La Stampa - Consultazione Archivio

Già spesi 6473 miliardi Già spesi 6473 miliardi ROMA. Ammontano a 6473 miliardi di lire i pagamenti effettuati dal commissario dell'Efim, Alberto Predieri, nei primi 22 mesi di gestione liquidatoria: a disposizione del commissario rimangono ancora poco meno di 7600 miliardi di lire che dovranno essere impegnati entro il 25 gennaio 1995, termine ultimo per portare a compimento la liquidazione dell'ente. I dati sono contenuti in una «corposa» relazione di 103 pagine - di cui l'Agi è in grado di anticipare i contenuti - che il commissario liquidatore ha inviato ai 25 ministri del governo Berlusconi. Nel documento Predieri riassume le cose fatte finora (vendite, liquidazioni, azioni di responsabilità contro gli amministratori della precedente gestione) e indica alcune proposte per «i problemi e i nodi ancora da risolvere»: alluminio, ferroviario (per il quale sollecita un affitto della Breda Ferroviaria alia Finmeccanica) e terme. Ma al governo Predieri intende soprattutto mettere in evidenza che non è sua volontà gestire le società rimaste all'Efim. lità. Per il momento, sulla base dei «pre-progetti» autonomamente presentati, la Consob ha convocato ieri alla presentazione del suo piano nove enti, di altrettante città. Il consorzio Torino finanza, Reggio Borsa, le camere di commercio di Brescia, Bari, Firenze, Perugia, la finanziaria regionale Friulia spa, l'Associazione per un nuovo mercato mobiliare a Palermo, il Comitato promotore per la Borsa d'Abruzzo. IL SISTEMA - Gli ingenti costi richiesti dall'utilizzo dei mezzi telematici rendono necessaria l'adozione di un sistema «cen¬ sione di un settore, come quello delle piccole e medie imprese non quotate al mercato primario, che potrebbe trovare nelle stesse realtà locali un importante motore finanziario per aumentare il proprio giro d'affari: ciascun investitore potrà in un futuro investire i propri risparmi in titoli di aziende conosciute a livello territorale. Il costo di questa operazione, ha sottolineato ieri la Consob, non dovrà comunque gravare sul bilancio statale e di Regioni, Province e Comuni. LE CITTA' - Potranno aderire al nuovo mercato decine di loca¬