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«Battaglia per l'antitrust» «Battaglia per l'antitrust» MILANO. Il segretario della Lega Umberto Bossi, nel corso di un comizio a San Donato Milanese, è tornato ad attaccare l'alleato Silvio Berlusconi. Dopo aver definito Forza Italia «un partito che fa l'interesse delle grandi famiglie imprenditoriali» ha aggiunto: «Fra poco faremo la battaglia sull'antitrust. Vedremo fra sei mesi se ci sarà ancora qualcuno che manipola l'informazione nel Paese come avviene adesso. Siamo l'unico Paese al mondo dove una persona sola può avere tre reti televisive». Bossi ha quindi aggiunto che presto «verrà schierata la cavalleria pesante della Lega per lottare per il cambiamento». Secondo Bossi le prime avvisaglie «da parte delle avanguardie» ci sono già state. E a questo proposito ha citato l'esempio della legge sulle privatizzazioni. [Agi] Segreto? Poi si scopre che è stato allontanato dal Sisde p„ zhé «era andato in giro a dire che lui era uno 007». Sì, ma la storia di quella cimice nel telefono di Di Pietro? Gherardo Colombo, il magistrato che avrebbe emesso l'avviso di garanzia contro Cesellato, smentisce subito «e poi se si fosse trattato di Di Pietro avrei dovuto subito mandare gli atti a Brescia, per competenza». Replica (con risata) di Di Pietro, primo giorno di lavoro dopo la settimana californiana. Dice: «Ecchè, Colombo indaga e non mi dice niente?». E allora tutti in riunione nell'ufficio di Borrelli. Una mezz'ora di conciliabolo, poi il verdetto. Spiega il procuratore capo: «Il caso non riguarda Di Pietro, non riguarda gli altri magistrati del pool, e non riguarda nemmeno persone coinvolte in Tangentopoli». Anzi, Francesco Saverio Borrelli aggiunge che non riguarda proprio: «Il nome di Casellato venne iscritto nel registro degli indagati nel novembre del '93 in base ad una sua dichiarazione spontanea su asserite richieste, da parte di una struttura di informazione, per fare intercettazioni». Ah, dottor Borrelli, allora è importante? Risposta: «Tal¬