«Non ho ministri fascisti»

Il presidente agli Usa: Fini è democratico. Pivetti nega l'aula per il ricordo di Matteotti Il presidente agli Usa: Fini è democratico. Pivetti nega l'aula per il ricordo di Matteotti «Non ho ministri fascisti» Berlusconi: ma il duce fece anche del bene to con decisione a copertura del suo principale alleato di governo, Gianfranco Fini, il quale, in verità, aveva definito «Mussolini il più grande statista del secolo». Una affermazione che aveva fatto il giro del mondo suscitando indignazione nei Paesi che hanno combattuto per liberare l'Italia e l'Europa dalle dittature fasciste e naziste. Berlusconi ha poi replicato alle preoccupazioni espresse da alcuni leader stranieri rilevando che l'eredità fascista in Italia non può assolutamente essere paragonata al risorgere dell'estremismo di destra in Francia e in Germania: «I due fenomeni sono completamente differenti. Le forze dell'estrema destra in Germania e Francia sono del tutto diverse da Alleanza Nazionale» e il coordinatore di An Gianfranco Fini è un uomo di «buon senso» che sta cercando di trasformare il suo partito in un movimento simile a quello del gollismo francese. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi Sopra, Gianfranco Fini Proprio ieri il deputato socialista, Enzo Mattina, aveva chiesto al presidente della Camera, Pivetti, (assieme ad altri 110 deputati), una solenne commemorazione di Matteotti nell'aula di Montecitorio a 70 anni dal suo assassinio. Il presidente Pivetti ha respinto la richiesta perché «inopportuna e non consona all'utilizzo ordinario dell'aula», ha spiegato Mattina il quale ha rilevato che si è persa una occasione per verificare «l'adesione ai valori democra¬ tici di componenti significative della maggioranza di governo». Insomma, pare dubbio che il presidente del Consiglio sia riuscito a chiudere il «caso» dei ministri e sottosegretari missini con le sue dichiarazioni. Anche se aveva premesso nell'intervista di non nutrire alcuna simpatia per Mussolini: «Mio padre fu perseguitato dai fascisti e costretto a vivere all'estero». E poi, Alleanza nazionale gli ha fornito una «dichiarazione solenne in cui afferma di essere contro il fascismo e qualsiasi altra forma di dispotismo». E' la sinistra il vero nemico, ha concluso Berlusconi: «Sono loro la vera minaccia per il mio Paese ed è per questa ragione che ho deciso di entrare in politica». Dall'intervista emergono anche le preoccupazioni per un'eventuale riapertura della questione dei confini orientali. E anche in questo caso il presidente del Consiglio cerca di rassicurare la comunità internazionale: «Il mio governo non ha alcuna intenzione di riaprire il problema. I confini di questi stati rimarranno quali sono». Il tutto nella linea della continuità con la politica seguita dei governi precedenti, quella del «rispetto di tutti i trattati e degli impegni assunti con gli alleati e i paesi confinanti», [a. r.] Da sin. il presidente croato FranTudjman e il ministro degli Esteri sloveno LojzPeterle

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