Lucchini a giudizio per troppo rumore

L'ex presidente Confindustria accusato di lesioni L'ex presidente Confindustria accusato di lesioni Lucchini a giudizio per troppo rumore L'imprenditore bresciano Luigi Lucchini, ex presidente della Confindustria, sarà processato in pretura per lesioni personali colpose: in una delle sue acciaierie, la Lucchini Siderurgica Spa di Settimo Torinese, 13 operai hanno riportato gravi danni all'udito a causa della rumorosità di un forno. L'inchiesta è stata condotta dal procuratore aggiunto Raffaele Guariniello. Lucchini, che è difeso dagli avvocati Lageard e Frigo, comparirà davanti al pretore il 9 febbraio 1995, assieme agli ultimi due direttori dello stabilimento, Claudio Prunotto e Emilio Bettini. «Ipoacusia da rumore»: è la patologia da cui sono affetti gli operai della Lucchini di Settimo. L'inchiesta era cominciata oltre un anno fa. Le consulenze mediche e tecniche hanno accertato nello stabilimento di via Leinì 122 numerosi casi di sordità da rumore (i fatti si riferiscono al periodo compreso tra il marzo '92 e il marzo '93), molti dei quali non sono compresi nel fascicolo del magistrato, dal momento che ricadono nella prescrizione. Al centro dell'inchiesta c'è un forno elettrico, sprovvisto delle coperture necessarie a evitare l'assordamento degli operai. Secondo il magistrato sarebbero state inoltre necessarie cabine di lavoro insono- II «re del tondino» Luigi Lucchini rizzate e rulli in materiale antirumore, e alcune lavorazioni avrebbero dovuto essere spostate in altre aree: tutte misure di protezione indispensabili per la salvaguardia della salute degli addetti di un'acciaieria, che si ritrovano esposti a eccessivi livelli di rumorosità. «Quello della Lucchini è un caso di notevole interesse commenta il dottor Guariniello - che mette in risalto la non adeguatezza della prevenzione che deve essere adottata nelle fabbriche. Con questa, e con altre inchieste in corso, intendiamo mandare un messaggio agli imprenditori, affinché adottino le sofisticate tecnologie già esistenti nel settore protezione». Non è la prima volta che Luigi Lucchini finisce davanti al pretore per cause legate alla sua attività imprenditoriale: è stato condannato dal pretore di Salò per contravvenzione alle norme di prevenzione degli infortuni, e dal pretore di Torino per violazione dello statuto dei lavoratori in materia di assunzioni. Anche la fabbrica di Settimo è finita alla ribalta: nell'agosto scorso i 300 dipendenti, assieme agli addetti delle imprese esterne che lavorano per l'acciaieria, aderirono allo sciopero proclamato da Cgil, Cisl e Uil in segno di solidarietà per un operaio rimasto ucciso in fabbrica. Si chiamava Tommaso Battaglia, aveva 55 anni: era finito con il braccio destro contro la puleggia magnetica di un nastro trasportatore. Il braccio era stato risucchiato dall'ingranaggio, l'operaio era morto per dissanguamento in sala operatoria al Cto. Battaglia era la quarta vittima negli ultimi 17 anni di attività della Lucchini di Settimo. Prima di lui, nel gennaio del '91, era morto un elettricista di 19 anni. Luigi Nocera, investito da un carro ponte. Da tempo nello stabilimento è in corso una vertenza sindacale sulla prevenzione degli incidenti. Brunella Giovara

Luoghi citati: Salò, Settimo Torinese, Torino