Biondi: pronto a dimettermi

Biondi: pronto a dimettermi Biondi: pronto a dimettermi ROMA. «Sono pronto a togliere il disturbo. Se governo e Parlamento dovessero fare orecchie da mercanti alle mie proposte per migliorare lo stato della Giustizia in Italia, mi dimetterò». Lo ha dichiarato il ministro della Giustizia Alfredo Biondi in una intervista nel corso della quale si è soffermato sul problema dei pentiti («Hanno vergognosamente travisato le mie dichiarazioni. Sono favorevole ad un rafforzamento della legge. Sterilizzare il pentimento significa solo che voglio sia valorizzato il riscontro obiettivo delle accuse»), su quello della custodia cautelare e dell'articolo 41 che regola il regime differenziato per i detenuti, sul processo civile e sulla riforma dell'avviso di garanzia. «Presto metterò a punto un decreto sulle misure da attuare. E chiederò che le Camere lo esaminino con una corsia preferenziale». [Ansa] Scognamiglio: o al Senato si governa o ne trarremo le conclusioni «Gli errori maggiori li ha fatti Previti che, ricordando i tempi in cui era fascista, ha pensato di spianare tutti con il carro armato. Solo che lui e il suo seguace, il nuovo capogruppo La Loggia, hanno sbagliato i conti. Pensavano di poter contare sul gruppo misto, ma la mossa di Gualtieri di creare un altro gruppo li ha spiazzati (un gruppo di 10 senatori ha la prerogativa di essere presente in tutte le 13 commissioni, così si guadagnano tre voti nell'elezione dei presidenti). Io avevo chiesto a Ferrara di fare altrettanto, di creare il gruppo dei riformatori, ma lui mi ha risposto che era una goliardata. Poi, ci si è messo Scognamiglio: senza batter ciglio ha accettato il nuovo gruppo di Gualtieri e non ha dato il tempo alla maggioranza di attrezzarsi. Scognamiglio si è comportato da "liberale stronzo" o da de¬ mente, come dice Maceratini». Non è diverso neanche l'umore degli uomini di Fini. «Sono stati degli asini - si sfoga l'ex generale Ramponi, candidato trombato di An alla commisione Difesa -. Questi sono a digiuno anche di tattica militare. Come si dice in napoletano: "la fessa in mano alle creature"». Mentre il capogruppo della Lega, Tabladini, si consola con le due commissioni che è riuscito ad ottenere: la Lavori Pubblici, rubata a quelli di Forza Italia grazie all'aiuto dei progressisti, e quella per l'Ambiente, ottenuta con l'espediente del candidato più anziano. E le cose potevano andare peggio: ieri pomeriggio, infatti, la maggioranza poteva anche perdere la presidenza della commissione di vigilanza Rai. La Lega, infatti, ha avuto per un momento la

Persone citate: Alfredo Biondi, Fini, Gualtieri, Maceratini, Previti, Ramponi, Scognamiglio, Tabladini

Luoghi citati: Italia