Teatro delle diversità di Silvia Francia
Luca Ronconi presenta «Identità e differenza» Luca Ronconi presenta «Identità e differenza» Teatro delle diversità La rassegna si svolgerà dal 3 ed 12 giugno in vari spazi cittadini Spettacoli allestiti da detenuti, temi etnici, gruppi amatoriali Tastar de Corda Piacciono le melodie medioevali Il volto nuovo di una città in rassegna. S'intitola Identità e differenza la manifestazione organizzata dall'assessorato per le Risorse Culturali e la Comunicazione del Comune (telefono 576.537.40) in collaborazione con il Teatro Stabile, che si svolgerà dal 3 al 12 giugno in vari spazi cittadini. L'iniziativa è stata presentata ieri con l'intervento di Luca Ronconi, curatore artistico della rassegna, e dell'assessore Ugo Perone. Fitto il cartellone teatrale - corredato di manifestazioni collaterali - che accosta spettacoli allestiti da detenuti a performances di sapore etnico, star della scena come Piera Degli Esposti e gruppi amatoriali. «Il programma - spiega Ronconi - è un omaggio al teatro come bisogno di espressività di situazioni diverse». Plurivocità, dunque, per sondare «incontri e scontri» della metropoli nuova. Intento dichiarato, quello di esplorare la «profonda trasformazione che Torino sta attraversando: la sua identità, frutto di una storia di migrazioni, lavoro, convivenza tra mondi diversi e costituita attraverso il rapporto e conflitto con differenze religiose, culturali, etniche». Via dunque a un «evento globale» che «inviti la cittadinanza alla riflessione e al confronto». Si comincia, il 3 appunto, alle 13,30, con un appun¬ tamento riservato al pubblico della Casa Circondariale «Le Vallette»: in scena, «Embargos Recital» con Enzo Moscato (replica, aperta a tutti, il 4 alle 22,20 al Piccolo Regio). Sempre il 3, seguirà, al Piccolo Regio «L'armata Brancaleone» con la Piccola Compagnia del Giglio (ore 21). Il 4 alle 20,30, spet¬ interatore MANGIAR Borgo Vanchigiia tacolo itinerante (da piazza Carlo Felice a piazza Castello), con l'Associazione Pro loco Momoiada in «Mamuthones»: dalla Sardegna, maschere, riti e tradizionali danze de «passu torrau» e «su sartiu». Alle 22, nel cortile di Palazzo Reale, il Teatro Artigiano propone «Edipo a Colono». Tra gli appuntamenti del 6: «Cabaret yddish» con Moni Ovadia, nel cortile di Palazzo Reale alle a cura di Edoardo Ballone servizio è discreto, i vini possono andare anche se il nuovo gestore ha qualche piccola confusione sulle etichette piemontesi. Ma non è mai troppo tardi per apprenderle, vero? Via Napione 23 Servizio pizzeria e ristorante sino alle 3 Sulle 40-45 mila con vino Chiuso martedì Tel. 011/812.66.60 ambiadischi e a Ivrea 22 e, alle 23,30 all'Arsenale della Pace, «Nelle buone notti di giugno» con il Teatro delle Trasmigrazioni. Il giorno seguente, al Carignano alle 21, la Compagnia della Fortezza - Carte Bianche Volterra Teatro presenta «Marat Sade» di Peter Weiss allestito, appunto, da detenuti del carcere di Volterra. La stessa sera alle 22, nel cortile di Palazzo Reale, «I 22 infortuni di Mor Arlecchino» di Ravenna Teatro. Altri spettacoli in cartellone, «Alzare le vele» della Compagnia Prometeo - Casa Circondariale «Le Vallette» di Torino (9 giugno alle 21, teatro Carignano), «Stabat mater» con la Degli Esposti (10 e 11 giugno alle 21, teatro Carignano). Coinvolte, pure compagnie come Stalker, Granserraglio e Tangram Teatro. Il 12, in piazza San Carlo, dalle 16 alle 24, festa non-stop conclusiva. Molte le manifestazioni collaterali, tra cui proiezioni, incontri e dibattiti. Il 4 alle 17, al Piccolo Regio si parlerà di «Torino, quali energie per il futuro?» (presenti il sindaco Castellani e Gad Lerner), mentre il 7 alle 22, nel cortile del Seminario Metropolitano, «Serata con il conservatore della Casa degli schiavi dell'isola di Gorée (Senegal) e un cantastorie senegalese». Moresca, timbrel, tabor, tintinnabula, ciaramella, symphonia: nomi strani ai quali corrispondono strumenti musicali a fiato, a pizzico e a percussione altrettanto singolari o per lo meno caduti da secoli in disuso. Insieme con altri - anch'essi di origine antica ma ancora presenti nella pratica concertistica come il liuto, l'arpa, il flauto, la ribecca - saranno proprio loro i protagonisti del concerto che l'Associazione Contrattempo propone questa sera alle 21,30 per Tastar de Corda nella Chiesa dei Batù di Giaveno. Gli esecutori, specialisti in musica dal XII al XIV secolo, sono i Clerici Vagantes, il cui nome stesso evoca il fascino del Medioevo. Si tratta di Anna Siccardi, che si esibisce anche come cantante solista, Lorenzo Girodo, Stefania Priotti e Davide Rebuffa. Il programma si snoda su una serie di temi e itinerari culturali che rinviano l'ascoltatore indietro nei secoli: «La corte di Navarra e Champagne», «La corte di Alfonso X», «I pellegrini sulla strada di Monserrat», «Una festa italiana all'epoca di Boccaccio». Musica da ascoltare un po' con gli occhi chiusi, per tentare di rivivere suggestioni ormai irripetibili, e un po' a occhi aperti: perché, diciamolo, non accade tutti i giorni di vedere suonare un tintinnabulum o una ciaramella. Silvia Francia Domani si pedala al Ling [1. o.] ngotto e a Cavour
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