Le nuove vittime del mostro, la via delle speranze secondo Capanna

Le nuove vittime del mostro, la via delle speranze secondo Capanna Le nuove vittime del mostro, la via delle speranze secondo Capanna sessanta volte a quello del 20% più povero; se Reagan, con il suo liberismo sfrenato, ha moltiplicato i miliardari e i senzatetto e i poveri contemporaneamente (come Berlusconi si accinge a fare in Italia); se ogni anno 8 milioni di bambini muoiono per malattie infettive, quando basterebbero i soldi spesi in soli dieci giorni della guerra del Golfo per vaccinarli e salvarli tutti, allora si ha la prova delle conseguenze prodotte dalla «realtà rovesciata» del mondo. O riusciamo a rimetterla dritta sui piedi o andremo incontro, al bivio del Duemila, a esiti devastanti. Andrea e Alice, i due giovani protagonisti del libro, hanno capito questo talmente bene che rifiutano la vecchiezza dei progetti politici correnti, prigionieri delle malformazioni dell'esistente. Non a caso essi non partono dalla politica, ci arrivano: attraverso Tangentopoli - ovvero i guasti della politika come negazione delia politica -, ragionando di amicizia, amore, etica, felicità, responsabilità, solidarietà, i valori che sono il cardine di una nuova e alternativa visione del mondo. Così il progetto politico, che viene ad emergere, ben lungi dall'affidarsi a una generica buona volontà, si ancora allo spirito critico, unico mezzo per vincere la «ragion pigra», di cui parlava Kant, madre sempre fertile di ogni destra in ogni epoca. Esso trae alimento e forza da un nuovo pensiero della trasformazione, consapevole che è giunto il momento di considerare il presente in base al futuro, più che in relazione al passato. Sosteneva Bertrand Russell: «Consideriamo per un momento che cosa è il nostro pianeta e che cosa potrebbe essere. Al momento, per molti ci sono sofferenza e fame, pericolo costante, più odio che amore. Potrebbe esserci un mondo felice, dove la cooperazione è preferita alla competizione [...]. Non dite che è impossibile: non lo è. [...] Vi è un artista imprigionato dentro ognuno di Egr. sig. Del Buono, ho seguito i servizi e le polemiche suil'A!italia dal momento che, nella sua breve permanenza al ministero dei Trasporti, il ministro Costa ha inutilmente tentato di dotare Torino di un volo diretto per New York. Nel corso della mia vita ho dovuto servirmi del mezzo aereo e ricordo i servizi Alitalia come un incubo. Abbandonati i passeggeri a Zurigo di notte, lo stesso a Roma alle due del mattino, lo stesso a Nairobi, sempre con biglietto per Torino, e potrei continuare. Mai, dico mai, mi è successo con una compagnia straniera... Abbonato n. 190532 Torino GENTILE abbonato, lei dice che, insomma, la compagnia di bandiera non va, e lo dice chiaramente senza mezzi termini: «In realtà, è un condominio tra Roma e Milano, sovvenzionato però dai contribuenti italiani. Sarebbe interessante sapere dall'Iri quanti miliardi, ai valori attuali, è costata ai contribuenti questa compagnia. Per carità, non ricorriamo ai soliti alibi dell'occupazione! Il passivo accumulato nei primi tre mesi del '94 sarebbe stato più che sufficiente a mantenere 20.000 famiglie. E questi dirigenti hanno l'arroganza di proibire ad altre più qualificate compagnie americane un volo diretto Torino-Usa. E' incredibile! La situazione di questa compagnia è tale che da anni avrebbe dovuto portare i libri contabili al Alite mial ve noi. Lasciamolo libero di diffondere dappertutto gioia». Sono queste le ragioni essenziali per cui Speranze si propone, fin dal titolo, come antidoto al diffuso scoramento esistente. «La speranza si attua nel fare il passo successivo»: questa frase di Barth mi è stata scagliata contro come una critica. Perché RISPONDE ©.«i.B. tribunale, mentre invece si discute sull'ennesimo salvataggio che sicuramente avverrà alle spalle dei contribuenti. Meraviglia anche il fatto che La Stampa non abbia preso l'iniziativa di una campagna a salvaguardia dei diritti di questa povera Torino da dove peraltro credo ricavi i maggiori introiti in lettori e pubblicità. Ringrazio pur dubitando dell'ospitalità...». alia iardi nto Gentile abbonato, letta quest'ultima frasetta, sono stato incerto se pubblicare o no la sua lettera, perché è l'abituale frasetta dispregiativa e ricattatoria con cui si concludono immancabilmente le lettere di coloro che credono di aver passato i limiti nelle loro esternazioni. Di solito, però, quelli non firmano, e lei, invece, almeno il numero dell'abbonamento me l'ha comunicato. E, poi, soprattutto la sua lettera tratta un tema importante e molto vissuto da quanti si provino a usare l'aereo da e per Torino. Posso senz'altro testimoniarlo, per così dire, in corpore vili. Quanto alle sue lamentele anche quelle vagamente minacciose su La Stampa le passo per conoscenza al direttore. successivamente dai quotidiani, secondo la quale la Cassazione avrebbe annullato la sentenza di condanna emessa dal tribunale di 1° grado di Palermo contro il direttore ed i ricercatori dell'Istituto di Fisiologia palermitano, contiene gravi inesattezze. I suddetti fisiologi erano stati condannati in 10 grado per i reati di maltrattamento di ammali ed acquisto incauto. E' falso affermare che la Cassazione abbia annullato la sentenza; infatti: 1) per il reato di maltrattamento la Cassazione non ha ritenuto di dover prendere in considerazione l'esame del caso, essendo tale reato caduto in prescrizione. Pertanto rimane non smentita, né in appello né in Cassazione, la condanna di 1° grado; 2) per il reato di incauto acquisto, la Cassazione non ha emesso alcun giudizio sulla sentenza, limitandosi soltanto a rinviare al Pretore il procedimento per una nuova valutazione. Si fa presente che anche il reato di incauto acquisto è ormai caduto in prescrizione e pertanto il nuovo procedimento potrà essere annullato o effettuato. Si spera nella seconda ipotesi, poiché si ritiene che nel corso del procedimento di 1° grado, benché vi sia stata una condanna, siano emersi forti elementi che autorizzano ipotesi di gravi illeciti e di dubbia gestione amministrativa della ricerca nell'Istituto di Fisiologia. Si spera, inoltre, che un eventuale ripetersi del processo possa finalmente far piena luce su tutti gli aspetti purtroppo non esaminati nel procedimento di 10 grado. II Comitato Scientifico Antivivisezionista ed il Map, Movimento Animalista Palermitano, che ha portato avanti la denuncia all'Istituto di Fisiologia di Palermo, precisano, inoltre, che successivamente ai fatti inerenti a questo processo sono entrate in vigore ben due leggi, la 281/91 sul randagismo e la 166/92 «in materia di protezione degli ani¬ mali utilizzati a fini sperimentali o ad altri fini scientifici», le quali vietano l'utilizzo per la sperimentazione di animali non provenienti da stabilimenti di allevamento autorizzati dal ministero della Sanità. Di conseguenza è assurdo dichiarare che «il gatto randagio può essere vivisezionato». «Dio è con noi» SS e calciatori La mia soddisfazione come tifosa del Milan per la vittoria della Coppa Campioni è stata ben completata dalla lezione di umiltà che il grande Cruijff dovrebbe aver imparato dopo il tonfo della sua squadra. E que sto soprattutto quando, come altri famosi sportivi o cantanti, dice che Dio è con lui, che lo farà vincere, e amenità del genere. Senza ovviamente voler fare 10 stupido paragone con le SS, che pure avevano come motto «Dio è con noi», avevo la certezza che il Padreterno fosse occupato in cose un po' più importanti che non una palla che entra in rete o un riuscito do di petto, e infatti il buon Dio, saggiamente, ha lasciato che queste cosucce se le sbrigassero gli uomini. Eliana P. Di Cascio, Monleale (Al) 11 governo ombra di Occhetto Vi preghiamo di pubblicare la seguente precisazione in merito a un passo dell'intervista concessa alla Stampa dal segretario del pds, Achille Occhetto. Il segretario del pds non ha detto che si deve «formare il governo ombra», ma che il compito dell'opposizione deve essere quello di operare come un governo ombra. La differenza è evidente. Massimo De Angelis, ufficio stampa pds, Roma