Morti dopo la discoteca

La Renault sbanda poi si schianta contro un muro Tragico incidente d'auto nel Vercellese, vittime due giovani Morti dopo la discoteca Ferite le amiche ! Una curva presa a velocità eccessiva, la sbandata e lo schianto contro un muro. Così hanno perso la vita due giovani, vittime del sabato notte. E' successo ieri, pochi minuti prima delle 4, sulla strada provinciale tra Buronzo e Castelletto Cervo, nel Vercellese. Sono morti Paolo Ferrerò, 24 anni, abitante in frazione Busignetto di Verolengo in vicolo Cravero 8, e il suo amico Emanuele Bagnasco, 20 anni, residente a Castelrosso di Chivasso in via San Giovanni 60. Viaggiavano sulla Renault 19 guidata da Ferrerò, assieme alle rispettive fidanzate: Simona Re, 20 anni, di Santhià, via Leopardi 15, e Rosanna Abba, 21 anni, che abita a Bosconero in via Rochi 7. La Re è stata ricoverata in gravi condizioni all'ospedale di Biella, quindi trasferita alla rianimazione del Cto. La sua amica ha riportato solo qualche ferita superficiale, guarirà in una ventina di giorni. L'incidente è avvenuto al ritorno da una serata trascorsa in una discoteca della Valsesia. Nessun testimone: secondo i primi rilievi dei carabinieri, all'origine della tragedia ci sarebbe la velocità eccessiva. I quattro giovani stavano rientrando verso Santhià, per riportare a casa Simona Re. Poco prima del bivio per Gifflenga, alla frazione Garella, Paolo Ferrerò, neh"affrontare una curva a sinistra, ha perso il controllo del mezzo: l'auto si è rovesciata sul fianco destro strisciando sull'asfalto per un centinaio di metri, poi si è impennata, ed è andata a schiantarsi contro il muro di cinta di una vecchia centralina dell'Enel. I primi ad accorrere sono stati gli abitanti di alcune cascine vicine. L'auto era ridotta a un rottame, frammenti di lamiera sparsi ovunque. Pochi minuti e sul posto sono arrivati i carabinieri da Buronzo e i vigili, del fuoco da Vercelli. Il lavoro per estrarre i feriti dalla carcassa della Renault è stato lungo e difficile. I quattro erano vivi, ma le condizioni dei ragazzi sono apparse disperate. Paolo Ferrerò e Emanuele Bagnasco sono deceduti sulle ambulanze durante la corsa verso l'ospedale di Biella. Ferrerò lavorava come tecnico elettronico alla Lattem di via Cibrario a Torino. Viveva a Verolengo con il padre, Giovanni, pensionato di 60 anni, la madre Adua Buttini, 58 anni, casalinga e il fratello, Gian Franco, di 22 anni. «La Renault di Paolo aveva pochi mesi di vita e solo venerdì scorso aveva finito di pagarla. Era prudente, non riesco proprio a capire cosa gli possa essere successo», ricorda il padre. La fidanzata, Simona, l'aveva conosciuta quattro mesi fa. Emanuele Bagnasco lavorava in un'officina di Torassi di Chivasso, faceva l'operaio fabbro. Lascia il padre Francesco, 53 anni, pensionato, la madre Mirca Belvigni, 48 anni, casalinga, e un fratello, Davide, sposato. Da quattro mesi era fidanzato con Rosanna Abbà. Come tante altre volte, Paolo ed Emanuele, amici da diversi anni, si erano incontrati in piazza Assunta a Castelrosso insieme con una decina di coetanei. Da qui la comitiva di auto è partita intorno alle 23, per raggiungere la discoteca Faro. La Renault sbanda poi si schianta contro un muro Le due vittime Paolo Ferrerò (da sinistra) 24 anni e Emanuele Bagnasco 20 anni