«Così mi hanno preso 56 milioni» di Angelo Conti

Primi truffati dalle lettere inviate da sedicenti funzionari ministeriali nigeriani Primi truffati dalle lettere inviate da sedicenti funzionari ministeriali nigeriani «Così mi hanno preso 56 milioni» Un imprenditore diMoncalieri racconta la sua storia Non un affare da miliardi, soltanto una truffa. Però colossale. Ha dimensioni inaspettate la manovra di gruppi di sedicenti funzionari ministeriali nigeriani che hanno contattato migliaia di imprenditori piemontesi, nel corso delle ultime settimane (con potenziali rischi penali per gli italiani che avessero accettato le loro proposte). La conferma è nel racconto di un imprenditore di Moncalieri che si è lasciato coinvolgere accettando le richieste del gruppo nigeriano, e accetta («ma vi prego di non fare il mio nome») di spiegare la truffa: «Questa storia mi è costata 56 milioni - dice -. Adesso mi ritrovo esposto con le banche, e il pasticcio è grosso. Inoltre temo di essere denunciato per reati fiscali». Alla lettera da Lagos, W. A. ha subito risposto, fiutando l'affare. E qualche tempo dopo un uomo, che parlava un ottimo inglese e un italiano approssimativo, gli ha riconfermato l'elenco dei documenti da La lettera con il timbro di spedizione dalla Nigeria arrivata all'imprenditore di Moncalieri caduto vittima della truffa CT=>n o hi mi i mi spedire. Cosa che l'imprenditore ha fatto subito, utilizzando un corriere internazionale. Poi, silenzio per due settimane. Un mistero, al punto che W. A. ha addirittura pensato di essere rimasto vittima di uno scherzo. Ma non si trattava di uno scherzo. L'imprenditore se ne è accorto a sue spese, quando ha scoperto un prelievo di ben 56 milioni sul suo conto corrente. Alle sue proteste, l'istituto di credito ha controbattuto mo¬ strandogli un ordine di pagamento su carta intestata della sua ditta, con timbro e firma (veri). Tutto regolare: si trattava dei fogli che l'imprenditore aveva spedito in bianco, in Nigeria. A quel punto W. A. si è rivolto ad un amico avvocato: «Abbiamo considerato i problemi che sarebbero sorti con la banca, con cui ho dei fidi, ma anche alle possibili complicazioni penali. Alla fine abbiamo con¬ cordato che era meglio non denunciare nulla». Ancora una truffa, ma portata a termine con modalità diverse, ha coinvolto un altro imprenditore. Con la sua carta da lettere e con le sue coordinate bancarie, il solito pool nigeriano aveva comprato trenta trattori Volvo, che gli sono stati addebitati. Uscire da questo pasticcio è stato molto complicato, anche perché i trattori erano scomparsi, finiti chissà dove in Africa. I carabinieri continuano le indagini. Già il mese scorso i militari della compagnia di Rivoli avevano cominciato ad occuparsi di questo singolare caso. D'accordo con un ingegnere, che aveva avviato l'offerta, hanno cercato di mandare avanti la loro inchiesta, difficile perché oltrepassa i confini italiani. E' stato chiesto anche l'intervento dell'Interpol, dal momento che tutte le lettere recano il timbro di spedizione dalla Nigeria. Angelo Conti

Luoghi citati: Africa, Lagos, Moncalieri, Nigeria