«Caro Occidente non ti rimpiangiamo»

«La Siberia è un posto affascinante. Studio cinese e non ho progetti per il futuro» «La Siberia è un posto affascinante. Studio cinese e non ho progetti per il futuro» «Caro Occidente, non ti rimpiangiamo» ÉmJ II figlio: «Ho sempre saputo che saremmo tornati» ÉJ É VLADIVOSTOK. Il primo a toccare la terra della patria non è stato Aleksandr Solzenicyn, ma suo figlio maggiore Ermolai. L'aereo da Seul è arrivato due giorni prima di quello da Anchorage che porterà lo scrittore insieme con la moglie e il figlio minore Stepan. Il terzo figlio Ignat, invece, non parteciperà affatto al grande ritorno del padre in Russia: fa il pianista ed è in tournée con la sua orchestra. Il ventitreenne Ermolai, biondo, non molto alto e con un sorriso affascinante, ha evitato abilmente la curiosità dei giornalisti. Per prima cosa, nonostante la pioggia battente, ha fatto una passeggiata attraverso Vladivostok, una città per lui sconosciuta. Sta cercando di abituarsi gradualmente alla sua nuova patria che non ricorda perché la sua famiglia venne cacciata dalla Russia quando aveva poco più di tre anni. Quali sono le sue prime impressioni? «Vladivostok è una città straordinaria. Ma non è il mio primo ritorno: sono stato in Russia per la prima volta due anni fa insieme a mia madre e ai miei fratelli. Siamo rimasti qui per sei settimane. So che la Russia sta passando tempi difficili, ma aspetto con gioia il ritorno di mio padre». Perché Aleksandr Iasaevich ha deciso di tornare solo adesso? «Prima non c'erano le condizioni per il suo ritorno». Non le dispiace abbandonare i confort della vita occidentale? «Abbiamo sempre saputo che un giorno saremmo tornati. Sì, abbiamo ricevuto una buona istruzione, conosciamo le lingue straniere e non siamo stati costretti a sopportare le difficoltà della vita in Russia. Ma nella nostra casa regnava un'atmosfera russa. Noi siamo russi e vogliamo aiutare la Russia. Io Aleksandr Solzenicyn all'aeroporto di Vladivostok con il figlio Ermolai sarò accanto a mio padre durante tutto il viaggio fino a Mosca». Ha già pensato a cosa farà? «Non so ancora cosa sarà della mia vita. Negli ultimi sette mesi ho studiato il cinese a Taiwan. Per ora il mio obiettivo principale è perfezionare la conoscenza di questa lingua: forse un giorno mi sarà utile». Lei è ancora celibe. Pensa di sposare una ragazza russa? «Sono contrario a questo approccio cinico ad una questione così personale. Non si può scegliere la persona che si vuole sposare in base alla nazionalità. Ma vorrei che i miei figli parlassero russo. Il fatto che oggi io posso parlare con lei in russo è interamente merito dei miei genitori». Non la spaventano le difficoltà quotidiane? «No». Ermolai dovrà abituarsi a molte difficoltà. Per ora ne ha incontrata una molto banale: in albergo, come in tutta la città, non c'è acqua calda. Natalia Barabash Copyright «Komsomolskaja Pravda» e per l'Italia «La Stampa» e delle rivoluzioni palingenetiche. Per molti aspetti, Solzenicyn, la centralità testimoniale di Solzenicyn nella storia russa contemporanea, rappresentano la faccia speculare di Stalin e della centralità satrapesca di Stalin nelle bolge di una stessa storia infernale. C'è qualcosa di mostruoso, perché sovrumano, nella potenza demistificante, totale, spietata con cui, per oltre diecimila pagine, a cominciare dalla scarna Giornata di Ivan Denisovic fino alla trilogia AeWArcipelago Gulag e alla saga della Ruota rossa, il profeta della rigenerazione russa si è contrapposto con la sua memoria implacata alle mostruosità dello stalinismo. Si potrebbe quasi parlare di un mostro del bene opposto al mostro del male. Basta guardare le prime immagini televisive da Vladivostok per capire che non è soltanto un uomo, o soltanto uno scrittore, o soltanto un dissidente, quel settuagenario barbuto e austero, senza cravatta, spettinato dal vento, vestito di una giubba da detenuto in liberà, che inginocchiandosi bacia la zolla siberiana e accoglie religiosamente il pane e il sale che gli porgono le contadine locali. A osservarlo bene, nel passo vigoroso, negli abbracci impetuosi ma brevi, nelle fessure asiatiche degli occhi socchiusi sotto i cespugli elettrizzati delle sopracciglia, s'intuisce che non è un uomo ma un macigno di storia quello che in queste ore, dopo due decenni, sta rotolando in lento pellegrinaggio dall'Asia estrema attraverso le isole del Gulag fino a Mosca. Non mi sembrano degne di molta nota le facili osservazioni di chi annuncia che l'ex zek della Kolyma e l'ex eremita del Vermont ritroverà una Russia diversa, cambiata, americanizzata, corrotta, permissiva, paganeggiante eccetera. La fonda Russia che egli sta per attraversare non è Mosca né Pietroburgo; è la parte encora pesante, ancora inesplorata, non ancora violata dalla modernità consumistica, alla quale in verità Solzenicyn ha continuato a guardare e a pen¬ sare da sempre e alla quale avrà ancora tanto da dire. E' a questa Russia ancora sopita nel dolore e intorpidita dalla miseria che egli si rivolgerà, evitando i giochi di potere e le effimere dolci vite di Mosca. Certamente Solzenicyn potrà essere ignorato, non ascoltato, o addirittura sbeffeggiato dalle minoranze corrotte delle grandi città libertine; ma la grigia maggioranza contadina e cristiana, che resta la vera Russia, che resta pur sempre il baricentro del futuro russo, non mancherà di riconoscersi nella sua barba tolstoiana, nel suo passo deciso e caracollante, nella sua voce sommessa e diretta. Bisogna fare attenzione con le previsioni giornalistiche di comodo. Non è un moralizzatore tonitruante quello che è appena arrivato a Vladivostok. E' la Russia che è ritornata alla Russia. NATI DENUNCIATI It 24 MAGGIO 1994 Suino Noemi; Arrò Alessio; Dellacroce Roberto Giovanni; Musso Elisa; Teghillo Giulia; Conlgliaro Serena; Lari Giorgia; Borierò Federico; Mazzeo Fabio; Sanzotta Federica; Civlno Elisa; Ambertl Edoardo; Roman Alex; Grasso Nadia; C. Gulra Anna Maria; Sclarrlllo Riccardo; Briatore Giulia; Pregnolato Clara; Nuzzi Michela; Mlnnecl Giorgio; Rizzo Alessandra; Saudlno Lorenzo; Locuratolo Vanessa; Giuliano Marialinda; Pugliese Luca; Zambon Andrea; Paladino Caterina; Martignoni Mattia; Scimeca Mattia; Soffiato Marco; Medelln Sara; Cocco Silvia; Rossini Marina; Garofalo Federico; Sapino Rebecca; Marchetti Alessia; Santaniello Laura; Savarlno Marco; Saja Stefano. MORTI DENUNCIATI IL 24 MAGGIO 1994 Presso Case di Cura e di Riposo: Quaranta Lucia ved. Ferrari, di anni 100, Casa di cura Crocetta. Presso Ospedali: Bernard Tommaso Spirito, a. 87, San Vito; Cacopardo Rosario, a. 58, Mauriziano Umberto I; Chianale Marco, a. 33, Martini; Comin Gino, a. 59, Molinette; Conselvan Severino, a. 71. Maria Vittoria; Cordara Stellio, a. 75, Mauriziano Umberto I; Cusino Silvia Maria ved. Risso, a. 76, Molinette; Felmlni Giovanni, a. 58, Giovanni Bosco; Gial Tenua Ester, a. 59, Sant'Anna; Grippa Antonio, a. 71, Martini; Guerra Francesco, a. 68, Mauriziano Umberto I; Lia Serafino, a. 73, Molinette; Malnettl Giorgio, a. 64, Martini; Manilio Antonio, a. 74, Martini; Masciangelo Anna Maria, a. 59, S. Giovanni antica sede Oncologia: Mellana Giancarlo, a. 54, Maria Vittoria; Mennuni Ruggiero, a. 32, Ameceo di Savoia; Mirabella Raimonda, a. 78, Molinette; Musso Cristiana ved. Aimo, a. 68. Maria Vittoria; Osta Angela ved. Benedetto, a. 83. Martini: Piacenza Cesare, a. 85, Giovanni Bosco; Polizzl Umberto, a. 54, Giovanni Bosco; Portinari Ennio Agostino, a. 66, Luigi Einaudi (ex vecchia Astenteria); Pozzi Giuseppe, a. 63, Mauriziano Umberto I; Raviola Dario, a. 63, Molinette; Ulclgrai Armando, a. 81, Maria Vittoria; Viviani Grazia Maria, a. 37, Mauriziano Umberto I. Presso altro luogo del territorio cittadino: Vaira Caterina ved. Picca, a. 81, piazza Adriano 9. Presso residenza: Amore Renato, a. 82, via L. Muratori 36; Clerici Giuseppina, a. 81, corso G. Agnelli 115; Masetti Maria Rosa, a. 89, corso Duca degli Abruzzi 81; Rampone Paride, a 86, via Barletta 120; Villa Giovanni, a. 84, corso Galileo Ferraris 153. IL PANE E IL SALE DEL PROFETA rappresentarne la coscienza, la memoria e la tragedia. Non so se parole in fondo logore come grande scrittore, eminente romanziere, genio letterario, bastino a fissare nella loro convenzionale ovvietà una personalità insieme semplice e complessa come quella di Solzenicyn, il cui valore e significato intrinseco certo non si esauriscono che in parte sul piano estetico e culturale. Per Solzenicyn bisogna cambiare registro. Il suo genio è raro perché va ben al di là del fenomeno culturale; perché egli è, nella sostanza, un genio esistenziale; un genio ruvido alla sua maniera pressoché animalesco, macerato e scavato in ogni fibra dalle feroci ecatombi russe di questo secolo, di cui ha portato e porta in sé le piaghe, il ricordo fisico, l'indelebile marchio gulaghiano, insieme con l'impulso alla rigenerazione e alla testimonianza capillare del male e della verità sul male che è stato parte centrale e motore della tregenda bolscevica. Quindi, per così dire, il genio, più che nell'uomo e nel suo fertilissimo talento di scrittore, è nella situazione unica della sua totale identificazione con la Russia più oscura, più ignorata dagli apologeti dello stalinismo ruggente, più umiliata e calpestata nelle decine di milioni di vittime ignote immolate al Moloch totalitario durante le apocalittiche carestie degli Anni Venti, le purghe non solo d'elite ma di popolo degli Anni Trenta, le collettivizzazioni genocide, gli arcipelaghi concentrazionari e schiavistici che erano le fucine primarie dei tristi miracoli economici del socialismo reale in un solo Paese. Solzenicyn è stato l'archivio vivente di questa immane perversione dello spirito russo nel secolo delle guerre mondiali, delle guerre civili ideologiche Enzo Bettiza BENVENUTO SCRITTORE RIBELLE Solzenicyn è entrato nella storia della coscienza sociale del XX secolo, è diventato uno dei simboli dei principi morali e della coscienza che da sempre hanno costituito la forza vitale del carattere nazionale russo. Sono convinto che il ritorno in patria aprirà anche nuovi orizzonti alla sua creatività. La maggioranza dei nostri cittadini conosce più Solzenicyn come ribelle politico, che non come scrittore. Sono convinto che qui, adesso, gli si spalancherà davanti una strada felice verso un numero sempre più granile di lettori e ammiratori. Mikhaii Gorbaciov L'ALBUM DI UNA VI 1925 Bambino, a Rostov Aleksandr Solzenicyn nasce 1* 11 dicembre 1918 a Kislovodsk. La Rivoluzione bolscevica ha compiuto un anno. Con la penna, Solzenicyn tornerà ancora più indietro, fino a Ottobre 1916 (titolo del secondo volume del suo grande affresco della storia russa). Cresce a Rostov, sul Don: un'infanzia serena, studi regolari, fino al liceo e all'università. Si laurea sempre a Rostov, in matematica. Subito dopo è arruolato nell'Armata Rossa, aggredita dalle truppe di Hitler. 1974 Nobel a Stoccolma Solzenicyn vince il Nobel nel 1970, ma non va a ritirarlo. Il motivo lo spiega in un'amara Stato civile di Torino Nati 39 - Morti 34 NATI DENUNCIATI IL 25 MAGGIO 1994 Ramai Elena; Pullna Manuel; Bove Ga briele; Saullo Gabriele; Calemme Matteo; Bernardini Matteo; Ventimiglia Haron; Piccirillo Paolo; Depetris Daniele; Cocco Jessica; Massai Luca; Giglio Alessandro; Zuln Davide: Bonesso Alberto; Zara Francesco; Fassetta Enrico, Muscedra Martina; Aru Alex; Bosso Roberto; Cirillo Davide; Gianquitto Leonardo; Palmieri Giorgia; Memo» Andrea; Aimone Stelano; lannilli Simone; Grattapaglia Luca; Rossi Martina; Doglletto Gabriele; Ordine Lorenzo; Passannantl Simone; Morelli Luca: Berto Micol; Flnazzo Andrea; Sanna Federico MORTI DENUNCIATI IL 25 MAGGIO 1994 Presso Case di Cura e di Riposo: Cavallaro Lidia ved. Pagliano, di anni 80, Casa di Cura "Villa Maria Pia«; Sandrone Domenica TA ved. Cultrera, a. 96, Casa di Riposo La Quiete; Tomasetto Maria ved. Mussato, a. 95, Casa di Riposo Presidio Nelli di via Palmieri 23. Presso ospedali: Balestrerò Vincenzo, a. 74, Molinette; Bergesio Paolina ved. Roggero, a. 83, Giovanni Bosco; Bianco Angelo, a. 85, Maria Vittoria; Bramato Edoardo, a. 77, Mauriziano Umberto I; Caplzzi Crocifissa ved. Castronovo, a. 65. Molinette; Cartello Giuseppe, a. 81, Gradenigo; Cavallari Maria ved. Mantovani, a. 89, Martini; Corvi Giuseppina, a. 76, Mauriziano Umberto I; Cravero Margherita, a. 87, Cottolengo; Cuccureddu Barbara, a. 23, Mauriziano Umberto I; Della Ragione Agnese ved. Dinucci, a. 71, Mauriziano Umberto I; Fasan Giovanni, a. 65, Molinette; Gaido Tommaso, a. 81, Molinette; Letey Lauretta ved. Bringhen, a. 71, Maria Vittoria; Masini Antonietta, a. 61, Molinette; Mininno Maria, a. 57, Maria Vittoria; Mombelli Michele, a. 59, Maria Vittoria: Ottino Giuseppe Carlo, a 93, Maria Vittoria; Papa Elvira ved. Micalizzi, a. 83, Molinette; Principe Francesco, a. 49, Centro Traumatologico Ortopedico; Torrioni Francesco, a. 77, Molinette. Presso altro luogo del territorio cittadino: Bartucci Mario, a. 54, via Tomaso Gulli 29. Presso Medicina Legale: Benfenatl Renato, a. 82; Origlia Marisa, a. 52. TORMENTATA 1953 Prigioniero nel gulag Undici anni di prigionia. Arrestato per avere scritto in una lettera critiche verso Stalin, dal '45 al '52 fu in carcere (anche nella famigerata Lubjanka), e dal '53 al '56 nel gulag di KokTerek, nel Kazakistan. Lavori forzati, baracche, divise da carcerato, umiliazioni: in questi anni vengono concepite «Una giornata di Ivan Denissovic» e le altre opere sui carceri del comunismo. lettera all'Accademia di Sveziar «Non parto perché non mi lascerebbero tornare». Nel '74, lo scrittore non ha più patria. Ma a Stoccolma il mondo libero gli tributa un trionfo. Nati 34-Morti 27 NATI DENUNCIATI IL 26 MAGGIO 1994 Marchesln Martina; Bugnone Paolo; Gronchi Cristina; Bonetto Riccardo; Ferrarese Alessandro; Granata Mattia; Mazzucchelli Pietro; Boslo Alberto; Libra Angelo; Mancusi Antonino; Omegna Alessandro; dulia Jacopo; Gallini Enrico; Colangeto Roberto; Marcone Simone; Roccia Marta; Orlandi Alessandra; Renna Martina. MORTI DENUNCIATI IL 26 MAGGIO 1994 Presso Medicina Legale: Prunas Luigi, a. 46. Presso altro luogo del territorio cittadino: Barrerà Riccardo, a. 89, strada del Nobile 39; Baudi dei Conti di Selve Vittorio, a. 86, piazza Carlo Alberto 183; Pantaleoni Rina ved. Altrieri, a. 82, via G. Spano 43. Presso residenza: Altavilla Antonio, a. 74, corso Vittorio Emanuele II, 216; Canciani Vilma ved. Vittor, a. 83, via Bonzo 12/4; Giannini Francesco, a. 85. corso Orbassano 191/10; Soffiantini Sabrina, a. 25. corso Ciriè 2; Vlgllone Carolina ved. Leccese, a. 72, corso Orbassano 191/3; Zulllno Anna, a. 45, via Pietro Cossa 280/4. Presso Ospedali: Bertinotti Umberto, a. 51, Molinette; Bevilacqua Anna ved. Panarella, a. 80, Molinette: Biasiol Mario, a. 53, Maria Vittoria; Cairo Romeo, a. 79, Molinette; Callegari Bellania, a. 72, Giovanni Bosco; Cibrario Domenica ved. larette, a. 97. Cottolengo; Costaggiù Giovanni, a. 80, Maria Vittoria; De Rosa Pasquale, a. 95, Molinette; Dutto Piera, a. 54, Centro Traumatologico Ortopedico; Gai Carolina ved. Daghino, a. 76, Mauriziano Umberto I; Lovino Anna, a. 66, Molinette; Mairono Domenica ved. Mazzoleni, a. 67, Molinette; Morano Giuseppe, a. 77, Martini; Musso Domenico, a 58, Molinette: Potestà Sergio, a. 74, Mauriziano Umberto I; Ranzanl Gian Pietro, a. 66, Molinette; Ravagnani Arnaldo, a. 86, Maria Vittoria; Santorufo Domenica, a. 83, Giovanni Bosco; ScHraio Osvaldo, a. tì4, Molinette; Tucci Lucia a. 53, Martini; Villosio Pier Luigi, a. 81, Mauriziano Umberto I; Zerbino Piero, a. 59. Cottolengo. Presso Case di Cura di Riposo e Istituti religiosi: Cane Ines. a. 73. Casa di Cura «Villa Maria Pia». Nati 18-Morti 33 Lo annunciano con immenso dolore la moglie Ines, le figlie Maria e Daniela con Andrea e Umberto e i nipotini Enrico e Marco, parenti tutti. Un particolare commosso ringraziamento per l'impegno e l'alta professionalità al prof. Olivero, ai dottori Cotogni, Mingrone, Pallavicini, Rozlo e a tutto il personale dell'Unità di Terapia Intensiva dell'Istituto di Chirurgia d'Urgenza dell'ospedale Molinette. Funerali lunedì 30 alle ore 10 Parrocchia di San Vito. Rimpiangono il caro GINO i consuoceri Ada ed Enrico con Patrizia Marina Sergio Francesca Giuseppe Matteo Alda Ettore e Gigi Glachlno sono vicini nel ricordo del caro PADRINO. Elvira Darlo Annamaria Angela e famiglie ricordano il caro indimenticabile zio GINO. Angela e Alfredo Atorlno sono affettuosamente vicini a Ines, Maria, Daniela, Andrea e Umberto in questo triste momento. Candida e Giorgio Cardare partecipano al dolore della famiglia. Emy e Giovanni Rolfo, Roberto Mainai-- di commossi partecipano al dolore di Maria e Andrea Delponte. La Società Tiro a Volo Carlgnanese si unisce al dolore del socio ing. Andrea Deiponte. «GEO- sarai sempre nei nostri cuori. Giuliana Luca Biagio. Aldina. Vico e Cristina Gullnelll partecipano con affetto. Mariella Giovanni Davide Antonello partecipano al dolore di Ines, Maria e Andrea Delponte. Milena e Teresio Burzlo partecipano al lutto. Ricordando tutta una vita Arrigo e Vania, Laura e Alberto, Alessandro. Roberto e Annamaria, Piera con fraterno affetto. Alda Beppe Bortolotti e figlie ricordano i dolci anni. Gli Amici della Divisione di Ematologia dell'Ospedale Molinette sono vicini a Daniela e Umberto. Marco e Adriana partecipano sentitamente al dolore per la perdita di GINO. Franca, Guido. Lauretta e Luisa partecipano al dolore di Ines, Maria, Andrea, Daniela Umberto per la scomparsa del carissimo GINO Marialuisa e Filippo partecipano al grande dolore di Daniela e famiglia. Nonna Lina, Maria Carla e Piero Chera- sco partecipano al grande dolore di Daniela e famiglia. 1944 Capitano al fronte Questa foto fu scattata sul fronte della Prussia orientale. Solzenicyn combatteva come capitano d'artiglieria con l'avanguardia dell'Armata Rossa, che avanzava trionfante verso Berlino. Pluridecorato per l'eroismo dimostrato lottando contro i tedeschi su tre diversi fronti, cadde vittima delle purghe staliniane: fu arrestato nel bel mezzo di una delle ultime battaglie della seconda guerra mondiale. ** 16 ottobre 1993 Roma, dal Papa Se Gorbacicv ha sgretolato l'impero comunista con le armi della politica, Giovanni Paolo II e Solzenicyn sono stati i due campioni della lotta dello spirito al materialismo. Quando finalmente si stringono la mano, ò un momento di commozione per entrambi. Quel giorno il Papa festeggia il 15° anniversario dell'elezione: lo scrittore è la sola persona che incontra in udienza privata. E' mancato Luigi Delponte — Torino. 27 maggio 1994. E' mancato Giuseppe Roncaglia Ne danno annuncio la moglie Tina, la figlia Carla, il genero Bruno, le carissime nipotine Elena e Arianna, la sorella Rosina. Funerali oggi ore 11,45 parrocchia S. Maria Goretti. La presente è partecipazione e ringraziamento. — Torino. 28 maggio 1994. Ne dà annuncio la famiglia intera a funerali avvenuti. La presente è partecipazione e ringraziamento per tutti. Un grazie particolare all'eccellente personale medico e Infermieristico del reparto 8A dell'ospedale Mauriziano, al medico curante dott. Sanerò, e all'amica dottoressa Rola. — Torino, 25 maggio 1994. 1974 In esilio Le tappe dell'esilio si succedono rapidissi** me. Nel dicembre del '73 esce a Parigi Arcipelago Gulag, contro la sua volontà. Viene arrestato, poi espulso. Espatria in Svizzera, poi dal '75 è in Vermont, a Cavendish. In 19 anni non imparerà una sola \ . parola d'inglese. E' serenamente spirato il GENERALE Pierluigi Villosio La famiglia Conte si unisce al dolore dei' congiunti per la scomparsa del GENERALE Pierluigi Villosio Torino, 28 maggio 1994. Un abbraccio al fraterno AMICO; Giovanni Matilde Paolo Armando e famiglie. La famiglia Tardy partecipa affettuosamente al dolore di Elena. Tina Peracchi con Giovanni, Mlchl, Morni, Mlsa e rispettive famiglie sono affettuosamente vicini a Franca, Elena, Gianni e Giorgio nel loro grande dolore. Pier Enrico e Sandra Cassoni Franco e Silvia Cognl Carlo e Mimi Gandlnl Lionello e Grazia Jona Ceiosia partecipano con affettuosa amicizia al dolore di Elena e laminari per la morte del PADRE. Partecipano al dolore di Gianni: Renato Raffaella Bellavlta Franco Marinella Boccalatte Giorgio Anna Boldettl Vittorio Angela Coda Beppe Bianca Comi Antonio Giuseppina Capellini Gianni Adriana Casale Paolo Adria Dallolio Angelo Claudia De Maldò Stefano Susanna Ferretti Plersandro Matilde Gallina Carlo Daniela Guerlnonl Cesare Mady Lanatl Bruno Anna Luccio Guido MIJno Ulle Susanna Mondelll Ciri Erta Mortaretti Mauro Mavì Navone Vittorio Chiara Nelrottl Michele Noero Beppe Vanlna Occleppo Piero Orsi Gianni Maurizia Pandoll Lele Simonetta Piovano Claudio Carla Rosa Clot Sergio Clara Rosa Clot Renzo Micaela Schenone Leonldas Luana Segdltsas Daniele Gabriella Sorba Vittorio Rossella Trabucco Lillo Viviana Venturello. La famiglia Corradazzl partecipa commossa al lutto della famiglia Villosio per la perdita del GENERALE Pier Luigi Villosio Torino, 26 maggio 1994. Ciao caro PIERO ti ricorderemo sempre. Santuzza Nando, Lini Nlco. Roberto Marinella con Edoardo sono affettuosamente vicini ad Elena e famiglia. Paolo Piera e Marco sono affettuosamente vicini a Elena e famiglia. (Continua a pag. 10)