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PIVETTA, GIALLO AL SUPERMARKET PIVETTA, GIALLO AL SUPERMARKET neon), spiccano i due personaggi principali: la cassiera e un pensionato che si chiama Angelo. Lei a dipanare il flusso continuo delle sue finzioni mentali, lui a ruminare brutture in abbondanza; lei a interpretare il ruolo della ragazza semplice e sognosa in attesa di un evento (o di un uomo che resta poco più di un nome), lui a rincorrere la sua rabbia un po' patetica in cerca di una solidarietà che non può trovare. Tutt'e due legati a una solitudine senza rimedio, ai pochi metri quadri di alloggi decorosi ma abitati senza gioia, alle rèveries metropolitane dove tutto ciò che è sempre possibile non capita mai. E anche quando qualcosa capita, non si sa a quale grado di realtà appartenga, se a quella veridica e verosimile della cronaca o a quella allucinata dai sogni ad occhi aperti. Un gesto silenzioso, lo scambio di una borsa, scatena in Angela una girandola di supposizioni; la morte di un uomo al parking del Centro Commerciale spinge Cecilia a più di un'ipotesi e un coltellino ritrovato poco distante dal cadavere diventa l'oggetto misterioso di un incrocio ricco di destino. Di chi sarà mai la borsa che passa dall'una all'altra mano? Chi sarà mai il morto del parking? Un manager? Un insospettabile dalla doppia vita? Uno spacciatore di droga? Romanzo dai molti interrogativi, tutta la sua storia passa attraverso la trama mentale di questi due protagonisti marginali, piccoli antieroi di un giailismo eluso e fortemente ambiguo. Scenario climatico, ambientale e umano si dispongono entro un unico orizzonte «tra il grigio dell'asfalto e quello del cielo» che incombe costantemente muto e immobile. Come rispondere al prezzo della violenza? Come forare la crosta inattaccabile della solitudine e della paura? Giovanni Testo Oreste Pivetta Tre per due Donzelli pp. 141, L. 22.000 Oreste Pivetta, giornalista dell'Unità, pubblica da Donzelli Usuo primo romanzo «Tre per due»