Ospite di Lidia la pasionaria di Cesare Martinetti

Ospite di Lidia la pasionaria Ospite di Lidia la pasionaria A Mosca vivrà nella dacia della Ciukovskaia DISSIDENTE SENZA ESILIO MOSCA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Lidja Korneevna non può essere disturbata, ci dicono dal suo appartamento di Mosca, è vecchia, stanca, malata. Ed emozionata dal momento che il suo amico Aleksandr Isaeevich sta tornando a Mosca e lei gli ha offerto la sua dacia, nel verde di Peredelkino che già accolse il tormento dell'altro Nobel anti-sovietico Boris Pasternak. Una casetta di legno a due piani, balcone al primo, veranda con vetrate al piano terra. Attorno mezzo ettaro di terra non coltivato, con fiori ed abeti seminati e betulle selvatiche. In una dacia standard da scrittori a pochi chilometri da Mosca approderà dunque Aleksandr Solzenicyn al termine della sua odissea attraverso le Russie che si appresta a compiere da Vladivostok. E sarà un ritorno agli amici, al clima, all'atmosfera degli anni dello scontro con il potere sovietico che il nome di Lidja Ciukovskaja - la sua ospite - rievoca come pochi altri. Il grande ritorno dell'autore di «Arcipelago Gulag» è esasperatamente disseminato di simboli. Il nome di Li- dja Korneevna è uno di questi. Si sono conosciuti nel '61. Da allora lei è stata motore e collegamento tra le anime disperse e diverse dell'opposizione, «pasionaria» del dissenso, ha tenuto insieme sotto il cappello di una causa comune uomini lontani come Solzenicyn e Sakharov. Figlia di Kornej Ciukovskij (traduttore di Shakespeare in russo e autore di poemi per bambini), Lidja Ciukovskaja ha oggi 87 anni. Il suo amico Yurij Kariakin ci ha detto che la signora vive ormai solo più nell'appartamento nel centro di Mosca, non riceve nessuno, parla poco, sopravvive solitaria alla nuova Russia come faceva nel Vermont il suo amico. Anche Solzenicyn avrebbe voluto ricostruire il suo Vermont vicino a Mosca. Ma la grande dacia di Troize-Lykovo non è pronta e chissà se lo sarà mai dal momento che, come ha detto la moglie una settimana fa ad Izvestja, è stata costruita male, il tetto non tiene, la cantina sprofonda in un'umidità che minaccerebbe presto l'archivio dello scrittore, 400 scatoloni pieni di carte e di documenti in arrivo a Mosca. Il vecchio, piccolo circolo de- gli amici di Solzenicyn rinasce. La dacia della Ciukovskaja è pronta ad accoglierlo; il vecchio Boris Mozhaev, ancora in gamba, è andato a Vladivostok per abbracciarlo e lo accompagnerà nella sua tolstojana peregrinazione attraverso la Russia di sempre. Si dice che sia in corso l'esplorazione della possibilità di mettere in piedi un movimento per candidare Solzenicyn alla successione di Eltsin alle prossime elezioni presidenziali del 1996. Tra i promotori non solo vecchi scrittori, ma anche un giovane e brillante politico come il governatore di Nizhnij Novgorod, Boris Nemzov. Già negli Anni 60 la dacia di Peredelkino della Ciukovskaja era punto di incontro. Solzenicyn ne era stato ospite, osservato dal Kgb insieme con Lidja Korneevna. Scriveva al Comitato Centrale il presidente dello spionaggio sovietico, Andropov, il 27 novembre 1972: «... Ciukovskaja continua ad aiutare Solzenicyn nella sua attività antisociale... sta preparando una cosiddetta raccolta di pareri dei lettori sul "grande scrittore"... Prenderemo misure per impedire la pubblicazione e compromettere gli autori». Ancora Andropov, il 14 novembre 1973: «Ciukovskaja continua ad appoggiare Solzenicyn, ha cominciato a partecipare alla campagna antisovietica gonfiata intorno a lui e a Sakharov, ha preparato una lettera in loro difesa». La lettera di Lidja arriva comunque in Occidente (erano tempi di samizdat) e il Kgb la trasmette per intero al Comitato Centrale: «Tra il popolo e l'intellighenzia progressista - denuncia la Ciukovskaja - è stato alzato un muro che non è più basso e meno duro di quello di Berlino...». Andropov aggiunge un commento che è una sentenza: «Il testo di questa lettera è stato concordato con Solzenicyn e Sakharov». E pochi giorni prima dell'espulsione di Solzenicyn dall'Urss, il capo del Kgb insiste: «Ciukovskaja e Sakharov continuano a pubblicizzarlo come uomo che lotta per la libertà...». Lidja Ciukovskaja può finalmente chiudere il cerchio della sua vita. Aleksandr Isaeevich sta tornando alla sua dacia. Cesare Martinetti Anche il Nobel Boris Pasternak alloggiò in una dacia nel verde di Peredelkino