In Normandia lo sbarco dei ricordi di F. Gal.

In Normandia lo sbarco dei ricordi In Normandia lo sbarco dei ricordi Con veterani e Vip partono le celebrazioni del D-Day Francia, Canada, Belgio, Polonia, Olanda, Lussemburgo, Norvegia, Grecia, Australia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Nuova Zelanda. Tanto è bastato per irritare prima i tedeschi - i nemici di allora, vistosamente esclusi da quella che dovrebbe essere oggi una celebrazione di pace - ai quali è però stato assicurato che parteci¬ bury. E poi, raggruppati sulla coperta dello yacht reale Britannia, tutti i capi di Stato e di governo passeranno in rassegna con la regina le navi dei veterani ancorate lungo il Solent, fra le sirene delle navi da guerra. Una flottiglia internazionale, poi, scorterà il Britannia - nel pomeriggio - verso le coste della Normandia; mentre in Francia 1400 paracadutisti inglesi, francesi, canadesi e polacchi ripeteranno dai moderni Hercules della Raf i lanci su Ranville e sul famoso ponte Pegasus. Durante la traversata ci sarà un'altra cerimonia in mare. Migliaia di fiori saranno gettati in acqua, mentre solcherà il cielo un'eccezionale formazione aerea: comprenderà infatti pezzi da museo come il bombardiere Lan- caster e gli intramontabili Spitfire e Hurricane della Battaglia d'Inghilterra. Anche i grandi transatlantici si sono scomodati per l'occasione, e navigheranno accanto alle navi da guerra e al traghetto su cui la Casa Bianca ospita i giornalisti americani al seguito. Il Queen Elizabeth 2 porterà a Cherbourg un carico di veterani americani, che dovranno subire - celebrazione nella celebrazione - le battute di un imbonitore d'eccezione, Bob Hope. Il Canberra porterà invece i veterani inglesi; e forse a bordo ci sarà Vera Lynn, la cantante che fu cinquant'anni fa nostalgica ispirazione dei «Tommies» inglesi. Ed ecco, finalmente, il «giorno più lungo». Lunedì 6, sulle coste della Normandia, il momento del peranno l'anno prossimo al cinquantenario del VE-Day mascherato come nascita della democrazia europea; e nelle ultime ore anche i russi, scomodi alleati di allora, che si sono sentiti discriminati anche se in effetti non presero parte allo sbarco in Normandia. Sono incidenti che capitano. E così, mentre in Normandia anonime schiere di tedeschi piangeranno i loro morti dopo avere avviato alla chetichella, nelle scorse settimane, una vasta operazione di pulizia dei cimiteri, la grancassa della commemorazione alleata entrerà nel vivo domenica 5. Un servizio religioso-militare sul parco di Southsea, per ricordare le forze del D-Day, sarà celebrato dall'arcivescovo di Canter¬ ricordo e del dolore. Ognuno piangerà i propri morti: Clinton alla Pointe du Hoc presso Omaha Beach, più tardi sulla Utah Beach. La regina Elisabetta sarà invece al cimitero inglese di Bayeux, mentre altri membri della famiglia reale presidieranno altri quattro cimiteri. Nel silenzio di quei momenti, forse, anche la girandola celebrativa si fermerà. Si calcola che alle varie cerimonie in terra di Normandia parteciperanno almeno 50 mila veterani; ma soltanto settemila, i più arzilli in quella schiera di soldati oggi vecchietti, sfileranno nel pomeriggio - a conclusione delle celebrazioni - sulla spiaggia fatale di Arromanches. Una tromba, un tamburo, una lacrima; e poi tutti a casa. [f. gal.]

Persone citate: Bob Hope, Canter, Clinton, Elisabetta, Hurricane, Queen Elizabeth, Raf