«Il metano dà una spinta all'agonia di Venezia» di Giuliano Dolfini

Gli scienziati: fermate le estrazioni Gli scienziati: fermate le estrazioni «Il metano dà una spinta all'agonia di Venezia» IIpiano di ricavare il gas dalla Laguna farà sprofondare la città in 15 anni TORINO. Addio Venezia. Forse sarà il metano a farla sprofondare in un periodo di 10-15 anni. La «colpa» sarà dell'Agip, che estrarrà il gas davanti alla laguna veneta, a 15 chilometri dalla costa. E con la Serenissima sprofonderanno anche Chioggia ed i Comuni del Delta del Po. L'allarme - suffragato da rilevazioni fornite da satelliti - è stato dato nel convegno «Risorsa Po, un bene da valorizzare e proteggere», indetto dall'Accademia delle scienze di Torino e dall'Accademia dei Concordi di Rovigo, che si concluderà oggi. E'stato l'ingegner Mario Zambon, docente di analisi sperimentali delle tensioni della facoltà di Padova, ad illustrare lo sconvolgente scenario che coinvolgerà Venezia e l'Alto Adriatico: «Se verrà estratto tutto il metano che è stato autorizzato, oltre ad un notevole abbassamento del suolo marino, anche la costà subirà il medesimo fenomeno. La velocità di sprofondamento sarà di 1-3 centimetri all'anno». Ingegnere su quali basi prospetta questa possibile catastrofe? «Negli anni addietro ci sono state grosse estrazioni di metano nel mare del Ravennate e nel Polesine. Sono aree molto simili - dal punto di vista idrogeologico - alla laguna veneta. Il fondale marino è sceso in prossimità dei pozzi con degli «imbuti» profondi tre metri e mezzo». Non solo. Anche a 10-15 chilometri di distanza dai pozzi di trivellazione il terreno si è abbassato di 20-30 centimetri. Insomma - risucchiato il gas - il territorio si è «sgonfiato». E' quello che i tecnici chiamano «subsidenza». Spiega Zambon: «Nell'Alto Adriatico il fenomeno naturale del bradisismo ha portato in un secolo ad un abbassamento del suolo di 10-20 centimetri. Ma nel Po e nel Ravennate negli ultimi decenni il territorio è sceso di 20-30 volte oltre la media naturale. Il fenomeno è stato causato da massicce estrazioni di fluidi dai giacimenti marini, poco distanti la costa». Si scopre che negli ultimi trent'anni in certi punti il territorio del Delta del Po è sprofondato di tre metri e mezzo. Ma anche Venezia e la laguna sono coinvolte dal medesimo fenomeno, così pure il Ravennate ed i litorali costieri. Questi si abbassano di 2 centimetri all'anno. Mentre nelle zone di estrazione attorno ai pozzi (che davanti alla costa) la «subsidenza» è di 8-10 centimetri all'anno. Ieri mattina scienziati ed esperti riuniti a Torino per discutere sulla «Risorsa Po» si sono sentiti dire da Zambon: «Si denuncia ai tecnici ed all'opinione pubblica una situazione paradossale. Il pericolo incombente sulle difese lagunari di Venezia e del Delta del Po è rappresentato dall'imminente sfruttamento dei giacimenti di gas metano». L'Agip che sta per avviare le CITTA' min max min max min max Bolzano 15 27 Firenze 17 33 Bari 15 27 Verona 17 28 Pisa 15 31 Napoli 18 29 Trieste 18 26 Ancona 14 30 Polenza 13 28 Venezia 18 25 Perugia 17 29 S.M. Leuca 17 26 Milano 18 29 Pescara 12 29 R Calabria 17 31 Torino 15 24 L'Aquila 11 28 Palermo 18 27 Cuneo 17 26 RomaCiamp. 16 30 Catania 15 30 Genova 19 26 RomaFium. 14 30 Alghero 16 33 Bologna 19 31 Campobasso 17 28 Cagliari 20 26 CITTA' ESTERE min max min max Amsterdam 10 19 nuvoloso Lisbona 11 24 sereno Atene 17 27 sereno Londra 13 19 nuvoloso Bangkok 26 33 sereno Los Angeles 18 29 sereno Berlino — — no Madrid 18 29 variabile Bruxelies 16 21 pioggia Montreal 6 18 pioggia Bucarost 8 27 sareno Mosca 7 14 nuvoloso Budapest 12 32 sereno New York 13 30 sereno Buenos Aires 9 18 nuvoloso Parigi 15 18 pioggia Copenaghen 8 18 nuvoloso Pechino 16 30 nuvoloso Oublino 8 17 nuvoloso Praga 9 27 sereno Francoforte 14 26 sereno Rio de Janeiro 14 26 pioggia Gerusalemme 14 24 variabile Solia 9 26 sereno Ginevra 21 26 pioggia Sydney — — np Helsinki 5 14 nuvoloso Tokyo 18 27 pioggia Johannesburg 3 18 sereno Varsavia 7 16 variabile II Cairo 20 33 sereno Vienna 14 22 nuvoloso che del Centro-Nord. DOMENICA: mentre sul Piemonte, sulla Liguria e sulla Lombardia già nel corso della mattinata interverranno delle schiarite, sul resto delle regioni settentrionali su quelle centrali, sulla Sardegna e sulla Campania il cielo si presenterà nuvoloso o localmente coperto con dei piovaschi locali e dei temporali soprattutto in prossimità delle zone appenniniche. Nel pomeriggio anche sulle regioni centrali tirreniche e sulla Sarde¬ estrazioni dai giacimenti dell'Alto Adriatico, posti davanti a Venezia e al Delta del Po, a meno di 20 chilometri dalla terraferma. E' questa una zona che ha un territorio simile a quello del Polesine e del Ravennate, dove il suolo è sprofondato per i pozzi di metano. «E' elementare - afferma Zambon prevedere che le estrazioni davanti a Venezia, a Chioggia, al Delta del Po, provocheranno analoghi irreversibile disastri». In appoggio ai suoi timori Zambon ha presentato i dati del suolo che si è abbassato da Cervia a Rimini: i satelliti hanno misurato 50 centimetri in 37 anni. Sarà ascoltato dagli esperti dai vari ministeri l'appassionato appello dell'ingegnere padovano per salvare la Serenissima? Zambon risponde con un certo pessimismo: «Ci sono grandi, enormi interessi nell'estrazione del metano nell'Adriatico. Più volte ho illustrato il pericolo. Ma ho l'impressione che ci sia uno scaricabarile su questo dramma per Venezia. Secondo me è meglio che le eventuali nuove tecniche di estrazione (e simili sperimentazioni) vengano fatte altrove. E non davanti a Venezia o al Delta del Po, dove le opere di difesa sono già estremamente fragili». Giuliano Dolfini

Persone citate: Ingegnere, Mario Zambon, Solia, Zambon