L'avvocato di Gardini «Sama sta mentendo»
L'avvocato di Gardini «Santa sfa mentendo» L'avvocato di Gardini «Santa sfa mentendo» MILANO. Lui non può più parlare. Si è ucciso con un colpo di pistola il 23 luglio scorso. Ma Marco De Luca, già avvocato difensore di Raul Gardini ed ancora oggi molto vicino alla sua famiglia, non accetta che l'amico e cliente di un tempo venga trascinato nei capitoli finali dell'ingloriosa saga dei Ferruzzi. Allora avvocato, Cuccia ha dato veramente lo stop al ritorno di Gardini nel gruppo? «Vedo che Carlo Sama accusa Mediobanca di aver impedito alla famiglia Ferruzzi di trovare una soluzione di compromesso con Raul Gardini e Sergio Cragnotti. E' semplicemente un falso storico. Sì, i Ferruzzi lo proposero a Gardini, ma lui non accettò mai». Quando arrivò a Gardini la richiesta di aiuto? «Tra marzo e maggio dell'anno scorso. Nello stesso periodo i Ferruzzi si erano già rivolti a Mediobanca e quando Gardini lo scoprì si inquietò molto perché capì che giocavano su due tavoli». Chi lo contattò? «Fu Carlo Sama. Dopo la separazione del '91 si erano risentiti solo qualche settimana prima, in vista del processo che sarebbe incominciato presto». Perché Gardini rifiutò? «All'inizio ebbe una reazione sdegnata, perché i Ferruzzi volevano mantenere una quota nel gruppo. Secondo lui non ne avevano più alcun titolo, viste le condizioni in cui lo avevano ridotto. Condizioni che definiva "semplicemente disastrose". Poi i Ferruzzi dissero che erano disposti a rinunciare a qualsiasi diritto nei confronti di Gardini e Cragnotti. Accettarono la rinunzia a qualsiasi diritto purché Gardini e Cragnotti si caricassero l'onere della gestione». E lui rispose di nuovo no... «Gardini non era in grado di fare una valutazione complessiva dell'indebitamento, ma riteneva che per il salvataggio non bastasse ormai l'iniziativa di un singolo e fosse invece necessario l'impegno congiunto di tutti i creditori». Ma perché i Ferruzzi avrebbero dovuto cedere tutto proprio all'ex nemico Gardini? «Semplicissimo. Sapevano che la situazione era disperata e non volevano restare impantanati nella caduta del gruppo. Volevano trovare qualcuno che puntellasse il soffitto per loro mentre la casa crollava».
Luoghi citati: Mediobanca, Milano
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