Maroni: niente terrorismo dormo tranquillo

«Giudici, giudicate. Non combattete» Il ministro degli Interni smentisce gli allarmi suscitati dalle sue dichiarazioni sull'ordine pubblico a Milano Moroni: niente terrorismo, dormo tranquillo «Le emergenze sono la mafia e la riforma delle autonomie locali» VARESE. «Non esiste alcuna emergenza legata al terrorismo. Quella è una stagione chiusa». Il ministro degli Interni Roberto Maroni getta acqua sul fuoco, dopo gli allarmi suscitati dalle dichiarazioni rilasciate sabato nella prefettura di Milano. «Sono stato frainteso - ha detto Maroni parlando durante una festa organizzata per lui dai suoi compaesani di Lozza -. Ho usato le parole "criminalità politica" perché il fenomeno a cui mi riferisco è un fenomeno criminoso. Intendo riferirmi, cioè, a bande di criminali che si esagitano per darsi una dignità politica che non hanno. Per me - ha ribadito - chi usa la spranga usa la spranga, dunque è un violento. Non mi interessa che colore abbia questa violenza. Da ministro dell'Interno la risposta che devo dare per garantire l'ordine pubblico e la sicurezza è quella di fronteggiare questi fenomeni per quello che sono, cioè fenomeni criminali. Punto e basta. Comunque, per quanto riguarda Milano, non sono preoccupato. Ho lanciato questo allarme pro- prio perché non sono preoccupato. I miei collaboratori mi hanno confermato che la situazione dell'ordine pubblico è perfettamente sotto controllo. Io di notte dormo tranquillo». Se non esiste un'emergenza legata al terrorismo, «esistono altre due emergenze - ha affermato Maroni - e sono legate alla mafia e alla riforma delle autonomie locali. In questi 15 giorni, da quanto cioè mi sono insediato al Viminale, ho raccolto attraverso i miei collaboratori segnali seri riguardanti l'emergenza mafia. Stiamo predisponendo interventi che sicuramente saranno utili». Analoga importanza, secondo Maroni, ha l'emergenza legata alle autonomie locali: «Ci sono troppe scartoffie, cercherò di snellire il più possibile le procedure affinché i Comuni possano muoversi più agevolmente». In questa direzione, deve essere intesa la sua proposta di istituire un comitato interministeriale per le autonomie locali, annun¬ ciata sabato dopo l'incontro a Milano e sulla quale il ministro è tornato anche ieri: «Chiederò una delega al governo per riordinare tutta la legislazione riguardante gli enti locali. E' davvero un casino. La finanza locale va sicuramente riformata. Del resto questo è sempre stato uno degli impegni della Lega». Maroni si è anche soffermato sulle accuse di «fascismo» che sono state rivolte al nuovo governo. A questo proposito ha detto: «I cinque ministri di Alleanza nazionale che fanno parte del governo ho imparato a conoscerli. Abbiamo preso concordemente insieme a loro nell'ultimo Consiglio dei ministri delle decisioni che non possono essere minimamente definite di stampo fascista. Abbiamo migliorato il decreto sulle privatizzazioni in senso democratico introducendo il voto di lista e dando così la rappresentatività ai piccoli azionisti. Questo processo di democratizzazione - ha concluso mi sembra l'opposto del processo di fascistizzazione di cui qualcuno parla». Ir. i.] Il ministro Roberto Maroni

Persone citate: Maroni, Roberto Maroni

Luoghi citati: Lozza, Milano, Varese