Terremoto-Berzin: si salvano Bugno e Indurain

argentina 3' chiappuccia 5' L'ex soldatino dell'Armata Rossa attacca in salita, vince a Campitello Matese e sconvolge la classifica Terremoto-Berlin: si salvano Bugno e Indurain Argentiti, in piena crisi, dà via libera al compagno egli cede il primato Anche Ugrumov e Furlan staccati: ora è il russo il leader della Gewiss argentina 3' chiappuccia 5' CAMPITELO) MATESE DAL NOSTRO INVIATO «Chi, Berzin? Ma quello è un pistard, a noi serve un nuovo Hinault, un dominatore delle corse a tappe». E con questo fiuto da mago Zurli, il ciclismo francese mise alla porta un ragazzino con i capelli color pannocchia che arrivava da San Pietroburgo provvisto d'un borsone di plastica scrostata e di un programma: diventare corridore professionista e mangiarsi il mondo dopo aver mangiato il rancio dell'Armata Rossa, soldatino a San Pietroburgo e a Mosca. E così, Evgeni Berzin, che ieri ha randellato il Giro, bussò alle porte dell'Italia tenendosi stretta la sua Stella, che per lui era più d'un astro, era la ventitreenne consorte moscovita. «Bravo, vieni da noi, campione», fu il benvenuto d'una società dilettantistica di Piacenza. Il campione mondiale d'inseguimento individuale e a squadre nel 1990 a Maebashi aveva fretta di farsi conoscere, di trovare chi ne comprendesse il talento e lo lanciasse. E, pedalando, incontrò Moreno Argentin che lo portò con sé alla Mecnir: Ti faccio correre il Giro d'Italia, sei contento signor professionista?. «Baciai il grande maestro e finii il Giro al 90° posto. Argentin mi strizzò l'occhio: vedrai che migliori». Eugenio (chiamiamolo Eugenio, è quasi dei nostri) e Stella nella nuova casa di Brani; Eugenio ancora con Argentin alla Gewiss Ballan; Eugenio che trionfa alla Liegi-Bastogne-Liegi e al Giro dell'Appennino, che sulla salita di Campitello Matese rade al suolo Chiappucci (4'56") e Furlan (10'31") e affibbia una botta di 2'52" al maestro e di 3'32" a Ugrumov, perché ha molta fretta Berzin e non ci sono compagni e maestri che tengano. Alla fac- eia del miglioramento. E' montato su una gru e adesso guarda Bugno e Indurain, i rivali che si sono salvati dalle bombe, dall'alto d'un vantaggio in classifica di 57" e 1'05". E ha un callo, Eugenio, sul dito piccolo dei piede sinistro, cosa che sta destando vive preoccupazioni in alcuni settori della carovana. Noi non intendiamo disconoscere l'importanza dei calli nel ciclismo, ma stentiamo a credere, benché la vita sia un appuntamento di sorprese, che un callo possa fermare un russo di tale solidità, che pedala con un buco nella scarpa e si sta sottoponendo alle cure del caso. Ma a parte questo non elevato inconveniente, che cosa è successo in seno al decimato squa¬ drone anti-Indurain e che cosa è successo a Chiappucci e Furlan? Della non brillante condizione di Furlan e di Ugrumov s'era lamentato Argentin dopo l'arrivo di Loreto. Furlan non è guarito dall'infortunio al ginocchio sofferto in Romandia e Ugrumov s'è precocemente spremuto sulle rampe di Osimo; tutti e due hanno pagato caro, l'altro ieri, l'inseguimento a Chiappucci. Argentin ha retto benissimo sui terreni adatti alle sue gambe di passista finisseur, ma non gli è bastata l'ottima forma per trasformarsi nello scalatore che non è mai stato. Chiappucci è partito in fuga con una pattuglia di prima categoria al 75° chilometro. Un'offensiva importante ai danni di Indurain, vi partecipavano Ugrumov, Richard, RebeÙin. Ma pur avendo a fianco i gregari Pulnikov e Pantani, Chiappuccirimaneva nel fondo. Il guerriero s'era di colpo ammansito. Tormentato dal pensiero della salita finale, stava in attesa che gli ritornassero le forze. Dietro, con un distacco di 2', Indurain provava l'ebbrezza, per lui insolita, del lavoro. Sfacchinava Miguel alla testa del gruppo e ha continuato a sfacchinare sino a quando il brescialattiano Roscioli non ha deciso di sollevarlo dall'ingrato compito dello sgobbone. Era ammattito Roscioli? Mica tanto. Il licenziamento dalla Carrera, la dura ricerca di un ingaggio nuovo, la paura di dover rinunciare allo stipendio non gli suggerivano, gli urlavano, di rincorrere il vecchio ingrato capitano. Roscioli non aiutava Indurain: andava a caccia di Chiappucci. Uncinata la pattuglia a 44 chilometri dal traguardo, Indurain s'è ricollocato nel suo involucro d'impassibilità. E sono cominciati gli zampilli di disturbo. Via un plotoncino con Ferrigato, via Pelliccioli. Il disturbo non era da poco, c'era di mezzo la classifica. Per la maglia rosa veniva il momento di installarsi al comando. Lungo la salita Argentin ha alle ruote Indurain, Berzin, Rebellin e Bugno. Rebellin sperimenta lo scatto. Argentin s'incolla alla strada. Berzin prova due, tre volte l'allungo. Argentin s'incolla di nuovo, il russo lo guarda, che faccio? Vai. Furlan è già in cantina; Chiappucci si schioda; Ugrumov non dà notizie di sé. Berzin parte, vola, piomba su Pelliccioli a un chilometro dallo striscione, lo annienta in "olata. Ed è maglia rosa. Gianni Ranieri CAMPOBASSO 5g TAPPA km 158 Ponte sul T. Carapelle Ponte 13 Archi A Lucerà ^-CPDJ PontesuJy MELH T. Carapelle Bivio SS. Ofantina^^^ Ponte sul T. Carapelle Crocella di Motta Troia - Quadr. SS. 160-546 Bivio SS. Ofantina Ponte sul T. Carapelle 0 20 40 60 80 100 120 140 km 158 ORARIO PASSAGGI ALLA MEDIA DI KM 39 «Eugenio» Berzin con la maglia rosa, in braccio alle miss

Luoghi citati: Campobasso, Italia, Mosca, Osimo, Piacenza, San Pietroburgo, Stella