La «strage del tabacco» Ogni anno 90 mila morti di Daniela Daniele

La «strage del tabacco» Ogni anno 90 mila morti La «strage del tabacco» Ogni anno 90 mila morti Ogni anno i morti per tabacco sono 90 mila e rappresentano il 15% di tutti i decessi La cifra è 10 volte superiore a quella delle vittime CZ^^^ per incidenti stradali Se associato all'alcol provoca il 40-50% dei tumori della bocca e dell'esofago Il tabacco causa l'80-90% di tutti i tumori polmonari e della laringe Incide nel 30% delle morti per broncopatie infarti e malattie cardiovascolari ROMA. E' inevitabile. Nella giornata «senza fumo», cioè oggi, l'appuntamento è con la stima delle vittime. Apre l'Organizzazione mondiale della sanità: nei prossimi anni, morirà mezzo miliardo di fumatori. E volendo giocare (si fa per dire) con i numeri, si nota, ad esempio, che ogni anno per colpa delle sigarette scompare in Italia una città come Modena: 90 mila abitanti. Oppure che il 15 per cento di tutte le morti avviene per colpa del tabagismo. O che il numero dei decessi per fumo è dieci volte superiore a quello delle vittime d'incidente stradale. «Qua la mano, cari crociati. Facciamo la pace in nome della civiltà e della tolleranza. Basta un po' di educazione per convivere». La mozione degli affetti viene dall'Associazione fumatori (16 mila soci) che ricorda: «Siamo quasi 13 milioni, in Italia, perfettamente consapevoli dei rischi che corriamo». Per chi, invece, non facendo parte della documentata associazione, non fosse così «consapevole», ecco alcuni dati forniti da Giovanni D'Errico (presidente della Lega italiana per la lotta contro i tumori): «Un fumatore su tre morirà a causa del fumo o, comunque, vivrà dieci anni in meno di un non fumatore». Perché? E' presto detto. «Il fumo - sostiene D'Errico - è responsabile del 35 per cento di tutti i tumori. Incide per il 20-40 per cento sui tumori di vescica, reni e pancreas». Se viene associato all'alcol può causare il 40-50 per cento dei tumori della bocca e dell'esofago. Per non parlare del cancro polmonare sul quale ha l'effetto più esteso: è dimostrato che il tabagismo provoca l'80-90 per cento di tutti i tumori dei polmoni e della laringe ed è anche responsabile del 30 per cento delle morti per broncopatie, infarti e malattie cardiovascolari. Le notizie, per la salute nazionale, non sono buone. In Italia i fumatori continuano a sovrastare, per numero, coloro che sono riusciti a smettere. E sono soprattutto le donne le più tenaci nel vizio. Lo rileva uno studio dell'Istituto Mario Negri, di Milano, condotto da Carlo La Vecchia. Dal 1975 ad oggi, infatti, il numero di fumatrici è cresciuto dal 16 al 25 per cento della popolazione, mentre i fumatori sono scesi dal 53 al 38 per cento. Un fenomeno che sembra esteso a tutto il mondo occidentale e che culmina nella situazione americana dove, nelle donne, è avvenuto ormai il sorpasso della mortalità per cancro polmonare su quello del seno. E dove, tra l'altro, si registrano duemila decessi all'anno per «fumo passivo». Se i maschi, adulti, sembrano prendere le distanze dal cilindretto pieno di veleni e dai suoi danni, le case produttrici investono miliardi in campagne pubblicitarie alla ricerca di nuovi consumatori. E puntano sull'«allevamento». E' quanto sostiene Carla Arciti, sociologa della Lega tumori, che riferisce l'ultima novità «marca Carnei». Pare che l'idustria abbia immesso nel mercato un graziosissimo cammello in peluche, adatto ai bambini più piccoli. Chissà, forse da grandi, vedendo il pacchetto con quell'immagine, saranno tentati di acquistarlo. E' un investimento a lungo termine, ma pur sempre un investimento. E, tanto per rimanere in tema di quattrini, i rappresentanti della Lega criticano aspramente la Cee che «nel '91 ha stanziato oltre un miliardo di Ecu per appoggiare la coltivazione del tabacco, e soltanto 10 milioni per la lotta contro il cancro». Giovanni D'Errico ha quindi portato ad esempio In Italia il numero dei decessi causati dalle sigarette è dieci volte quello degli incidenti stradali «E' come se scomparisse la popolazione di Modena» colari mini Fuma il 31,5% degli uomini e il 26% delle donne Sono fumatori il 41% dei medici e il 26% degli insegnanti Ogni anno nel mondo si ammalano 7-8 milioni di persone e 4 milioni e mezzo muoiono IL FUMO IN ITALIA TONTE: LEGA ITALIANA PER LA LOTTA CONTRO (TUMORI quanto avviene negli Stati Uniti dove «nessuno grida allo scandalo se alcune aziende assumono solo non fumatori e se per i fumatori c'è una trattenuta del 10 per cento poiché si ammalano di più». Piena disponibilità, infine, da parte della Lega, a collaborare con il ministro della Sanità, Costa, che ha annunciato di voler legiferare in materia. D'Errico ha approfittato dell'occasione per dare alcuni consigli: aumento dei prezzi delle sigarette; creazione degli spazi per fumatori e non; divieto di fumo nei luoghi pubblici; negli ospedali; nelle scuole. E pensare che, forse, basterebbe accompagnare i fumatori in una visita «guidata» nei centri tumori. La morte per cancro del polmone è tra le più terribili. Daniela Daniele ::i::;:Sv:::;-S;::':::W A W AA \W MAW VENTI

Persone citate: Carla Arciti, Carlo La Vecchia, D'errico, Giovanni D'errico

Luoghi citati: Italia, Milano, Modena, Roma, Stati Uniti