Appalti «facili» assunzioni libere
Vita più agevole per le imprese fino a 15 dipendenti. Letta: «Questo è solo un preludio» Vita più agevole per le imprese fino a 15 dipendenti. Letta: «Questo è solo un preludio» Appalti «facili», assunzioni libere Abolito il «nulla osta» dell'ufficio di collocamento ROMA. Ripresa delle attività imprenditoriali, rilancio dell'occupazione, privatizzazioni: sono i problemi affrontati e in parte risolti ieri dal Consiglio dei ministri, in una riunione di due ore a Palazzo Chigi che ha dato un primo segnale concreto della volontà del governo Berlusconi di avviare a soluzione la crisi economica, che attanaglia il Paese anche per effetto dei contraccolpi di «Tangentopoli» nell'edilizia e in altri settori strategici. Con un decreto il Consiglio ha disposto regole anche innovative per far decollare il processo di privatizzazione, con attenzione particolare per la tutela delle minoranze azionarie. Un maxi-decreto lega, poi, la ripresa delle attività imprenditoriali al rilancio dei livelli occupazionali: dispone, fra l'altro, la sospensione fino al 31 dicembre della riforma Merloni sugli appalti pubblici rimasti paralizzati nella scia di «Tangentopoli»; e, nello stesso tempo, stabilisce norme dirette a semplificare le procedure per l'assunzione dei lavoratori. Siamo ai primi passi su un terreno tutto in salita. Non è certo con questi prowedimenti che si pensa di risolvere la crisi e di creare oltre un milione di posti di lavoro, e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta lo ha precisato chiaramente al termine della seduta. «Il pacchetto di prowedimenti per l'occupazione annunciato dal presidente Berlusconi nell'ambito del suo programma dei cento giorni ha dichiarato - sarà pronto, quanto meno in bozza, la settimana prossima o al massino la successiva. Al primo appuntamento, però, il governo fa annullare di colpo quello che era rimasto fermo e bloccato per tanti mesi. Gli effetti si dovrebbero vedere già dalla prossima settimana». Oltre alla sospensione della riforma sugli appalti, assumono indubbio rilievo alcuni interventi tesi a liberalizzare l'economia e ad incentivare gli investimenti, in stretta connessione con l'esigenza di stimolare e di facilitare la creazione di nuovi posti di lavoro. In particolare, è significativa la decisione di sostituire, nelle imprese che hanno fino a 15 dipendenti (escluse per il momento quelle agricole), la preventiva richiesta di avviamento al lavoro all'ufficio di collocamento per l'assunzione a chiamata nominativa diretta con una apposita dichiarazione dei datori di lavoro di «conformità» della chiamata ai presupposti ed ai requisiti di legge. Cioè, nelle aziende minori, si potrà procedere all'assunzione senza alcuna autorizzazione preventiva dell'ufficio di collocamento, ma soltanto comunicando successivamente l'avvenuta assunzione. Per stimolare, poi, l'imprenditorialità giovanile, si stabilisce il rifinanziamento della «legge 44» per 500 miliardi ( 100 nel '94 e 200 RIPARTONO i CANTIERI per il '95 e il '96) e si estendono gli effetti di tale legge anche al Centro-Nord e alle aree di declino industriale, come per esempio Torino, e alle aree depresse. Il comitato che gestiva la legge è stato trasformato in una Spa alle dipendenze del ministero del Tesoro in modo da consentire una maggiore agilità di funzionamento. Ed ancora: 1) i 12 mila miliardi di richieste giacenti di pagamento alle imprese per opere pubbliche nel Sud verranno trasformati in fidejussioni, che avranno una durata di 6 mesi, durante i quali si procederà ad una indagine sulla destinazione delle risorse. La Cassa depositi e prestiti potrà erogare da subito tra i 2 mila e i 4 mila miliardi; 2) sarà realizzata una stretta collaborazione finanziaria tra imprese, università e centri di ricerca pubblici e privati per favorire la ricerca scientifica con una diversa utilizzazione delle risorse finanziarie destinate al Cnr, all'Enea, all'Infn, e al Fondo speciale ricerca applicata; 3) verranno costituite società per azioni miste (anche a capitale pubblico minoritario) per l'esercizio di servizi pubblici o per la realizzazione di opere pubbliche da parte di enti locali. Molte altre norme si propongono di snellire, di sveltire, dì accelerare, pur nel rispetto dell'esigenza di correttezza e trasparenza. Gian Cario Fossi
Persone citate: Berlusconi, Gian Cario, Gianni Letta
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