Una base per fondare la scienza di Piero Bianucci

Una base per fondare la scienza Una base per fondare la scienza VOLUMI tascabili intorno alle cento pagine, ben illustrati, scritti con chiarezza: così si presenta a prima vista la sezione scientifica della «Piccola biblioteca di base» edita da Fenice 2000. I temi dei primi sei volumi: «L'evoluzione dei viventi» di Michele Sarà, «La macchina corpo» di Scibilia e Gandini, «Dall'alchimia alla chimica» di Fernando Ghisotti, «La nuova storia dell'universo» di Mario Cavedon, «Vulcani e terremoti» di Claudio Franzosi e «Luce e colori» di Enrico Miotto. Guardando dentro, più attentamente, la promessa del primo sguardo è mantenuta. Questi volumetti contenengono davvero tutto l'essenziale sull'argomento trattato; e in un'opera divulgativa di base proprio questo è l'importante: togliere tutto ciò che è troppo alla moda o troppo specialistico per dare un panorama fedele della disciplina che si affronta. L'arte di togliere, insomma, più che l'arte di mettere. Adattissimi ai ragazzi dalla media dell'obbligo in su ma anche a chiunque cerchi una prima alfabetizzazione scientifica. Piccola biblioteca di base, Sezione «La scienza», ed. Fenice 2000, Milano, 12.500 lire per volume Misurare i campi, pesare le merci, orientarsi nei viaggi, curare le malattie. Ma anche scoprire simmetrie nascoste nei numeri, formulare ipotesi sull'origine dell'universo, comprendere il segreto della vita. Per un verso la scienza nasce da esigenze pratiche. Per un altro dalle grandi domande filosofiche che l'uomo porta dentro di sé. E' ozioso domandarsi quale sia stata la prima scienza, se l'astronomia (connessa alla religione, al tentativo di prevedere il futuro, all'orientamento dei naviganti) o la matematica e la geometria (con le loro applicazioni al commercio e all'agricoltura). Rimane il fatto che per noi europei la culla della scienza è in Mesopotamia e in Egitto, e poi nella rielaborazione e negli approfondimenti della Grecia antica. Il fascino di queste origini si avverte nella bella ricostruzione storica dell'epistemologo francese André Pichot, che non si limita alla parte descrittiva ma entra nel merito delle nozioni acquisite dagli antichi e del metodo da essi adottato. Andrò Pichot: «La nascita della scienza», Ed. Dedalo, 640 pagine, 60 mila lire Il filo conduttore è il problema dell'apprendimento, il taglio autobiografico: Laborit, il meno sistematico degli scienziati francesi e il più duro avversario del riduzionismo, arrivato a 80 anni, ci dà un saggio di scienza cognitiva che è anche una piacevole prova narrativa. Henri Laborit: «Lo spirito del solalo», Mondadori, 250 pagine, 30 mila lire Scienza dei calcolatori e studio dei processi di pensiero si sono incontrati dando luogo alla cibernetica e sviluppandosi nella disciplina dell'Intelligenza Artificiale. Steve Heims traccia un'ampia storia di questa avventura intellettuale, ormai in buona parte storicizzabile. Steve J. Helms: «I cibernetici», Editori Riuniti, 380 pagine, 60 mila lire Possibile che una raccolta di problemi matematici diventi un best seller? A questo libro in Francia è successo. E forse capiterà anche in Italia. Perché tutti i problemi sono conditi di delizioso umorismo. Jean-Louis Fournler: «Aritmetica applicata e Impertinente», Muzzlo, 100 pagine, 22 mila lire Da Pasteur ad oggi i vaccini si sono dimostrati una delle più potenti armi della medicina: a livello preventivo sono ciò che gli antibiotici sono a livello terapeutico. Inoltre i vaccini hanno aperto la strada che porta alla comprensione del sistema immunitario. Questo manuale di Bartolozzi, ordinario di clinica pediatrica all'Università di Firenze, ci dà un quadro organico di tutti i tipi di vaccinazione e fornisce anche, delle varie malattie, informazioni su cau se, diffusione e cure. Giorgio Bartolozzi: «I vaccini», Nls, Nuova Italia Scientifica, 430 pagine, 34 mila lire Piero Bianucci

Luoghi citati: Egitto, Francia, Grecia, Italia, Mesopotamia, Milano