Abele applaude, D'Antoni anche

Abele applaude, D'Antoni anche Abele applaude, D'Antoni anche Consensi da inprenditori, sindacati ed economisti Il presidente degli industriali Luigi Abete e a destra Sergio D'Antoni segretario generale della Cisl sostiene da tempo». Importante, per Abete, l'attenzione del governatore della Banca d'Italia al problema della capitalizzazione delle imprese e del sistema finanziario. «Fazio - ha osservato - si è mostrato sensibile alla necessità di ridurre ulteriormente i tassi di interesse, ha proposto una politica di investimenti trasparente e competitiva invitando il Paese a non abbandonare un sano rigore finanziario». Applausi a Fazio anche dal mondo delle banche. Tancredi Bianchi, presidente dell'Abi definisce le considerazioni finali una «diagnosi puntuale». «La ripresa - ha commentato - deve essere fatta sugli investimenti e deve fondarsi su una nuova politica del risparmio». Ed è d'accordo anche Rainer Masera, direttore generale dell'Imi. (Adesso ha commentato - torneremo a lavorare per applicare gli indirizzi che sono stati segnalati dal governatore. Il ruolo degli investitori istituzionali ed in particolare dei fondi pensione come condizione necessa- Agnelli: vigilare sul caro-prezzi Spaventa: apprezzo la severità ria per la ripresa del sistema è evidentemente una indicazione fondamentale che dovrà essere recepita anche sotto il profilo fiscale». E soddisfatto è anche il sindacato. Il segretario generale aggiunto della Cgil, Guglielmo Epifani, condivide le considerazioni in più punti: «Per la centralità che il problema occupazionale deve avere nelle politiche economiche; per la richiesta di una politica di sviluppo fatta sui problemi previdenziali, contro allarmismi di comodo e posizioni li- quidatorie della previdenza pubblica; per l'obiettivo auspicato di ridurre l'area dell'evasione e dell'elusione fiscale come condizione per rimodulare le aliquote e i carichi contributivi». Per il segretario generale della Cisl, Sergio D'Antoni, dalla relazione arrivano «grandi moniti per tutti: governo, imprese e sindacati: noi li seguiremo, e se li ascolteranno tutti faremo sicuramente dei progressi». Promuovono la «ricetta» Fazio anche gli economisti. Luigi Spaventa, ex ministro del Bilancio, la «condivide ciecamente», soprattutto per la severità. Il contenimento della spesa pubblica è, invece, il passaggio più apprezzato da Antonio Pedone, presidente del Crediop, e Mario Arcelli, rettore della Luiss. Antonio Marzano, neo economista di Forza Italia è d'accordo sulla necessità di tenere sotto controllo i prezzi ma non crede che la strada sia quella dei consumi fermi. Maria Coiti