Dopo l'infarto dà alla luce una bambina

Caso diffìcile Caso diffìcile Dopo l'infarto dà alla luce una bambina La vicenda di Ida Trausi, la casalinga di Castelnuovo Scrivia colpii.a da infarto all'ottavo mese di gravidanza si è conclusa nel migliore dei modi. Nella divisione universitaria di Cardiologia diretta dal professor Brusca, alle Molinette, ieri alle 14,30 la donna ha dato alla luce una bella bambina di tre chili e mezzo. Marta - questo il nome che il padre Vincenzo D'Acunto ha scelto per la piccola - è nata con parto pilotato nella sala allestita all'interno del reparto dal personale della divisione di Ginecologia dell'Università diretta dal professor Sismondi. La neonata non ha mai sofferto ed è stata subito trasferita nel nido della Clinica Universitaria. La madre, che ha 37 anni e altri tre figli di 15, 14 e 13 anni, ha superato bene il momento finale della gravidanza. «E' sempre stata cosciente hanno detto i medici - e ha potuto vedere la bambina». La grave forma di infarto che l'aveva colpita a due settimane dal parto aveva fatto temere per la sua vita. I cardiologi avevano spiegato che la fatica del parto avrebbe potuto rivelarsi fatale. In condizioni analoghe, infatti, sono sconsigliati interventi chirurgici prima di sei mesi dall'infarto. Per questo l'equipe di o&tetrici e ginecologi ha fatto il possibile per rinviare al massimo il momento della nascita. «Più tardi si verifica - avevano spiegato gli specialisti più probabilità ha la madre di sopravvivere». In casi come quello di Ida Trausi, infatti, le statistiche internazionali indicano una percentuale di sopravvivenza al parto del cinquanta per cento.

Persone citate: Acunto, Sismondi

Luoghi citati: Castelnuovo Scrivia