Mazzette al Catasto coinvolti 20 notai

Uno dei dipendenti denunciati ammette: «Quasi tutti i colleghi ricevono regalie» Uno dei dipendenti denunciati ammette: «Quasi tutti i colleghi ricevono regalie» Mazzette al Colosio, coinvolti 20 notai Bustarelle agli impiegati per snellire le pratiche Lunghe code agli sportelli perfavorire chi «ungeva» Sono almeno una ventina i notai coinvolti nell'inchiesta del sostituto procuratore Vittorio Corsi sulle pratiche «pilotate» al catasto. Che esistessero delle corsie preferenziali per chi faceva scivolare nelle tasche degli impiegati piccole mazzette non è certo una novità: colpisce piuttosto la dimensione del fenomeno. Uno dei tre dipendenti denunciati per abuso in atti d'ufficio ha ammesso candidamente davanti al pm: «Era una pratica molto diffusa, lo facevano tutti, almeno il 70 per cento dei colleghi arrotondava lo stipendio con le regalie che arrivavano dai notai. Anzi c'era una sorta di concorrenza, di rivalità per accaparrarsi i professionisti che davano le mance più sostanziose». Le pratiche degli «amici» procedevano spedite, senza gli intoppi burocratici che rallentano il cammino delle domande dei cittadini senza entrature. E così, mentre davanti agli sportelli si allungavano le file di chi aspettava da mesi una risposta ad una sua richiesta, negli uffici l'impegno era rivolto soprattutto a favorire chi sottobanco faceva arrivare la mazzetta. Non erano grosse somme, ma pervenivano con cadenza regolare. Quasi si trattasse di un secondo stipendio. Un impiegato riusciva ad aggiungere alla busta-paga un extra che variava da mezzo milione ad un milione al mese. A quanto pare, solo pochi riuscivano a dire di no all'indennità «fai da te». L'accusa per i tre impiegati Giuseppe Canfora (difeso dall'avvocato Elena Negri), Maria Grazia Del Bosco (assistita dall'avvocato Riccardo Mazucchetti) e Elisabetta Baggio (avvocato Luca Marta) è, almeno per ora, di abuso in atti d'ufficio e corruzione, ma non è escluso che la loro posizione diventi più complessa. Anche se i difensori oggi dicono categoricamente: «In fondo si tratta di lavoro nero». Ma c'è il sospetto che qualcuno (non è detto si tratti di tanto 70 metri, il proprietario pagherà metà delle tasse che gli toccano. Per gli impiegati scatterebbe in questo caso l'imputazione di falso. Su questa possibile seconda tranche delle indagini si è però solo all'inizio. Molto può emergere nei prossimi giorni dopo che il sostituto procuratore Corsi e gli uomini del nucleo di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza, al comando del maggiore Rizzo, avranno preso visione di tutto il materiale acquisito durante le perquisizioni avvenute in alcuni uffici, tra cui gli studi di certi notai. L'inchiesta sta entrando ora persone già sentite dal magistrato) negli uffici di corso Vinzaglio non si sia limitato a favorire gli amici notai, nell'iter burocratico di volture, visure e altre pratiche catastali. In via Tasso non si scarta l'ipotesi che possano essere state manomesse una parte delle informazioni inserite nella bancadati dell'ufficio che si riferiscono alle caratteristiche di alloggi e terreni. Modificando la superficie e la zona censuaria di un immobile, si può incidere in modo sensibile anche ai fini fiscali. Se, ad esempio, al posto di un alloggio di 150 metri quadrati, nel cervellone risultano sol¬ Le pratiche degli «amici» degli impiegati infedeli procedevano spedite senza gli intoppi burocratici che rallentano il cammino delle domande dei cittadini senza entrature costretti spesso a lunghe code davanti agli sportelli nel vivo. Il dottor Corsi convocherà nei prossimi giorni altri dipendenti del Catasto e alcuni notai. Finora le ammissioni, almeno da parte dei dipendenti, sono state piuttosto ampie. Qualcuno ha cercato di spiegare: «Facevo questo lavoro nero, ma a casa mia, dopo l'orario d'ufficio. Non ho danneggiato nessuno». Il magistrato ha accertato però che la maggior parte delle pratiche sotto accusa andavano invece fatte in ufficio, con i computer, e che non era possibile, per gli impiegati, portarsi tabulati e documenti a casa. Nino Pietropinto

Persone citate: Elena Negri, Elisabetta Baggio, Giuseppe Canfora, Luca Marta, Maria Grazia Del Bosco, Nino Pietropinto, Riccardo Mazucchetti, Vittorio Corsi