«Vuoi un figlio genio ?Ti procuriamo il donatore»

«Potrebbero cambiare le regole per eleggere il Papa, ma questa è una verità della fede» In Usa boom delle banche dello sperma «Vuoi un figlio genio? Ti procuriamo il donatore» Reclutati studenti super-intelligenti di prestigiose università americane NEW YORK. Un figlio che nel prossimo futuro vinca il Premio Nobel? Un figlio che faccia dire con orgoglio alla mamma: «Ho generato un genio musicale paragonabile a Mozart. O un "cervellone" in fisica che farà concorrenza ad Einstein»? Negli Stati Uniti alcune «banche dello sperma» hanno scoperto il business e promettono alle loro clienti risultati miracolosi grazie a donatori selezionati con rigorosi criteri tra gli studenti dei più prestigiosi college dell'America settentrionale. Sperma di allievi di Dartmouth, o del Mit o di Yale: «Nessuno ha provato che le "fialette" con i colori delle università della "Ivy League" (cioè le più prestigiose d'America) producano bambini più intelligenti della norma, ma alla gente l'idea piace», ammette Ronda Wilkins, portavoce della californiana Cryobank, una delle più grandi «banche» degli Usa con sedi a pochi passi da Harvard, da Stanford e dall'Università di California a Los Angeles. Le clienti scelgono il potenziale padre del loro bebé da una lista anonima di donatori descritti con poche ma efficaci pennellate: altezza, colore degli occhi e dei capelli, sport e musica preferiti, ma soprattutto un curriculum accademico di altissimo livello. In una parola, come sintetizzato nel motto societario: «Il ragazzo che saresti orgoglioso di presentare in famiglia». Nessuno sa esattamente quanti donatori esistano in America, né quanti bambini nascano ogni anno grazie alla fecondazione artificiale: nel 1987, l'ultimo anno di cui esistono stime, sarebbero stati Wolfgang Ama eus Mozart 65 mila, per metà circa concepiti da donne «single» o grazie a un apporto «esterno» alla famiglia. Con un mercato in continuo boom, Cryobank ha lanciato un'aggressiva campagna di reclutamento nei campus: «Cercasi: sperma con cervello. Non vogliamo secchioni», si legge nell'inserzione pubblicata da «Crimson», il giornale di Harvard. Ai donatori viene garantito un reddito: 105 dollari per tre donazioni alla settimana. Unico requisito: astinenza completa per quarantott'ore prima della donazione, per evitare qualche scherzo non gradito che mandi a pallino le sorti del futuro «genio». Una fiala di sperma costa dai 135 agli oltre trecento dollari: il prezzo sale quanto più la cliente è interessata a mettere a fuoco i requisiti fisici e morali del futuro papà. Nessun sovrapprezzo è invece richiesto se il donatore viene da una delle super -scuole d'elite. Le hanno soprannominate «banche dei geni» e le polemiche non sono mancate. «Vendono l'illusione di poter creare una razza padrona», ha sintetizzato «The New Repubblic», il settimanale politico più letto di Washington, che ha spedito un inviato (naturalmente «Ivy League») lungo l'iter del donatore. Charles Sims, fondatore di Cryobank, ha respinto ogni critica: «Facciamo quel che i clienti chiedono: nessuno vuole un donatore uscito di galera». E aggiunge che, se la laurea non garantisce un quoziente di intelligenza superiore della prole, quantomeno «suggerisce un livello normale di organizzazione e di integrità morale». [r. cri.] Wolfgang Amadeus Mozart

Persone citate: Charles Sims, Crimson, Einstein, Mozart, Ronda Wilkins, Stanford, Wolfgang Ama, Wolfgang Amadeus Mozart

Luoghi citati: America, Los Angeles, New York, Stati Uniti, Usa, Washington