Indurain calma non suono la resa
Paura al Giro per altre cadute, a Marostica vince Abdujaparov e il navarro guarda al futuro Paura al Giro per altre cadute, a Marostica vince Abdujaparov e il navarro guarda al futuro Indurain: calma, non suono la resa «Ma quel russo va forte» 119 TAPPA Calciomercato Per Fonseca la Roma dà pure Muzzi MAROSTICA DAL NOSTRO INVIATO Come si annuncia una volata, cadono pezzi del Giro. Capitomboli a Bologna, capitomboli a Pontedera e capitomboli ieri. Zuffe cieche tra velocisti in prossimità del traguardo. E non c'è nulla da fare, lo sprint ottunde la ragione dei belligeranti, neppure il padreterno riuscirebbe a frenarli. Indurain scarta all'ultimo istante un viluppo d'assatanati e si salva. Esaminiamolo, Miguel. L'affronto subito dal ragazzo Berzin, anziché trasformarlo in una torcia infiammandogli anche le pedivelle, lo lascia impassibile. La solidità rurale di Indurain ha retto alla botta, il campione che nelle cronometro sorbiva gli avversari con la cannuccia di una bibita e sul quale sembra pendere ora una inequivocabile condanna, non ha mutato il suo stile: un uomo paziente, quieto, un po' nuvoloso, che con pacatezza giudica se stesso e i rivali. Perché questo passo falso? ((Avevo tutto per vincere quella cronometro, tutto ciò che un corridore con le mie caratteristiche poteva desiderare. La strada, lunga, disegnata come io stesso l'avrei disegnata, il vento in faccia che rendeva più dura la fatica, che esaltava la potenza di un passista. Tutto. E ho incontrato la giornata più nera, la peggiore che mi sia capitata negli ultimi quattro anni. Incredibile. Trovo una sola, ma non sicura spiegazione, l'allergia da polline che mi ha tormentato alla vigilia». Il drammone montano incalza, verranno le salite, potrà rifarsi. Di Berzin non si conoscono le capacità in alta quota, e lo Stelvio, il Mortirolo, il Sestriere non sono mica Campiteli*) Malese o la Grosseto-Follonica. «Se Berzin sarà in montagna quello che è adesso, se Berzin è veramente questo Berzin, sarà impossibile batterlo». Indurain che si arrende? «Indurain che fa una constatazione. Tengo moltissimo al Giro, non l'ho tolto dai miei pensieri sostituendogli anticipatamente IPOTESI RIVOLUZIONARIA Il Coni sembra favorevol km 165 Indurain: «Tengo molto al Giro, non è vero che stia già pensando al Tour, mi impegnerò al massimo» MILANO. Il trasferimento di Fonseca: una telenovela senza fine. L'uruguaiano minaccia di far saltare l'affare pretendendo 4 miliardi per stipendi e diritti di immagine arretrati, così Roma e Napoli ridiscutono i termini dell'accordo e la squadra partenopea ci guadagna un altro giocatore, l'attaccante Muzzi, ceduto in prestito per un anno come contributo alla somma da versare al sudamericano. A questo punto si spera che Daniel ponga la firma in calce all'accordo, non appena giungerà in Italia il suo procuratore Paco Casal. Ma è facile prevedere che nasceranno nuovi intoppi poiché l'attaccante, che aveva un contratto da oltre 2 miliardi l'anno, non si accontenterà subito del miliardo e mezzo che la Roma è disposta a garantirgli. E c'è sempre l'Inter che cerca di infilarsi nella trattativa per portare il bomber alla corte di Ottavio Bianchi. Difficile comunque che Pellegrini possa offrire, globalmente, più di quanto Sensi ha già concesso al Napoli: la comproprietà del granata Carbone, il prestito di Muzzi, 6 miliardi in contanti e il cartellino di Branca, appena prelevato dall'Udinese. Se poi Branca, che ha un contratto triennale con la Roma da 1200 milioni a stagione, dovesse veramente rifiutare Napoli, Sensi verserà al Napoli l'equivalente del cartellino, 4800 milioni. Intanto il Parma ha ufficializzato l'acquisto di Giovanni Galli, a fine contratto col Torino. Il portiere, che farà il vice di Bucci, ha firmato un impegno biennale da 300 milioni a stagione. Sostituirà Ballotta, che andrà alla Reggiana al posto del brasiliano Taffarel, alla fine della sua avventura italiana (giocherà in patria, nel Palmeiras, una delle società sponsorizzate dalla Parmalat). Ora il Parma deve scegliere lo straniero che sostituirà Grun, già ceduto all'Anderlecht. In ballottaggio il belga Albert, difensore dello stesso Anderlecht, e il portoghese Fernando Couto, del Porto, entrambi già bloccati con la stessa valutazione di 4 milioni di dollari, quasi 7 miliardi. La scelta a Scala, forse già oggi. Il Torino, che ha ceduto in comproprietà alla Lazio per un miliardo il tornante Della Morte, che lo scorso anno ha giocato a Monza, continua il dialogo con la Roma: dopo lo scambio Carbone-Rizzitelli, potrebbero vestire la maglia granata Piacentini centrocampista e il jolly Aldair. Ieri a Milano il presidente genoano Spinelli ha chiesto a Pellegrini l'uruguaiano Sosa in cambio dell'attaccante Padovano e conguaglio. L'Inter si è detta pronta a trattare ma solo per avere il difensore Galante e il tornante Ruotolo. Oggi Pellegrini farà anche un altro tentativo con Berti, prima che la Nazionale vada a Roma e poi negli Usa: l'ultima offerta è di un rinnovo biennale da 1500 milioni l'anno. Berti sembra ben disposto ma la firma per ora non c'è. [n. s.] BUGNO + 6" Ordine d'arrivo. 1. Abdujaparov (Uzb) 115 km in 2h 33'07", media 45,064 km/h, abb. 12"; 2. Lombardi (8"); 3. Baldato (4"j; 4. Pagnin; 5. Ferrigato; 6. Sorensen; 7. Chiesa; 8. Chioccioli; 9. Bordonali; 10. Bugno s.t.; 13. Berzin a 6"; Ugrumov, Argentin, De Las Cuevas, Pantani, Chiappucci, Indurain, Casagrande. Belli, Richard col tempo di Berzin; 57. Giovannetti a 44"; 58. Della Santa; 78. Furlan s.t. Classifica generale. 1. Berzin in 37h 30'31"; 2. De Las Cuevas a 2'16"; 3. Bugno a 2'32"; 4. Indurain a 3'39"; 5. Giovannetti a 4'58"; 6. Casagrande a 5'02"; 7. Belli a 5'24"; 8. Tonkov a 6'09"; 9. Podenzana a 6'25"; 10. Argentin a 6'42"; 22. Chiappucci a 10'45"; 61. Furlan a 28'32". La tappa. Oggi undicesima tappa, Marostica-Bibione (165 km). Una tavola. Altro traguardo per i velocisti alla, vigilia del Giro in Slovenia con la Bibione-Kranj.
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