La Germania si riscatta

La Germania si riscatta La Germania si riscatta Siamo curiosi anche noi, non solo Sacchi. L'Italia mondiale che si accomiata dalla sua gente, affrontando la Svizzera in una Roma clintoniana e bunkerizzata, ha tutta l'aria di essere quella che, salvo errori od omissioni, il 18 giugno incrocerà i guantoni con l'Eire. Largo al blocco Milan (sei elementi), e al 4-3-3 intorno al quale non passa giorno senza che la critica si accapigli, rivendicandone una paternità strategica che il et è restio a concedere: «Le guerre ideologiche sono poco intelligenti». Un'altra squadra, rispetto a Parma e alla Finlandia. Negli uomini, visto che ci sono ben cinque cambi: Pagliuca, Tassotti, Maldini, Albertini e Donadoni al posto di Marchegiani, Benarrivo, Apolloni, Conte ed Evani. Nella lettura dello spartito e nella interpretazione dinamica della partita, i chiodi fissi dell'Arrigo. Un'altra squadra. Possibilmente, la «vera» squadra. Oggi non ci sono alibi: né sul piano fisico né a livello didattico. Se la difesa è un punto fermo (è quella del Milan), saranno il centrocampo e l'attacco a calamitare i pruriti degli scribi. Per come è stata corretta in corsa, questa è una Nazionale che non può prescindere dalla velocità. La conferma di Berti quale partner di Baggiol e Signori è un segnale importante. Così come la presenza di Albertini e Donadoni ai lati di Baggio2: tutti registi, nessun regista, l'Arrigo sfiora un'idea cara al Trap e pensa a un calcio che di fisso abbia il meno possibile, a cominciare dalla posizione delle punte. «E' la formazione - spiega il et - che avevo in testa da un anno. Avessi avuto un mese di tempo, l'avrei sdoganata subito, ma con tre giorni qui e tre allenamenti là, come potevo?» Guarda, guarda: non aveva sempre detto farò l'allenatore e non il selezionatore? Inoltre, se è vero che il 4-3-3 fu sbandierato anche a Eindhoven contro l'Olanda, settembre '92 - Baggiol arretrato fra Vialli e Lentini - è pur vero che la cotta per Casiraghi e l'arretramento di La Germania ha cancellato le polemiche divampate subito dopo la sconfitta subita dall'Eire e ha travolto (5-1) l'Austria al Prater di Vienna. I campioni del mondo in carica sono apparsi in gran forma e hanno sfoggiato concentrazione e velocità. Dopo la prima rete messa a segno da Sammer (22'), gli austriaci si sono letteralmente sfaldati e i tedeschi hanno dilagato nella ripresa segnando con Moeller (49'), Klinsmann (62') e ancora Moeller (67'). Polster (77' su rigore) ha salvato l'onore austriaco, prima che Basler completasse la cinquina (90'). Intanto la Spagna ha vinto (2-1) in Finlandia senza convincere. Il et Clemente era tutt'altro che soddisfatto e vuole correre ai ripari. Le reti sono state segnate da Felipe (11') e Salinas (15') per gli iberici, e da Jarvinen (22') per i finnici. Intanto a Montreal, il Marocco ha pareggiato (lai) con il Canada. Caouch (8') e Doliscat (45') sono stati gli autori delle reti che hanno fissato il risultato.