Test Aids per medici e infermieri di Gian Carlo Fossi

La sentenza suscita forti polemiche tra scienziati, politici, organizzazioni sindacali La sentenza suscita forti polemiche tra scienziati, politici, organizzazioni sindacali Test Aids per medici e infermieri La Consulta: chi non lo accetta verrà rimosso Raid israeliano in Libano Sotto i bombardamenti 45 morti Giallo su Arafat: «Sta molto male» Pensioni, si va allo scontro La grande fuga investe la scuola A settembre lasciano in 60 mila DIRITTO CONTRO DIRITTO ROMA. Chiunque lavori in una struttura sanitaria e abbia contatto con altre persone non può esimersi dal sottoporsi al test di sieropositività. Il test deve essere effettuato con la massima riservatezza, a tutela della dignità e della privacy di chi vi si sottopone, ma non può essere rifiutato. Qualsiasi norma di legge che disponga altrimenti è costituzionalmente illegittima e deve pertanto ritenersi abrogata. In sintesi è questo il rivoluzionario significato della sentenza n. 218 con cui ieri la Corte Costituzionale, abrogando una parte (art. 5, terzo e quinto comma) della legge 5 giugno 1990 n. 135 (Programma di interventi urgenti per la prevenzione e la lotta contro l'Aids), ha ribaltato norme che bloccavano qualsiasi test sanitario che non avesse l'esplicito consenso dell'interessato. La sentenza ha suscitato forti polemiche tra scienziati, politici e organizzazioni sindacali. B. Ghibaudi e R. Masci A PAG. 15 di Aldo Baquis A PAGINA 13 LA sentenza della Corte Costituzionale che di fatto rende lecito accertare preventivamente l'assenza di sieropositività degli addetti a settori in cui esiste un serio rischio di contagio rappresenta un nuovo episodio del libro presumibilmente interminabile del conflitto sociale e culturale tra due tipi di diritti della persona. Da un lato il diritto inalienabile a non dover far conoscere a nessuno le proprie condizioni fisiche, a non essere discriminati unicamente sulla base di esse, a non vedersi sottrarre rispetto e dignità per il fatto di esr. - e eventualmente affetti da _k minati caratteri clinici. Dall'ah. o lato il diritto, che pare di., cile definire più alienabile del precedente, a che la propria salute non subisca accidentalmente un danno per il fatto di essere venuti a contatto, in circostanze particolari, con individui portatori di quei determinati caratteri clinici, che in circostanze diverse non avrebbero recato danno ad alcuno. Il libro su cui si inscrive per mano della Consulta il nuovo episodio non vedrà mai la parola fine, una conclusione definitiva, perché da ambedue i lati i relativi diritti sono intessuti di atteggiamenti, valori, sensibilità e perfino concezioni del mondo perennemente oscillanti - né si vede come potrebbe essere altrimenti. Qualche decennio fa, quando il legislatore era molto sensibile alle vittime potenziali, mentre concepiva piuttosto la malattia come una sorta di colpa, non si andava di Gian Carlo Fossi A PAGINA 30

Persone citate: Aldo Baquis, Arafat, Ghibaudi, R. Masci

Luoghi citati: Libano, Roma