L'ultimo killer di talpe

L'on. Fumagalli delude cittadini e amministratori L'on. Fumagalli delude cittadini e amministratori Fornitore anche delTOlivetti dai tempi del grande Adriano I/ultimo killer di talpe Da mezzo secolo gira in Canavese Ombretta Fumagalli Carulli, sottosegretario alla Protezione Civile, si è fermata a Chivasso «Roma ci dimentica ma la frana avanza» I «tagli» al personale e fornitori, effettuati dall'Olivetti negli ultimi tempi, non lo hanno neppure sfiorato. Lui, Emilio Arnione, 64 anni, di Vische, di professione talpaio, continua a disinfestare i prati dello stabilimento di Scarmagno e di Palazzo Uffici, a Ivrea. E, in passato, 10 stesso Adriano Olivetti si era servito della sua preziosa opera per uccidere le talpe che, periodicamente, gli devastavano il giardino con gallerie sotterranee e fastidiosi mucchietti di terra. «Fino a pochi anni or sono ricorda Arnione - avevo in appalto praticamente tutti i Comuni della zona, oltreché alcune cooperative agricole. Adesso ho dovuto lasciarne perdere parecchi, ma il lavoro continua a non mancare». E' da quasi cinquantanni che Emilio Arnione campa facendo 11 cacciatore di talpe, professione di certo anomala, ma esercitata in piena regola: «Pago le tasse fino all'ultima lira», ci tiene a precisare. Il suo mestiere, però, sta rischiando l'estinzione. «In tutto il Canavese - dice ma forse anche in tutta la provincia, siamo rimasti soltanto più io e mio fratello Bartolomeo, che però ha 74 anni e comincia a sentire il peso dell'età». E aggiunge: «Ho visto tanti giovani iniziare seguendo il nostro esempio; nessuno, però, ha avuto la costanza di continuare». Lui, «Col dal bonet bianc», come lo chiamano in paese, per via del berretto bianco che, nel tempo, è diventato una specie di divisa, non ha alcuna intenzione di smettere: «Fino a qualche anno fa - spiega Arnione lavoravo per vivere. Oggi è diventato una passione alla quale non riesco a rinunciare». Il metodo usato è semplice, ma efficace. Uno sguardo al «campo di lavoro» è sufficiente per capire dove potrebbe essere la galleria più frequentata dalle talpe. Dopo aver praticato un buco nel terreno, Arnione (utilizzando una pinza che lui stesso ha costruito) vi cala un lombrico imbottito di veleno. Inghiottito il verme, di cui è golosissima, la talpa muore nel giro di pochi secondi. «E soprattutto non soffre», osserva il cacciatore che, in fondo, rispetta i suoi avversari di sempre. «Non potrei sopportare l'idea di una lenta agonia». Un killer dal cuore tenero, quindi, nonostante abbia trascorso l'esistenza a uccidere talpe. I suoi due figli li ha fatti studiare fino alla laurea: «Perché possano fare una vita più bella della mia, sempre in giro per i campi dalla mattina alla sera», spiega Arnione. Poi, però, sorride. E nei suoi occhi non c'è traccia di rimpianto. Arresto a Volvera Mauro Revello Emilio Arnione, 64 anni, di Vische, di professione talpaio, nonostante i tagli ai fornitori Olivetti, continua a disinfestare i prati dello stabilimento di Scarmagno e di Palazzo Uffici, a Ivrea A Castellamonte

Persone citate: Adriano Olivetti, Emilio Arnione, Fumagalli, Fumagalli Carulli, Mauro Revello Emilio

Luoghi citati: Chivasso, Ivrea, Roma, Scarmagno, Vische, Volvera