«Chiudete quel partito di SS» di Emanuele Novazio

Preso il generale di Hitler Due leader e i servizi segreti denunciano rapporti coi neonazisti, l'Spd chiede lo scioglimento «Chiudete quel partito di SS» Bonn, i Republikaner rischiano il bando BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE I Republikaner saranno presto messi al bando? Mentre un sondaggio della Woche rivela che un tedesco su quattro considera le idee del nazismo «per niente cattive», due alti dirigenti abbandonano con fragore il partito accusandolo di «tollerare attività estremistiche», e i servizi di sicurezza accumulano prove sui suoi «legami ad ogni livello» con i gruppi dell'estrema destra neonazista. L'Spd non ha più dubbi: il partito dell'ex «Waffen Ss» Franz Schoenhuber - ha dichiarato ieri il ministro degli Interni-ombra Ulrich Mauer, socialdemocratico - va paragonato all'Nsdap, il partito nazista di Adolf Hitler. L'atteggiamento dei «Rep» nei confronti degli ebrei e degli stranieri, sostiene Mauer, non lascia dubbi in proposito. Il sondaggio pubblicato ieri rivela del resto che la metà dei simpatizzanti Republikaner chiede «un nuovo Fuhrer»; e quasi due terzi vivrebbero volentieri in un «nuovo Reich». Mentre il «super anno elettorale» si accende, dunque, l'estrema destra - esclusa dalle elezioni regionali in SassoniaAnhalt per un «errore formale» nella presentazione delle liste è nella bufera. Dopo i socialdemocratici, anche i democristiani si interrogano sulla possibilità di mettere fuorilegge il partito di Schoenhuber, anche se nella Cdu c'è chi chiede indagini supplementari. Ma i servizi segreti - che «tengono sotto osservazione» i Republikaner in nove Laender, ormai - hanno reso note ieri alcune prove raccolte negli ultimi mesi, dalle quali emerge un dato soprattutto: in numerose occasioni membri e funzionari del partito sono stati coinvolti in azioni di violenza razzista. In Sassonia, per esempio, i Rep hanno «contatti strutturali» - non occasionali dunque, né affidati all'improvvisazione di qualche aderente marginale con i gruppi dell'estremismo neonazista. Nel Nord Reno-Ve- stfalia funzionpri del partito hanno partecipata in più occasioni ad attacchi contro ostelli per «Asylanten». Nel marzo del '93, durante un'aggressione xenofoba perse la vita un turco sofferente di cuore: i due responsabili, entrambi dirigenti locali del partito di Schoenhuber, sono stati condannati a quattro anni di reclusione. Almeno un paio di poliziotti - consiglieri Republikaner - saranno presto processati per violenze gratuite contro stranieri. E ad Amburgo, dopo quattro anni di indagini i servizi di sicurezza hanno raggiunto la certezza: il partito «ha potenzialità e atteggiamenti estremistici» che hanno spinto gruppi neonazisti a cercarne la collaborazione diretta. La stessa denuncia avanzata dai due alti dirigenti che se ne sono andati sbattendo la porta: secondo Udo Boesch, già organizzatore nazionale del partito, e Martina Rosenberg, ex membro della Segreteria nazionale, Schoenhuber tollera atteggiamenti xenofobi e antisemiti. Il partito, che negli anni scorsi aveva cercato la via del doppiopetto, avrebbe insomma varcato la soglia dell'«estremismo di destra», superando quello che i tedeschi chiamano «radicalismo di destra». In sostanza, avrebbe messo in discussione l'ordinamento democratico della Repubblica federale e attentato alla sua Costituzione: come sembrano testimoniare i risultati del sondaggio pubblicato ieri dal settimanale, che mette in luce altri aspetti del controverso rapporto dei tedeschi col passato. Due terzi di loro, per esempio, ritengono che la capitolazione del Terzo Reich sia stata una «liberazione» e non una «vergognosa sconfitta». La maggioranza della popolazione inoltre ha un quadro realistico del nazismo: l'Olocausto, per esempio, è «un fatto provato», Auschwitz non è una «bugia». E gli orrori del nazionalsocialismo sono stati possibili perché «una vasta porzione della società e della burocrazia» ne sono stati coinvolti, e non «per colpa di una piccola cricca». Ma un quarto dei tedeschi, secondo il sondaggio della Woche almeno, continua a considerare in modo positivo «le idee del nazismo». La sorpresa è mitigata da un confronto temporale: nel 1955 quasi la metà dei tedeschi occidentali riteneva che, senza la guerra e l'Olocausto, Hitler sarebbe stato uno dei più grandi statisti del mondo. E nel 1989 un sondaggio confermava che per 46 tedeschi su cento il nazismo aveva avuto «aspetti positivi». Un po' alla volta le nostalgie diminuiscono: nonostante le vampate di estremismo giovanile che hanno insanguinato la Germania, o forse grazie a loro. Emanuele Novazio ».< ». Il leader dell'estrema destra, Schoenhuber, a un raduno < Sopra il cancelliere Kohl, in basso il generale nazista Remer

Luoghi citati: Amburgo, Germania, Nord Reno, Sassonia