Infantile nella bufera
Un'interpellan2a al sindaco su cardiologia e cardiochirurgia Un'interpellan2a al sindaco su cardiologia e cardiochirurgia Infantile nella bufera L'accusa: inadeguatezza Bufera sull'ospedale Regina Margherita. A provocarla è un'interpellanza urgente indirizzata al sindaco e all'assessore alla Sanità, che ha mandato su tutte le furie il direttore sanitario dell'Infantile. E' firmata da Bianca Guidetti Serra (pds), Giorgio Diaferia (Verdi) e Carmelo Palma (Alleanza per Torino), che denunciano «l'inadeguatezza in cui ò stata lasciata per molti anni la divisione di Cardiologia, e l'ancor più critica situazione di Cardiochirurgia». I consiglieri comunali puntano il dito contro il concorso per l'assegnazione del posto di primario di Cardiologia: «E' rimasto vacante per sei anni: l'inspiegahilc ritardo nell'espletamento di un atto dovuto per la gestione del servizio ha creato problemi agli operatori e ai bambini cardiopatici». «Il numero di interventi di Cardiochirurgia scrivono - è da anni al di sotto della media prevista». «Molti bambini continuano ad essere operati in altre Regioni: l'unica decisione presa, che conferma l'inadeguatezza dell'ospedale in questa specialità, è stata l'utilizzazione di un cardiochirurgo francese per gli interventi più complessi». I consiglieri vogliono conoscere «il numero di interventi eseguiti di Cardiochirurgia, il tipo di patologia e l'indice di mortalità». Le accuse dei consiglieri comunali per il direttore sanitario Giuseppe De Intinis (che ieri ha inuagurato il nuovo reparto di rianimazione) sono «squallido e strumentali». «Chi crede che abbiamo responsabilità nel ritardo del concorso per il primario di Cardiologia, o che qui non lavoriamo come dovremmo, ci denunci alla procura della Repubblica». Cantoira (550 abitanti d'inverno, quasi 6 mila durante l'estate) è l'unico Comune delle Valli di Lanzo dove il 12 giugno i circa 468 votanti eleggeranno il nuovo Consiglio comunale. Tre liste in campo: un vero record per il piccolo Comune di montagna. I programmi presentati danno ampio spazio ai disagi causati dall'alluvione dello scorso settembre e dalla difficoltà dei lavori di ricostruzione di ponti e strade con i 975 milioni stanziati dallo Stato contro un danno di oltre 3 miliardi di lire. No deciso alla costruzione della centrale idroelettrica e rilancio turistico gli altri punti prioritari. Si ricandida il sindaco uscente Giuseppe Losero alla guida della lista civica «Spiga e montagna» di area centrista (Lega Nord, Forza Italia, Udc), che propone volti nuovi e uomini della vecchia maggioranza, fra cui il vicesindaco Celestina Olivetti. «Non faccio grandi promesse - dice Giuseppe Losero - conosco le difficoltà che si incontrano nell'amministrare un paese. Lavori pubblici, edilizia, turismo e viabilità sono i punti di primaria importanza nel nostro programma. Vorremmo costruire un'area coperta per le manifestazioni folcloristiche, ma sono i lavori di ricostruzione già finanziati ed appaltati il primo problema che dovrà affrontare la nuova amministrazione». Dopo dieci anni come consigliere di maggioranza, Ignazio Losero, cugino del sindaco uscente - in disaccordo su alcuni punti programmatici con la vecchia maggioranza - si candida con la «Lista civica indipendente» della quale fanno parte alcuni consiglieri dell'opposizione come Pietro Giorgio Buggia e Franco Gallina. Priorità assoluta per la riduzione delle imposte che gravano sui cittadini, tassa rifiuti e lei al 4,5 per mille innanzitutto. Un'attenzione particolare alle strade di collegamento con le frazioni che hanno bisogno di opere di ripristino. «Vo- Il concorso è stato bandito ad aprile: si erano presentati Gianni Ciriotti, da vent'anni aiutoprimario del reparto, e il primario di Cardiologia del Giovanni Bosco, Patrizia Presbitero. La commissione presieduta da un cattedratico di Verona ha classificato al primo posto Ciriotti. Ancora il direttore sanitario: «Posso provare di aver chiesto più volte alla Regione di bandire il concorso da quando, nel '91, sono stato nominato direttore sanitario. Il via libera è arrivato soltanto con una delibera del 30 dicembre 1993». Quanto al numero di interventi eseguiti in Cardiochirurgia, l'aiuto primario Stefano Longo spiega che «nel 1993 sono stati 47 a cuore aperto e 49 "a cuore chiuso": i decessi sono stati complessivamente 4, in media con le statistiche nazionali». Il neo-primario di Cardiologia Gianni Ciriotti: «Molti interventi chirurgici vengono evitati grazie a nuove tecniche in uso nel mio reparto, come i cateterismi per le stenosi valvolari polmonari». Ancora Giuseppe De Intinis: «Da sempre abbiamo un numero non esorbitante di interventi. Secondo me non è casuale che quest'interpellanza urgente arrivi proprio ora, a dieci giorni dall'esito del concorso per il primario di Cardiologia. Evidentemente il risultato non deve aver fatto piacere ag'i interpellanti». E il cardiochirurgo francese? «Il professor Lacour-Gayet di Parigi - spiega De Intinis - è tra i massimi esperti mondiali in una nuova tecnica che risolve casi di trasposizione dei grossi vasi. Il nostro aiuto primario sta imparando questa tecnica a Parigi: nel frattempo, Lacour-Gayet ha dato la sua disponibilità per operare gratuitamente a Torino due bambini. Le spese di viaggio e di soggiorno sono state sostenute dall'Associazione amici dei bambini cardiopatici». De Intinis conclude: «L'interpellanza mi critica per questo? Aver fatto operare nel mio ospedale questo professore è per me, al contrario, motivo di vanto». Giovanna Favro Verso il 12 giugno: record di liste in paese Qui a fianco, il primario di cardiologia Gianni Ciriotti. In alto il direttore sanitario Giuseppe De Intinis LE POLEMICHE CHE NON AIUTANO Ben vengano le accuse se poggiano su chiari fatti, ma è bene non turbare il lavoro negli ospedali quando non si hanno fondati motivi, perché si finisce per aggravare una situazione di crisi generalizzata e mortificare quelle persone - sono tante a tutti i livelli - che si prodigano più di quanto consentono i mezzi, le attrezzature, gli organici. La sanità attraversa un momento delicato e le colpe vanno cercate innanzitutto nelle leggi confuse che favoriscono arbitri e incertezze. Se qualcuno sbaglia venga denunciato e punito. Le polemiche facili, alimentate da voci o da sospetti, provocano solo danno. hJd, e ì 8 ò
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