Francia muore in culla la lista Sarajevo

Litigi interni, pochi fondi, calo nei sondaggi: «Comunque abbiamo aiutato la causa bosniaca» Litigi interni, pochi fondi, calo nei sondaggi: «Comunque abbiamo aiutato la causa bosniaca» Francia, muore in culla la lista Sarajevo Lévy: alle Europee non ci saremo «Sono sepolti vivi» Dal Ruanda disperato Sos per 600 orfani PARIGI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE L'epitaffio più caustico arriva dal ministro degli Esteri, Alain Juppé: «La lista Sarajevo? Un'epopea con farsa finale». Altri, come il segretario ps Michel Rocard, usano toni appena più signorili, spiegando che «presentarsi o meno rimane affar loro, io non cambio linea». Ma l'incredulità regnava sovrana, ieri mattina, dinanzi all'annuncio di un BernardHenri Lévy dagli occhi stropicciatissimi. Dopo interminabili discussioni notturne, una maggioranza esigua (e contro il parere del prof. Leon Schwartzemberg, il capolista) ha deciso che il listone «L'Europa nasce a Sarajevo» non correrà per le Europee. Ritirare il simbolo non è più possibile. I promotori - scrittori, intellettuali, artisti - dovranno quindi autocondannarsi. Cioè rinunciare a distribuire nei seggi (come impone la legge) la scheda con il loro emblema. Chi intendesse votare comunque «Sarajevo» non potrà insomma farlo. Ma gli spazi elettorali tv rimangono, e sembra che la piccola équipe dirigente ne voglia approfittare. Via libera infine ai meeting sulla Bosnia già in programma, più qualche rendez-vous novello. Che dire? La corazzata Bhl aveva gli alisei in poppa. Un primo sondaggio, le attribuiva il 12%. Straordinario. Il punteggio demoscopico galvanizzò le truppe, gli ancora indecisi tacquero. Così, cinque giorni fa, dopo interminabili esitazioni, il nouveau philosophe sciolse la riserva: «Ci presentiamo. E la nostra vittoria schiaffeggerà il Quai d'Orsay». Sembrava una favola bella e impossibile, quella degli intellettuali - che in Francia sono professione, categoria: quasi come i metalmeccanici - «costretti» da eurovigliaccherie diplomatiche a scendere nell'arena e battersi per una cau¬ (Segue da pagina 8) Cristianamente ci ha lasciati Vittorio Labignan anziano Mlchelin anni 82 to annunciano: la moglie Vittoria, i tigli Liliana, Aldo con Giusi e Marco, cons jocera, fratelli, cognate e parenti tutti. Funerali martedì 31 corr. ore 10 parrocchia S. Giovanni Benedetto Cottolengo. Un particolare ringraziamento all'amico Claudio. La presente è partecipazione e ringraziamento. — Torino, 30 maggio 1994. Marco avrà sempre nel cuore il suo adorato NONNO. La Società FIAT Auto S.p.A. - Dirigenti e Collaboratori tutti, partecipano con protondo cordoglio al dolore del signor Aldo Labignan per la scomparsa del padre signor Vittorio Labignan — Torino, 30 maggio 1994. Si uniscono: Giovanni Albertelli Giancarlo Antinori Ester Biglia Paolo Borioli Riccardo Bussolati Giovanni Carena Fabrizio Ceccarini Francesco Cugno Nicola D'Italia Angiolo Dall'Aste Renato Deangelis Paola Denard Umberto Divico Carmelo Fuggetta Aldo Garlno Luciano Guasco Maurizio Imberti Giuseppe Iorio Antonio Manzo Alberto Martinez Massimo Martini Giovanni Mlninanni Vincenzo Nervi Amedeo Olii ve ri Antonio Pagana Pierantonio Petracchi Alberto Pianta Giuseppe Ragni Renato Rossi Mario Rubiola Sergio Ruffa Daniela Silvi Carlo Stroppiana Alfredo Tafuri. Partecipano al lutto del signor Aldo Labignan i suoi più stretti Collaboratori. Romano, Adelaide, Franca partecipano commossi al lutto di Aldo e familiari. La famiglia Dezzani con la Cramen S.p.A. ed i suoi Dirigenti partecipano commossi al dolore del signor Aldo Labignan per l'improvvisa scomparsa del PADRE. La famiglia Maglione con la Tecmi S.r.l. partecipa al dolore del signor Aldo Labignan per l'improvvisa scomparsa del PADRE. Direzione Società Vigel partecipa vivamente al dolore della famiglia por la scomparsa del signor Vittorio Labignan Borgaro Torinese, 30 maggio 1994. Maresa, Ferruccio. Silvia. Paola sono vicini a zia Vittoria. Liliana, Aldo. sa politico-umanitaria: soccorrere la Bosnia musulmana contro ogni spartizione etnica. E il popolo dietro. Di che far sognare gli ex «chierici». Ma nel weekend qualcosa s'inceppa. I maligni non avrebbero dubbi: anche l'idealismo può ammalarsi di sondaggite. E gli ultimi «pool» danno «L'Europa nasce a Sarajevo» in cospicuo regresso: 4%. Cioè nessun seggio per Strasburgo. Ma altri guai si profilano all'orizzonte. Due rovelli in particolare: quattrini e struttura organizzativa. Se a Bhl, André Glucksmann, Francois Fejto, Alain Touraine, Marina Vlady... le idee non mancano (in fondo è il loro mestiere), latita la vocazione manageriale. Occorre raccogliere danaro, creare impieghi full time, reperire sedi. Con la scadenza elettorale che ormai incombe. Malgrado le ottime premesse, forse qualcuno intravede la catastrofe il 12 giugno. Meglio autoaffondarsi, salvando l'onore. La spiegazione ufficiale è tuttavia un'altra. Lévy afferma che Eurosarajevo ha già ottenuto il suo scopo. Vale a dire promuovere la discussione sulla tragedia bosniaca, influenzando i politici transalpini di qualsiasi tendenza. E' vero, ma lo si poteva già desumere venerdì. Non assistiamo, del resto, a sviluppi rivoluzionari. Michel Rocard ha preso posizione - non senza ambiguità residue - affinché venga tolto l'embargo sulle armi. Peccato che la politica estera non la faccia l'opposizione. E il governo - come ben testimonia l'acido Juppé - irride al piano Bhl. Altra ragione per giustificare il ritiro, «un clima elettoralistico deteriore, indegno della nostra battaglia per Sarajevo». Arduo negarlo. Ma l'effimera comparsata degli intellettuali nell'urna europea lascia l'amaro in bocca. Enrico Benedetto Dopo lunga agonia, nel conforto dell'affetto dei suoi cari, si è cristianamente spento il PROF. DOTT. Giovanni Capuano di anni 65 Ne danno il triste annuncio la moglie llka, le figlie Maria Luisa con il marito Cesare, Isabella con il marito Peo e il figlio Luigi con la moglie Ines. I nipoti Simona col marito Marco, Luca, Giulio e Stefano abbracciano per l'ultima volta il nonno. Il suo ricordo li accompagnerà sempre. La famiglia ringrazia tutti coloro che. nei lunghi mesi di sofferenza, si sono adoperati nel prestare assistenza e nel dare conforto. Per orario funerale tel. al 3094257. Il Santo Rosario si terrà nella parr. S. Massimo martedì 31 corr. alle ore 18. — Torino, 30 maggio 1994. Nel ricordo del caro GIANNI, Laura con Ada, Corrado e zio Mario sono affettuosamente vicini in questo doloroso momento. Nina prende parte al dolore con affetto. Tina e Salvatore partecipano commossi. Il rag. Antonio Barone con i Collaboratori dello studio partecipano al dolore del prof. Cesare Festa per la morte del suocero. Il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio sindacale della Siteba Sistemi Telematici Bancari Spa partecipa al lutto del suo presidente dott. Luigi Capuano per la scomparsa del PADRE — Torino, 30 maggio 1994. Giorgio e Rosanna Stobbla partecipano commossi al dolore di Gigi e famiglia. — Torino, 31 maggio 1994. Presidenza, Vice Presidenza, Consiglio di Amministrazione, Collegio Sindacale, Direzione e Personale dell'Istituto Bancario San Paolo di Torino partecipano con profondo cordoglio al dolore del direttore generale dott. Luigi Capuano per la scomparsa del padre prof. Giovanni Capuano — Torino. 30 maggio 1994. La Compagnia di San Paolo e la Gruppo Bancario San Paolo S.p.A. esprimono commossa partecipazione al lutto del dott. Luigi Capuano per la scomparsa del PADRE. — Torino, 30 maggio 1994. Gianni Zandano partecipa al dolore di Luigi Capuano per la scomparsa del caro PAPA'. — Torino, 30 maggio 1994. Beppe e Jolanda partecipano commossi al dolore di Gigi e famiglia. Ti g— Torino, 30 maggio 1994. Luigi e Marianna Maranzana con affetto si uniscono al dolore di Gigi e famiglia. — Torino, 30 maggio 1994. Dario Pasqua partecipa al lutto di Luigi Capuano e famiglia. — Torino, 30 maggio 1994 Giacomo Pautasso partecipa al dolore che ha colpito l'amico Luigi Capuano. — Torino. 30 maggio 1994. Fausto e Francita partecipano al grande dolore di Gigi e famiglia. Giorgio e Giulia Castagno con Patrizio e Simone sono vicini all'amico Gigi e famiglia ricordando il suo caro PAPA'. Italo c Franca Castagno partecipano. WELFARE ADDIO LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Era parsa una mossa politica a breve raggio, destinata a fare molto fumo e poco danno. La «gueiTa ai mendicanti», dichiarata venerdì dal primo ministro John Major, ha invece provocato una reazione a catena ed è diventata il motivo dominante della campagna elettorale britannica per il voto europeo della prossima settimana. «Un fenomeno ripugnante», aveva detto Major: «Vivere in strada non è più giustificabile». Ma ripugnante, nell'immediata e forse scontata replica dei laboristi, è la politica del governo che, a sentir loro, ha acuito quel fenomeno. Dietro lo scontro politico, come se non bastasse, si è levato anche un dibattito sociale in cui Umberto Aimo-Boot, insieme alla mamma, è vicino con affetto all'amico Gigi, in questo tristissimo momento, per la perdita del papà prof. Giovanni Capuano — Torino, 30 maggio 1994. Partecipano al dolore di Gigi Gabriella Bruneri, Renato Baldon, Franco e Grazia Vico. Adriano Silvana Donatella Giovanni partecipano commossi al dolore di Gigi e famiglia. Ciccl e famiglia partecipano al dolore di Gigi, Ines e Stefano. Gli Amici del Rotary Torino Sud Ovest sono affettuosamente vicini a Gigi per la scomparsa del caro PAPA1. Francesco Adriana Carcano Tino Attilia Colla Francesca Ferrerò Alessandro Valeria Gaetini Lalla Pinuccio Nuzzo Aldo Francesca Luca Zanvercelli sono affettuosamente vicini a Gigi e famiglia. Un abbraccio di conforto al caro Gigi da Dario ed Elvira. Sono affettuosamente vicini a Gigi Enrica e Carlo, Donatella e Tullio, Franca e Carlo. I Vice Presidenti, i Membri della Giunta Esecutiva e del Consiglio Generale, la Direzione e i Dipedonti e Collaboratori delA.I.E. partecipano al grave lutto per l'improvvisa scomparsa di Tiziano Barbieri Torriani Presidente dell'Associazione Italiana Editori che con tanto impegno si era dedicato alla crescita dell'Associazione. Partecipano al lutto: Elisabeth Bignami Graziella Blraghi Rita Carluccio Ivan Cecchini Giovanni Cobolli Gigli Alberto Cocchetti Lorenzo Enriques Marisa Frlgerlo Rosario Garra Gianna Ghizzl Ginetta Grimaldi Marianglola Invernlzzi P. Ugo Lorenzi Luca Lunghi Gianni Merlinl Dario Moretti Laura Novali Marco Potetti Tancredi Vigllardl Paravia Girolamo Potestà Luisa Rovetta Massimo Sponton Gianni Vallardi. — Milano, 30 maggio 1994. Improvvisamente è mancato all'affetto dei suoi cari Francesco Foscalino anni 67 L'annunciano la moglie Giovanna, la figlia Patrizia con il marito Pino ed il piccolo Alberto, parenti tutti. La cara salma partirà da Ciriè Ospedale Civile (via Battilore) mercoledì 1 giugno alle ore 14.15 per Caselle ove si svolgeranno i funerali alle ore 14.30 dalla chiesa S Maria. Dopo le esequie proseguirà per Bianzè (Ve) ove sarà tumulala La presente è partecipazione e ringraziamento. Cll gCaselle. 30 maggio 1994. Bernard-Henri Lspara con una m Marcia di protesta e prese di posizione dei vescovi: un attacco ai deboli ROMA. Riindiit; incerta la sorte dei 600 orfani ruandesi che, sotto la protezione di un medico e di un sacerdote italiani, vivono prati~amente sepolti vivi, senz'acqua, race e viveri, in un sotterraneo a Nyanza, una località ed una quarantina di chilometri a Sud di Kigali, dove il Fronte patriottico ha annunciato ieri di aver conquistato una base dell'esercito governativo. E, sebbene i combattimenti proseguano anche a Rigali, qualche speranza viene dall'Onu, che ha ripreso ad evacuare i civili intrappolati dietro le linee del nonte. I ribelli tuLsi e le forze regolari a maggioranza hutu harmo intanto accettato la possibilità di un cessate-il-fuoco durante i colloqui in corso nella capitale. L'orfanotrofio di Nyanza, dei Padri Rogazionisti, in cui si trovavano i 600 bambini assieme a due volontari italiani, don Gioigio Vito e il dottor Pierluigi Mussi, è si,ato distrutto domenica dalle forze governative che hanno portalo via tutto, dalle scorte alimentari, alle batterie elettriche. I due italiani e i bambini terrorizzati si suno rifugiati in un locale socterraneo e con l'ultima batteria rimasta hanno lanciato un disperalo messaggio via radio: «Veniteci subito a prendere. Non sappiamo quanto potremo resistere». Ieri mancava qualsiasi informazione sulla loro sorte, mentre il vicino campo militare Du Nyanza, secondo la radio del Fpr, sarebbe caduto in mano ai ribelli. La Lega italiana delia Federazione internazionale deile Lighe dei diritti dell'uomo ha rivolto in queste ore pressanti appelli al ministero degli Esteri itaiiàuo perché intervenga quanto meno con una dichiarazione di «protezione e copertura giuridica del villaggio». Sempre la Lega informa che un tentativo ai evacuazione potrebbe essere effettuato su iniziativa del console onorai io italiano Pierantonio Costa. I drammatici sviluppi della situazione vengono seguiti a Palazzo Chigi. La presidenza del Consigliò dei ministri ha convocalo una riunione per domani a cui parteciperanno tra gli altri i rappresentanti degli Esteri. dell'Interno, della Difesa, del i esoro e delia Giustizia. [AdnKronos-Ansa] évy, promotore della «Lista Sarajevo» alle Europee. A fianco, un soldato serbo itragliatrice pesante contro postazioni musulmane nella zona di Brcko, in Bosnia