avvenuta 14 anni fa - commenta spiritosamente Enrico Mentana, direttore del Tg5 -, Conosco Marco Taradash come uno che ha fatto il giornalista. Rispetto a molte altre esperienze è un passo in avanti». grai, Giorgio Balzoni, «Taradash si comporta come un nemico giurato della Rai». Taradash ha anche proposto di sottrarre la nomina del CdA della Rai ai presidenti delle Camere. Questa volta gli replica, garbatamente, Giorgio Napolitano: «Invito l'on. Taradash a rileggere la legge del giugno '93 sulla Rai e scoprirà che non c'è nulla da cambiare, perché la norma affidava quella nomina ai presidenti delle Camere, ma per una sola volta, e basta». Pannella difende Taradash: «Noi vogliamo un servizio pubblico e che la Rai lo divenga» e inoltre «il vecchio servizio pubblico ha violato la legalità repubblicana, o no? Ha attentato ai diritti politici e civili dei cit- Raffaello Masci [Ansa]

Luoghi citati: Crema, Cremona, Pontida