Sui tagli Alitalia sindacato diviso
Sui tagli Alitatici sindacato diviso La Filt-Cgil propone lo sciopero a giugno Sui tagli Alitatici sindacato diviso ROMA. Il piano per il risanamento finanziario dell'Alitalia, messo a punto dai nuovi vertici della compagnia di bandiera, non piace a nessuno e sta creando numerose spaccature tra le categorie coinvolte e tra le organizzazioni sindacali. Nel frattempo continuano a ritmo frenetico gli incontri del ministro dei Trasporti, Publio Fiori, con le categorie interessate. La Filt-Cgil, dal canto suo, boccia il piano e propone alle altre organizzazioni sindacali di avviare assemblee tra i lavoratori per lanciare un'azione di sciopero da tenersi intorno alla metà di giugno con l'obiettivo di ottenere una nuova impostazione del piano e un folte ridimensionamento degli esuberi. Il segretario generale Paolo Brutti definisce il piano inadeguato e inaccettabile, così come la fusione tra Alitalia e Ati che «pregiudica le attività di trasporto aereo e i livelli occupazionali nell'area napoletana». Intanto la trattativa tra sindacati e azienda sul piano è in fase di stallo. Gli incontri previsti per questa settimana sono tutti saltati e lunedì prossimo le segreterie unitarie dei sindacati dovrebbero decidere il da farsi. La Uil, pur condividendo le preoccupazioni della Cgil, non sembra d'accordo alla sospensione del negoziato. «Credo sia pericoloso - ha dichiarato il segretario confederale Bruno Bruni - fermare una macchina in corsa. Il rischio è che nessuno poi sappia quando questa potrà ripartire». «Ma uno dei problemi - fa notare Paolo Carcassi, segretario della Uil trasporti - è che non sono stati chiesti eguali sacrifici per tutti, mentre matura l'impressione di tavoli paralleli in cui alcune categorie contrattino di fatto la salvaguardia delle lo ro condizioni». Tra i sindacati cresce dunque la preoccupazione su una divisione tra i dipendenti del gruppo; del resto proprio ieri l'Anpav (assistenti di volo) ha escluso la possibilità di iniziative di lotta comuni ai vari settori. «Se tutto ciò proseguisse - dice Carcassi - sarà inevitabile arrivare ad una situazione di scontro a difesa delle condizioni dei lavoratori».
Persone citate: Bruno Bruni, Carcassi, Paolo Brutti, Paolo Carcassi, Publio Fiori
Luoghi citati: Roma
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