Negli Usa, critiche e entusiasmi

Negli Usa, critiche e entusiasmi Negli Usa, critiche e entusiasmi Negli Stati Uniti, intanto, Piccolo Buddha, uscito da poco, continua il suo cammino. Per questo film Bernardo Bertolucci è stato avvicinato dalla critica al più grande artista popolare americano, Steven Spielberg; ha ricevuto giudizi contrastanti e anche entusiasti. Ha scritto International Herald Tribune: «Little Buddha regala una dolce sensualità, magìa e grazia, effetti speciali meravigliosamente kitsch». Ha scritto Richard Corliss su Time Magazine: «La vera sfida d'un regista sta nel creare quelli che Wim Wenders chiama "film-emozione": film che ci toccano in modo nuovo, con immagini che parlano all'intelligenza del cuore. Bertolucci fa film-emozione. Racconta temi complessi con immagini incancellabili, seducenti, stupende... Dopo trent'anni di film intricati realizzati con passione, ha fatto un film della più raffinata semplicità. Il suo trionfo sta nel farci vedere attraverso i suoi occhi l'universo buddhista, splendente come l'innocenza reincarnata». [1. t.] avevo scoperto la nevrosi, che non conoscevo, e pensavo quasi che la resa poetica sublimasse anche il dolore della nevrosi, che il cinema avesse un valore catartico. Ho creduto nel cinema più che in ogni altra cosa». Ora non più? «E' cambiata la realtà, ora: quindi anche il cinema». E anche la politica? «Allora tutto si confondeva in una fiamma che bruciava amori diversi. Quella citazione di Talleyrand e il titolo mi parevano condensare tutta l'ambiguità che secondo me era la natura del film. Dicevo: "Un film ambiguo sull'ambiguità", scandalizzando pure parecchi miei compagni usciva con donne bianche. E il resto è noioso e spesso falso». Pochi giorni fa hanno sparato a Khalid Muhhammad, ex portavoce dei musulmani neri cacciato da Louis Farrakhan per i suoi attacchi agli ebrei. Possibile un parallelo con l'assassinio di Malcolm X? Risponde lo scrittore: «Pare che a sparare sia stato un pazzo, ma non si sa mai. Forse c'è stato di nuovo lo zampino del governo. Penso che Khalid e qualche leader israelita dovrebbero sedersi assieme e discutere dei due Olocausti, quello degli ebrei e quello degli afro-americani». Di Le Roy Jones è appena uscito Eulogies, dedicato a persone di colore come Dizzy GUlespie, Miles Davis, James Baldwin. Tra poco pubblicherà una raccolta di poe¬ senza aver né visto il film né letto la sceneggiatura: «Non me ne pento, la mia opinione resta la stessa. Il film è stato un'operazione per screditare la figura di Malcolm e generare sentimenti negativi nei confronti della comunità afroamericana. Il signor Lee ha dedicato un'ora e 20 al periodo in cui Malcolm si faceva di droghe e Lo scrittore afro-ameri

Luoghi citati: Stati Uniti, Usa