Per la Stet l'utile è d'oro
Tedeschi presenta i conti del '93, un anno tutto in espansione Tedeschi presenta i conti del '93, un anno tutto in espansione Per la Stet Futile è d'oro E ilfatturato vola: 30 mila miliardi ROMA. Bilancio a gonfie vele per la Stet: l'utile netto consolidato ha raggiunto i 1539 miliardi di lire, l'utile netto della capogruppo è stato di 787,3 miliardi, il dividendo delle azioni ordinarie sarà di 100 lire (120 lire per le risparmio), il fatturato consolidato è cresciuto del 9,6% a quota 29.800 miliardi. I risultati sono stati approvati ieri dal consiglio d'amministrazione presieduto da Biagio Agnes. I dati illustrati dall'amministratore delegato Michele Tedeschi saranno sottoposti all'assemblea del 28 giugno. II margine operativo lordo del gruppo è aumentato di 1160 miliardi attestandosi a 14.843 miliardi. L'indebitamento finanziario netto ha registrato una diminuzione di oltre 800 miliardi rispetto alla fine del 1992 e si è attestato a 22.085 miliardi invertendo, sottolinea una nota del gruppo, il «trend» di crescita che aveva caratterizzato i precedenti esercizi. Nel 1993 il gruppo Stet ha realizzato investimenti tecnici per 8400 miliardi; il cash flow (l'utile netto più gli ammortamenti) è stato di 10.126 miliardi, il 7% in più rispetto all'eser¬ Presentata una gamma cizio precedente, ed ha consentito la copertura integrale del fabbisogno finanziario derivante dagli investimenti che ha raggiunto, complessivamente, i 9672 miliardi. Anche sotto il profilo patrimoniale la struttura del gruppo presenta un andamento positivo: i mezzi propri, infatti, hanno coperto il 49% del capitale investito contro il 46% del 1992. L'occupazione del Gruppo, infine, è risultata pari a 136 mila unità, 1700 unità in meno rispetto al '92. «A questo risultato positivo, precisa la nota, hanno concorso tutte le componenti del gruppo la cui presenza nei settori dei servizi di telecomunicazione e telematica, delle attività manifatturiere ed impiantistiche, del software e della ricerca costituisce un importante vantaggio competitivo per affrontare le sfide poste dalla globalizzazione dei mercati». I servizi di telecomunicazione hanno continuato a registrare un buon ritmo di crescita. Il traffico telefonico urbano è cresciuto del 5,2%, l'interurbano dell'8,8%, l'internazionale del 12,4%. Un significativo sviluppo anche per il servi¬ di 62 nuovi prodotti zio radiomobile che è cresciuto, nel '93, del 54,2%, attestandosi a 1.207.000. A fine aprile '94 il numero di abbonati al «telefonino» è salito a 1.458.000. Il settore manifatturiero ha recuperato efficienza registrando ogni anno, negli ultimi tre esercizi, il raddoppio delle vendite all'estero che costituiscono oggi il 20% del fatturato. Nel settore informatico la Finsiel si è confermata leader del settore a livello nazionale e tra i maggiori operatori a livello europeo e ha avviato un processo di ristrutturazione con la fusione di Italsiel, Tecsiel e Agrisiel nella stessa Finsiel. La nota ricorda infine, come capisaldi dell'attività svolta nel '93, l'avvio del processo di costituzione di Telecom, la costituzione di Tecnitel e gli accordi con Siemens e Bell Atlantic. «La Stet conclude la nota - partecipa attivamente a negoziati per alleanze tra gestori internazionali con l'obiettivo di assicurare al gruppo un ruolo primario all'interno di una rete di accordi che consenta di perseguire il duplice obiettivo di assoluta leadership del mercato nazionale e di una più ampia presenza sul mercato mondiale». [r. e. s.] Il super miliardario
Persone citate: Bell Atlantic, Biagio Agnes, Michele Tedeschi
Luoghi citati: Roma
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