«In nostra serietà un esempio» di Ro. Be.

«In nostra serietà/ un esempio» «In nostra serietà/ un esempio» Sacchi chiede rispetto per sé e i suoi Domani il et delVEire spettatore a Roma MILANELLO. Al diavolo le preci. E' un Arrigo strano, che vorrebbe non parlare più fino al 18 giugno. Invece deve. Spunta un giornalista irlandese. Irrompe un telecronista tedesco. Nel dubbio, a due giorni dall'amichevole con la Svizzera, Sacchi batte il tasto della serietà, dell'umiltà, della dinamicità. Sul piano umano, racconta di un gruppo, questo, fra i migliori che abbia mai avuto. L'esempio ricorrente - non importa se negativo, o proprio perché lo è - è il Barcellona di Atene: visto che cosa succede a riempirsi la bocca di proclami? Ha fede in quello che fa, l'Arrigo. Fede assoluta. Sogna un calcio che non abbia tradizioni: un calcio, cioè, che sia sempre in movimento, oltre che di movimento. Chiedono al citi azzurro se per caso stia seguendo alla televisione il revival del Mundial '82. Lui fiuta il tranello, e replica per pura cortesia: «Non parlo, se no qualcuno si offende. Tempo fa ho rivisto una partita del Milan edizione 1987. Era già un calcio vecchio quello, figuriamoci il resto». Sacchi è fatto così. Rigetta l'etichetta dell'integralista. Dal presidente al commissario tecnico, è il giorno dei Grandi Sermoni. «La serietà di questa Nazionale - dice - andrebbe presa a esempio per migliorare l'ambiente. Io rispetto sempre il prossimo, ma il prossimo non rispetta sempre me. Ai giocatori raccomando di non essere egoisti. La generosità prima o poi paga». Scende nel dettaglio. Dobbiamo essere capaci di fare tutto. Il contropiede, ma anche lo sfondamento centrale. Il 43-3, ma pure il 4-4-2 e, se occorre, il 4-51. Un Sacchi in versione Diogene. La lanterna in una mano, il quaderno nell'altra, scandaglia gli uomini, affina i giocatori, allena i giornalisti, spiegando quanto siano importanti - per lui, per tutti - la divisione della fatica e la cultura del lavoro. Il collega irlandese prende diligentemente nota. «Mi saluti Jack Charlton» gli sorride l'Arrigo. Domani sera mister Irlanda sarà all'Olimpico. A spiare. A tramare. A sperare. [ro. be.]

Persone citate: Diogene, Grandi Sermoni, Jack Charlton, Sacchi

Luoghi citati: Atene, Barcellona, Irlanda, Roma, Svizzera