Proteste croate e slovene

Proteste croate e slovene Proteste croate e slovene Tudjman: italiani imperialisti Vice-premier belga non vede Tatarella stra adesione all'Unione europea. Se le cose continuano così, non posso immaginare quello che potrà succedere». Alla Farnesina si getta acqua sul fuoco e si fa notare che Martino a Parigi ha avuto incontri «positivi» sia con Peterle che con il ministro croato Mate Granic e che i negoziati bilaterali con la Slovenia e la Croazia riprenderanno tra breve. La presenza di Alleanza nazionale nel governo continua a creare difficoltà per il governo anche su altri fronti. Da Bruxelles il vice-premier belga Elio Di Rupo, socialista, fa sapere che non parteciperà alla riunione di lunedì dei ministri delle Telecomunicazioni dove sarà invece presente Giuseppe Tatarella. Risposta di Tatarella: «Che usi il tempo guadagnato per parlaie con Vittorio Foà del rapporto tra destra e sinistra». Intanto Massimo Cacciari risponde a Mitterrand: «Si preoccupi dei fascisti di casa sua». E Achille Occhetto a Cacciari: «Dovrei dire: pensi ai veneziani suoi. Ma non lo dico perché sono una persona perbene». [r. r.] ROMA. Le nubi si addensano sulla frontiera nordorientale. Zagabria accusa l'Italia di minare la stabilità della Croazia con atteggiamenti neo-imperialisti. Lubiana prevede un rapido deterioramento dei rapporti con il nostro Paese. E nel frattempo a Trieste gli esuli istriani, fiumani e dalmati applaudono la «risolutezza» del ministro degli Esteri Antonio Martino. Il presidente croato Franjo Tudjman dichiara: «I risultati delle elezioni in Italia pongono un problema per la futura stabilità della Croazia. Siamo di fronte ad un imperialismo italiano che cerca di legarsi alle aspirazioni serbe». E aggiunge: la nomina di Mirko Tremaglia alla presidenza della commissione Esteri della Camera «non è certo incoraggiante». Una simile apprensione traspare dalle dichiarazioni del ministro degli Esteri sloveno Lojze Peterle: «Qualcosa è cambiato nelle relazioni tra l'Italia e la Slovenia con l'insediamento del nuovo governo italiano. Adesso abbiamo capito: l'Italia vuole porre condizioni prima di dare via libera ad una no¬