E ORA CONVERTIAMO LA CINA

E ORA CONVERTIAMO LA CINA E ORA CONVERTIAMO LA CINA M ENTRE gran parte dell'attenzione mondiale è rivolta all'Europa, alle celebrazioni del D-Day e al d ytrionfo dei nostri valori sulla tirannia nella lunga Guerra Fredda, non dobbiamo tentennare nella sfida di far avanzare quegli stessi valori - libertà e prosperità - in Asia, soprattutto in Cina. E' in questa regione che si possono trovare molte delle grandi sfide all'interesse nazionale americano. Ed è in questa regione che si misureranno in larga parte i progressi della nostra generazione. Una delle economie del 2000 sta prendendo forma in Cina. Questo Paese, lo scorso anno, ha registrato la più alta crescita economica mondiale: è un mercato che vale merci americane per otto miliardi di dollari e 150 mila posti di lavoro in America. La Cina ha un arsenale atomico e il diritto di veto nel Consiglio di Sicurezza dell'Onu. Ha un ruolo fondamentale nella sicurezza dell'Asia e in quella mondiale. Condivide con noi importanti interessi, come una penisola coreana libera dal nucleare e l'appoggio all'ambiente globale. Ed è qui, in Cina, che la marcia degli uomini verso la libertà deve coprire uno degli ultimi terreni - e uno dei più difficili. Abbiamo vinto la Guerra Fredda trovando un equilibrio, con realismo e tenacia, tra la sicurezza e gli interessi economici e morali degli Stati Uniti. Proteggeremo i nostri interessi e faremo progressi in Cina continuando a fare esattamente la stessa cosa. La nostra sfida adesso è trovare il modo per commerciare con la Cina senza barattare i nostri ideali; per far sì che la Bill Clinton CONTINUA A PAG. 2 PRIMA COtONNA

Persone citate: Bill Clinton